Ultimora
16 Oct 2024 09:39
Sequestrati 10 milioni di crediti falsi dal Bonus facciate
16 Oct 2024 09:12
Clienti minacciarono gli agenti con manganelli, bar chiuso
15 Oct 2024 16:13
Sammy Basso, 3mila firme per chiedere di avviare beatificazione
15 Oct 2024 14:19
Autonomia: Zaia, 'tra 60 giorni le risposte dai ministeri'
15 Oct 2024 14:13
Auto: Villorba Corse con Ellis-Zardo su Mercedes AMG GT3 a Monza
15 Oct 2024 12:34
In fuga senza pagare, coppia si redime dopo messaggio social
16 Oct 2024 10:12
++ Istat conferma le stime dell' inflazione a settembre +0,7% ++
16 Oct 2024 10:23
Dpb: manovra proroga quota 103, Ape sociale e opzione donna
16 Oct 2024 10:22
Violenza sessuale su ragazza minorenne, nove arresti
16 Oct 2024 09:23
In un dizionario Oms le parole dell'identità di genere
16 Oct 2024 09:21
Seconda accusa di abusi su minori contro Evo Morales
16 Oct 2024 09:01
Arrivata in Albania la nave della Marina con 16 migranti
Il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” di Romano d'Ezzelino, forte del suo motto “Il futuro è di chi ha una storia da raccontare” all’interno dell’attuale mostra “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto - Giannino Marzotto”, racconta questa volta la storia di Sandro Munari, meglio conosciuto con il soprannome de “Il Drago di Cavarzere”.
Munari deve la sua passione al padre Pietro, che prese parte alla Mille Miglia e la sua notorietà al fatto di essere stato il primo italiano ad aggiudicarsi la Coppa Fia per piloti, nel 1977, a bordo di una Lancia Stratos, tanto da divenire uno tra i rallysti tricolori più forti di sempre, oltre che tra i più amati dai tifosi.
La sua attività agonistica nelle corse ad alto livello iniziò nel 1965 con la partecipazione al campionato nazionale rally e proseguì con le prime vittorie del titolo nazionale nel 1967 e 1969. In campo internazionale la sua prima vittoria del campionato europeo risale al 1973, intervallata ad una puntata nelle competizioni automobilistiche su strada culminate nella vittoria della Targa Florio del 1972, ottenuta a bordo di una Ferrari con compagno di squadra un altro famoso campione italiano dell'epoca, Arturo Merzario.
Lancia Stratos: un mito dei rally esposto al Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar
Il suo nome resta comunque indissolubilmente legato ad una Casa, la Lancia e a una competizione, il Rally di Montecarlo. La prima è stata quella a cui è sempre stato fedele per anni, utilizzando le Flavia, Fulvia e soprattutto la Stratos che lo portò appunto alla conquista del titolo mondiale Marche nel 1973. Solo al momento del ritiro della Stratos dalle competizioni passò alla guida di una Fiat 131.
Al Rally di Montecarlo Munari ha colto i suoi più eclatanti successi, vincendolo una prima volta nel 1972 ed ottenendo altri tre successi, consecutivi, dal 1975 al 1977. Dopo il ritiro dal mondo del rallysmo mondiale, terminato con 7 vittorie in gare valide per il campionato iridato, partecipò ancora fino al 1984 ad alcune competizioni desertiche come il Rally Dakar o il Rally dei Faraoni, utilizzando vetture diverse tra cui anche la Lamborghini LM 002.
Munari attualmente svolge un'attività di organizzatore di corsi di guida sicura presso il circuito di Adria.
“Il “Bonfanti-VIMAR” - informa un comunicato del Museo dell'Automobile - saprà affascinarvi con questa e con tante altre “storie” dedicate al motorismo, oltre che trasmettervi, tra l’odore dei motori, la passione per il restauro che contagerà tutti coloro che vorranno iscriversi al prossimo corso di “Corso per restauratori di auto e moto d’epoca”; con avvio sabato 28 settembre, mentre un corso “pratico” è in programma per novembre. Intanto continua l’organizzazione di “Rottami eccellenti” per la seconda edizione indetta, in collaborazione con il Circolo Veneto Automoto d’epoca e il Team Bassano, che si terrà domenica 6 ottobre una mostra-scambio riservata esclusivamente a pezzi in avanzato stato di deperimento, comunque interessanti per marca e tipologia.”
“Vi aspettiamo al “Bonfanti-VIMAR” - conclude la nota - che un visitatore ha recentemente così sintetizzato: “Un Museo diverso dove la staticità dei mezzi esposti diventa movimento, in un rincorrersi di emozioni ….insomma un “pezzo” unico nella miriade di musei senz’anima”.”
Il 16 ottobre
- 16-10-2023Dal Vajont al Vanoi
- 16-10-2023Istituto Paroloni
- 16-10-2023“Scusi, chi ha fatto palo?”
- 16-10-2020Vivi e Verdi
- 16-10-2019Fratelli coltelli
- 16-10-2019Spaccata e fuga
- 16-10-2017Alla fine della fiera
- 16-10-2017Referendum Veneto, martedì Zaia a Bassano
- 16-10-2016Due o tre cose a Cassola
- 16-10-2015Rosà, disguido in alcune bollette dei rifiuti
- 16-10-2015Il malloppo
- 16-10-2015Fiction…a intermittenza
- 16-10-2015Bassano: IMU e TASI, ridotti i valori medi di mercato per le aree edificabili
- 16-10-2014Il ritorno dell'alpino Pietro
- 16-10-2014Fabio Comunello nuovo presidente della casa di Riposo
- 16-10-2013Bassano, ecco il “quarto ponte”
- 16-10-2012“Bell'Italia”, a Bassano i prodotti tipici del Bel Paese
- 16-10-2012Rosà, opere pubbliche a gogò
- 16-10-2011Professione: astronauta
- 16-10-2009Allenare l'autostima? Si può.
- 16-10-2009Ecco il Piano Triennale dei Lavori Pubblici
- 16-10-2009“Romano in Sport”: un successo
- 16-10-2008Omicidio Tassitani: compaiono i "biglietti" di Fusaro
- 16-10-2008Ampliata la Scuola Elementare di Fellette
- 16-10-2008Dromedari in Via Verci
Più visti
Trasporti e Mobilità
11-10-2024
Autotrasporto: in arrivo la stangata sulle accise?
Visto 6.427 volte