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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“Temo più il Bellaria della Lucchese”
Massimo Beghetto: “Hanno raccolto tanti punti in trasferta. In campo sanno tutti cosa fare”. Pavesi: “Il segreto per vincere un torneo come questo è la continuità”.
Pubblicato il 07-11-2009
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Torna al “Mercante” il Bassano Virtus dopo l’ottima prova offerta contro la Lucchese. Avversario il Bellaria, squadra che si trova nel gruppone di metà classifica ma che, dati alla mano è la quarta forza del torneo in quanto a punti ottenuti in trasferta. Il primo a saperlo, e a mettere in guardia l’ambiente, è Massimo Beghetto. Il tecnico sa perfettamente che per il Bassano potrebbero aumentare le difficoltà contro una squadra che può accontentarsi di giocare per il pareggio. Tocca ai suoi ragazzi fare la partita: “Domenica dovremmo superare l’ennesima prova. Sono sicuro che la mia squadra scenderà in campo per vincere, sapendo che il Bellaria ci consentirà di far possesso palla in zone del campo dove non siamo pericolosi mentre dalla trequarti in su, l’applicazione per intasare tutti gli spazi, da parte loro, sarà totale. Inoltre aspetteranno il momento buono per colpire in contropiede. Basta guardare ai risultati che hanno ottenuto in trasferta (ben otto punti) per averne conferma. Per questo temo maggiormente questo match rispetto a quello con la Lucchese”. L’idea tattica del Bellaria il tecnico giallorosso l’ha colta osservando, come sua consuetudine, diverse registrazioni: “In campo riescono a fare esattamente quello che provano in settimana. Il concetto del loro mister si snoda a partite da un 4-3-3 che in fase di non possesso è molto simile a un 4-5-1. Il rischio che corriamo è quello di sprecare tante energie e di non riuscire a sfondare. Per questo chiedo ai ragazzi concretezza e pazienza. Il gol può venire subito come alla fine, anche su palla in attiva”.
La formazione. Per superare l’ostacolo romagnolo Beghetto è intenzionato ad insistere sul 4-4-2. Sull’agenda è fissato il rientro del playmaker Anaclerio ma per gli esperimenti ci sarà tempo. L’allenatore, come spiegato in più circostanze, cerca di cambiare il meno possibile perché ricerca la continuità di risultati, presupposto indispensabile per una squadra per trovare la sua identità. Anche Zanetti e Graziani sono a completa disposizione. Proprio su quest’ultimo il coach spende volentieri parole d’elogio: Gabriele è uno di quei giocatori ai quali un allenatore deve osservare il massimo rispetto. La sua professionalità, serietà e voglia di sgobbare, indipendentemente dal fatto che giochi o stia in panchina, è uno stimolo e un esempio importante per tutti”.
L'allenatore del Soccer Team, Beghetto, ha preparato i suoi alla battaglia col Bellaria (foto Andrea Martinello)
Il capitano goleador. A proposito di esempi, ritorna per un attimo Elia Pavesi con la mente alla partita con la Lucchese. E lo fa per per additare i rossoneri come modello: “Non so se la Lucchese sia al livello nostro e della Reggiana due anni fa. Probabilmente loro sono molto più vicini al Figline dello scorso torneo, squadra che magari non entusiasmava ma equilibrata ed esperta che portava sempre a casa qualcosa. Quando aveva l’opportunità vinceva, altrimenti tirava a non perdere. E’ questo il segreto per vincere i campionati di C2”. Il capitano dice la sua sulla panchina “di lusso” dei giallorossi: “Vedrete tutti che gente come Anaclerio, Zanetti e Graziani faranno la differenza. Sono giocatori che hanno un’esperienza e qualità incredibili, loro sono destinati a farci fare un salto di qualità”.
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