Ultimora
18 Oct 2025 21:15
Tafferugli a Pisa, due tifosi del Verona in ospedale
18 Oct 2025 17:50
Tra Pisa e Verona 0-0, vince la prura di perdere
18 Oct 2025 16:55
Calcio, tafferugli tra ultras Pisa e Verona vicino a stadio
18 Oct 2025 16:06
Stefani a Rovigo per la Fiera d'Ottobre
18 Oct 2025 15:47
Maliani in corteo a Verona per il connazionale ucciso
18 Oct 2025 14:58
In Veneto il M5S con un 'vaffa' a Zaia
18 Oct 2025 23:44
'Putin ha chiesto a Trump che l'Ucraina ceda il Donetsk'
18 Oct 2025 22:53
L'Inter passa a Roma e aggancia la vetta, basta Bonny
18 Oct 2025 22:37
Sinner re d'Arabia, batte Alcaraz e vince il Six Kings Slam FOTO
18 Oct 2025 21:09
Gli europei con Zelensky, 'piano di pace come a Gaza'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Valsugana Friabile
Frana a San Marino: il candidato sindaco di Bassano per tutti Paolo Retinò attacca l’amministrazione di Bassano, capofila della protezione civile. “Segnali di pericolo noti già da tempo”. E interviene su viabilità e traffico pesante in Valbrenta
Pubblicato il 16-01-2024
Visto 10.452 volte
VF. Vigili del Fuoco? Sì, certo. Ma anche Valsugana Friabile.
La frana di pietre abbattutasi venerdì scorso sulla ferrovia e sulla statale 47, provocata da un enorme masso monoblocco staccatosi in località San Marino dalla sovrastante parete rocciosa, ha improvvisamente rilanciato agli onori delle cronache il grande problema della fragilità della sicurezza geologica in Canal di Brenta.
Ma anche dell’inadeguatezza di alcune misure di difesa: la barriera paramassi che era stata installata in quel punto - calcolata per contenere un certo numero di kilojoule di energia cinetica dei massi in caduta in base alle indicazioni della perizia geologica - è stata sbriciolata come un wafer.

Foto: Vigili del Fuoco
Ma queste sono questioni meritorie di approfondimento in altri articoli.
Oggi la notizia di cronaca diventa infatti una notizia politica.
Causa i lavori di ripristino di competenza dell’Anas, la statale Valsugana rimarrà chiusa al traffico nel tratto interessato fino alla prossima primavera.
Riguardo alla linea ferroviaria Bassano-Trento, sospesa nel tratto fino a Primolano, si prevede lo stesso destino se non tempi più lunghi.
E così, il candidato sindaco della lista civica Bassano per tutti Paolo Retinò ha preso carta e penna (come si diceva una volta) e ha trasmesso oggi in redazione un comunicato stampa, a corredo di un suo video che ha pubblicato su YouTube (youtu.be/QrTCyB5W87g?feature=shared).
Nell’intervento video, Retinò parla di “segnali di pericolo noti già da tempo” e punta il dito contro l’amministrazione comunale di Bassano del Grappa in quanto rappresentante dell’ente capofila della protezione civile del territorio.
“La grandezza del masso caduto sulla Valsugana - è ancora un passo dell’intervento del candidato sindaco su YouTube - ci dimostra chiaramente che dobbiamo immaginare uno sviluppo diverso per la nostra Valbrenta, che porti uno sviluppo migliore per la nostra città.”
Da qui alcune considerazioni in materia di viabilità e di traffico pesante, riportate anche nel testo del comunicato stampa che pubblichiamo di seguito.
COMUNICATO STAMPA PAOLO RETINO’ SINDACO - BASSANO PER TUTTI
Crolla un pezzo di montagna in Valsugana, la viabilità sarà stravolta fino a primavera e per noi, qui, è naturale interrogarci.
E siccome davvero non possiamo mettere la testa sotto la sabbia, fingendo di non vedere, le perplessità sono lecite. Anche perché abbiamo una comunità montana bassanese e un sistema intercomunale di protezione civile il cui coordinamento fa capo alla nostra città.
La domanda: singoli e squadre erano preparati? I segnali di pericolo non sono mancati anche nel passato recente, si sapeva che quanto è accaduto poteva succedere e il passaggio in pochi giorni da un inverno mite e piovoso al gelo doveva alzare il livello di attenzione. In tutto ciò Zonta, l’assessore responsabile della protezione civile, che ha fatto nel proprio ruolo per prepararci a un evento così grave?
Ancora, quanto accaduto dimostra senza ombra di dubbio che non si può riaprire quella valle al traffico pesante. Non si può perché la strada è vecchia, pericolosa e troppo stretta. I camion, quindi, vadano per l’autostrada che dovrebbe servire proprio a questo.
E con l’occasione, si usi il sedime della strada maggiore per una ferrovia a doppio binario e si porti, finalmente, la Valbrenta nel XXI Secolo, nel segno di una mobilità nuova e sostenibile.
Paolo Retinò 16 gennaio 2024
Il 19 ottobre
- 19-10-2024Come #SiCambia
- 19-10-2024Ter remoto
- 19-10-2023Tanto B_HUB per nulla
- 19-10-2022Stendiamo un Velo glorioso
- 19-10-2021Frecciate Tricolori
- 19-10-2020Prendiamoci in Giro
- 19-10-2019Qui casa Rin
- 19-10-2018Chiara risoluzione
- 19-10-2018La bocciaTura
- 19-10-2018Facciamo luce
- 19-10-2017Dimmi di Sì
- 19-10-2016Polo MUSEale
- 19-10-2015Cronaca di una mostra mai nata
- 19-10-2013United Colors of Rondò Brenta
- 19-10-2012Super Collection
- 19-10-2012Vaccino antinfluenzale. Ulss 3: “Tranquillizziamo tutti”
- 19-10-2011La sorpresa del civico 36
- 19-10-2011“Biodiversamente”: la LAV critica il WWF
- 19-10-2011Napolitano nomina Renzo Rosso Cavaliere del lavoro
- 19-10-2011ZTL in centro storico: “Non perdiamo tempo”
- 19-10-2010McDonald's a Bassano: la conferma del Comune
- 19-10-2010Bassano sempre più “single” e multietnica
- 19-10-2008"Giornata missionaria" in Piazza Libertà
- 19-10-2008Aperto a Mussolente "Indastria Fotofestival"
- 19-10-2008Un asino per crescere