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Un cuore di cioccolata
Il grande gesto degli studenti dell'Einaudi: offrono la cioccolata per gli auguri di Natale e in accordo col fornitore devolvono i soldi per la materia prima all'acquisto di un quintale di pasta per la mensa dei poveri gestita dai frati al Margnan
Pubblicato il 16-01-2016
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“Las cosa claras y el chocolate espeso”.
Ovvero: “Idee chiare e cioccolata densa”. Così recita un proverbio spagnolo.
E la storia che vi raccontiamo parla appunto di cioccolata dolce e densa e, soprattutto, di idee molto chiare.

La distribuzione della cioccolata agli studenti dell'Einaudi. Fonte immagine: Einaudi's Photo/Facebook
I protagonisti di questo racconto sono i giovani rappresentanti di istituto dell'ITET (Istituto Tecnico Economico e Tecnologico) Einaudi di Bassano del Grappa. Che lo scorso 23 dicembre, prima del “rompete le righe” per le vacanze di Natale, hanno organizzato un festoso buffet di auguri per i loro compagni di istituto, coinvolgendo alcuni di loro nel servizio dietro al bancone e offrendo cioccolata calda e fette di pandoro per tutti con il supporto, gratuito e collaborativo, del noto ristoratore Sergio Dussin.
Fin qui tutto normale. Il bello è venuto dopo: la somma di 260 euro attinta dal fondo studentesco e necessaria per l'acquisto della materia prima è stata infatti devoluta dai ragazzi, in accordo col fornitore, all'acquisto di oltre un quintale di pasta destinata alla mensa per le persone indigenti dei frati cappuccini al Margnan.
Una bella soddisfazione e soprattutto una straordinaria esperienza umana per i quattro rappresentanti degli studenti, tutti nati nel '98 - Stefano Bortolon, Alida Kthupi, Veronica Fietta e Leonardo De Gerone -, che alla ripresa della scuola hanno portato a termine la loro missione.
“Lo scopo dell'iniziativa della cioccolata - ci spiegano i ragazzi - è stato quello di lasciare un segno per tutti gli studenti, organizzando un incontro a livello scolastico e non solo di classe. La festa è iniziata con un flash reading, e cioè con un flash mob di letture di passi dei discorsi di Malala, la ragazza pakistana che ha vinto il premio Nobel per la Pace. Poi è iniziata la distribuzione della cioccolata e dei pandori. E' stato un modo per superare un contesto in cui, alle superiori, ognuno va per la propria strada e mancano momenti comuni.”
“Ci siamo accordati con Sergio Dussin, che è stato gentilissimo e molto disponibile nei nostri confronti e ha dimostrato attenzione ai giovani - continuano i rappresentanti di istituto -. E' stato il primo a cui ci siamo rivolti, dopo che in primavera assieme al Gruppo Ristoratori Bassanesi aveva offerto il risotto agli asparagi agli studenti. Ci siamo rivolti anche ad altre società, ma tutte cercavano di avere del profitto. Dussin ci ha fatto invece un prezzo di favore, per il pagamento solo della materia prima per fare la cioccolata. Poi, coinvolgendoci direttamente, ci ha proposto questa iniziativa di devolvere i soldi che dovevamo pagare a lui all'acquisto di pasta per la mensa dei poveri dei frati al Margnan.”
“E' stata una proposta molto apprezzata e in linea anche con le cose che già facciamo - proseguono i ragazzi -. All'interno della scuola è attivo un progetto di adozione di una scuola in Kenya, nato su iniziativa di una professoressa. E' una scuola ospitata all'interno di una baracca, con bambini dai 6 ai 12 anni nella stessa classe. Con i fondi delle nostre classi, attraverso le offerte libere degli studenti, acquistiamo quindi materiale scolastico da mandare a quella scuola.”
“Per noi - aggiungono a riguardo al progetto per la mensa - non è solo “andare a portare la pasta ai poveri”. Coinvolgere le persone ed essere coinvolti a nostra volta ci dà una grande motivazione e un buon esempio. Vedere che delle persone si impegnano così ci ripaga di quello che facciamo a scuola.”
“Dobbiamo avvicinarci alla mentalità dei giovani - commenta un soddisfatto Sergio Dussin -. Dobbiamo noi capirla, perché i ragazzi hanno un modo diverso da noi di comunicare.”
Detto, fatto. Giovedì scorso tre dei quattro rappresentanti di istituto - Stefano, Alida e Veronica - si sono recati assieme a Dussin all'Industria Alimentare Ferraro di Mussolente, che detiene tra gli altri anche il marchio Pasta Montegrappa. Ad accogliere la piccola delegazione è stata la titolare dell'azienda Sidonia Ferraro, che aveva già allestito su un carrello il quantitativo di pasta per il prezzo pattuito, che i tre giovani e Dussin hanno ritirato e caricato su un furgone. L'imprenditrice alimentare, oltre a praticare uno sconto per restituire la rimanenza al fondo scolastico, ha anche aggiunto delle confezioni di pasta in più. Gli studenti sono quindi ripartiti con oltre un quintale di alimenti: nella fattispecie più di 60 chili di fettuccine e oltre 45 chili di tortellini.
Ripieni, questi ultimi, al pomodoro e formaggio e non alla carne per rispetto ai frequentatori della mensa appartenenti ad altre religioni.
Dopodiché, i giovani hanno consegnato il loro voluminoso e sostanzioso omaggio ai frati del convento dei cappuccini del Margnan.
Complimenti sinceri ai ragazzi dell'Einaudi. Idee chiare e cioccolata densa che hanno prodotto un'opera di bene. La loro iniziativa, in mezzo ai tanti sussurri e grida della cronaca quotidiana, è una delle tante storie silenziose del nostro territorio che meritano di essere conosciute.
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