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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Zattin vede solo giallorosso

Il portiere: “Ho sposato la maglia del Bassano. So qual è il mio ruolo ma è stata una grande soddisfazione giocare titolare in campionato”.

Pubblicato il 11-09-2009
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Alcuni sottolineano l’importanza degli stimoli. Altri quella di motivazioni e professionalità. Ma, spesso, la vera differenza la fa l’attaccamento alla maglia. Siamo nella ripresa di Bassano - Colligiana, Savoldi ha appena insaccato il 2 a 1 del sorpasso, per la formazione giallorossa è uno schiaffo immeritato e duro da digerire. A difendere la porta del Soccer Team c’è un giovane portiere, titolare in questo avvio di stagione grazie alle sventure occorse a Grillo: Alan Zattin. Ebbene il 22 enne di scuola Virtus, in quel frangente è una furia: alza le braccia, si sgola, sprona a gran voce i compagni come a dire “dobbiamo essere più forti delle difficoltà, crediamoci fino alla fine”. Un atteggiamento che non è passato inosservato tra quanti affollavano le tribune del “Mercante”, un comportamento da leader vero che raramente si è potuto apprezzare nello stadio bassanese. Ricordiamo, ad esempio, Matteo Nichele aizzare i compagni in una piovosa domenica di due stagioni fa quando un rognoso CuoioPelli stava riuscendo ad inceppare l’ingranaggio della macchina da gol di Ezio Glerean.
Partiamo da lì, Alan, da quella ripresa di Bassano - Colligiana: -“La spiegazione al mio comportamento è presto detta: io ho ‘sposato’ la maglia del Bassano da tanti anni. Nonostante sia originario da San Giorgio in Bosco (pochi chilometri a sud di Cittadella ndr) calcisticamente sono nato, cresciuto e diventato uomo in questa città e con questa squadra. Ci tengo da morire e voglio assolutamente raggiungere gli obiettivi prefissati. Del resto del Bassano sono il primo tifoso e non ci sto assolutamente a perdere: è per questo che durante le partite, soprattutto nei momenti più delicati, incito i ragazzi. Questa è una caratteristica che ho per indole, la metto a disposizione del gruppo perché ritengo che sia fondamentale, quando si fa parte di un gruppo, ricevere il supporto incondizionato dei compagni. E se non li posso aiutare con la corsa allora m’impegno con la voce”.

Alan Zattin, 22 anni. Prime partita da titolare in campionato per lui (foto Andrea Martinello)

Zattin, nonostante la giovane età, è alla quarta stagione in prima squadra. Dopo tutta la trafila nel settore giovanile giallorosso, e aver maturato una proficua esperienza nel settore giovanile della Juventus, allenandosi addirittura col portiere della Nazionale, Buffon, è giunto in prima squadra, in qualità di terzo portiere nella rosa che stravinse la serie D agli ordini di Bobi Sandri. L’anno seguente va in prestito al Montebelluna ma è vittima di un brutto infortunio al ginocchio. Si ristabilisce completamente e torna al Bassano Virtus, terzo portiere alle spalle di Peresson e Tommei prima di venir promosso, lo scorso anno vice Grillo. Dopo tanta anticamera e qualche sporadica apparizione tra amichevoli e Coppa Italia, complice l’infortunio patito da Grillo durante il ritiro estivo, è finalmente giunto il suo turno anche in campionato: -“Non nascondo la soddisfazione per aver avuto l’opportunità di giocare titolare in questo scorcio di stagione – continua il diretto interessato – ma non mi faccio illusioni e, soprattutto, non pretendo niente. Credo che ormai Grillo sia pronto a riprendere il suo posto, io rispetto il mio ruolo e sono a completa disposizione del mister, sarà lui a prendere le decisioni migliori per la squadra. Il contratto? In scadenza a giugno ma da parte mia c’è la massima disponibilità”.

La stretta attualità parla di un Bassano reduce da due sconfitte e atteso da un San Marino in gran forma. Sul momento della squadra, Zattin la vede così: -“Dai ragazzi, la squadra c’è, sappiamo che dobbiamo essere primi a maggio e stiamo lavorando per farlo. Il problema è che nella formazione titolare ci sono cinque - sei elementi arrivati solo quest’anno ed è normale che ci voglia un po’ di tempo per trovare la giusta amalgama. A questo aggiungiamoci un po’ di sfortuna con la Colligiana e abbiamo il quadro. Allenandomi tutti i giorni con questi ragazzi posso dire che per il futuro sono estremamente fiducioso”.

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