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La prima trasferta del campionato è alle porte. Il cerchio giallorosso si stringe attorno al Poggibonsi, formazione che fa della difesa il suo punto di forza e che presenta l’ex giallorosso Zattarin smanioso di prendersi qualche rivincita, ma ancora indietro in fatto di amalgama complice il ripescaggio ufficializzato solo un mese fa. Dopo la sconfitta in casa della Lucchese all’esordio, i toscani vogliono ben figurare tra le mura amiche che saranno, vergognosamente, mura invalicabili per i tifosi bassanesi per decisione del Prefetto della Provincia di Siena, causa "problemi nell'emissione dei biglietti nominali". L’occasione rimane, comunque, ghiotta, il Soccer Team si prepara alla sfida con concentrazione, l’allenatore Roselli mette sul chi va là i suoi giocatori sulle insidie che presenta la gara: -“Voglio che i ragazzi prestino grande attenzione ai lanci lunghi, ai quali s’affida spesso il Poggibonsi, con il duplice obiettivo di scavalcare il centrocampo e di arrivare a rimorchio della palla addomesticata o spizzicata dal loro centrattacco Alteri. Ovviamente l’entusiasmo, figlio delle non eccessive pressioni, e la corsa sono armi importanti per una formazione così giovane che punta alla salvezza”.

La formazione. Se dalla cintola in giù non ci saranno sorprese (vedi schieramento a destra), qualche dubbio in attacco Roselli potrebbe pure avercelo. D’altra parte Graziani è il terminale offensivo principe, domenica si è conquistato un rigore e ha lavorato moltissimo per la squadra, Buelli ha segnato al debutto muovendosi bene, Guariniello ha segnato tre gol in due partite ed, infine, La Grotteria ha mandato chiari segnali di una condizione invidiabile abbinata a doti tecniche fuori dal comune: -“Nessun dubbio in attacco, almeno per questa partita. C’è chi ha giocato per novanta minuti mercoledì (La Grotteria e Guariniello ndr) e comunque l’abbondanza di giocatori forti in un reparto non rappresenta per nulla un problema. Il mio mestiere contempla il fatto di dover compiere delle scelte dunque non sono qui per accontentare questo o quel giocatore ma fare il bene della squadra. Comunque vedrete che tutti avranno il loro spazio nel corso del campionato”. In Coppa Italia il tecnico ha presentato un 4-3-1-2 nuovo di zecca. Ora come ora nessun esperimento e ricorso al collaudato 4-4-2 ma in futuro chissà: -“Il modulo con il rombo è ancora in fase embrionale, ci sono molti meccanismi da collaudare, di sicuro, però, è una soluzione a cui faremmo ricorso in futuro ogniqualvolta ci sarà la necessità di proporre un centrocampo a tre. Potrebbe giocare Fabiano alle spalle delle punte? Penso sia il più forte trequartista che abbiamo”.

Gianni Fabiano, 25 anni. Secondo i lettori di bassanonet è stato il migliore in campo con la Sangio (foto Andrea Martinello).

The best player. Contro la Sangiovannese Gianni Fabiano si è meritato il titolo di miglior giallorosso in campo. Questo è il verdetto dei numerosi utenti di bassanonet che hanno partecipato al sondaggio: il loro voto va per il 50 per cento delle preferenze al fantasista milanese che stacca Daniele Buelli, fermo a 25 per cento, Giuseppe Anaclerio e l’autore della doppietta, Saverio Guariniello: -“Mi fa piacere aver ricevuto questo attestato di stima da parte dei nostri tifosi - esordisce Fabiano -. La cosa più importante era partire bene come squadra ma non nego di essere soddisfatto della mia prova. Questi due 4 a 1 consecutivi non ci devono, però, esaltare ma devono aiutarci a lavorare sereni perché ogni domenica sarà importante fare punti”. Il Bassano si è rinnovato parecchio. Sono partiti giocatori, ma anche uomini, importanti e quindi si sono formati nuovi equilibri all’interno dello spogliatoio: -“Quello che si sta formando è un bel gruppo, ci sono tanti ragazzi nuovi, alcuni con un’esperienza incredibile come Anaclerio, La Grotteria, Zanetti e Graziani che hanno già dimostrato tanto in passato ma che hanno entusiasmo e consigli da vendere. A loro si sono uniti tanti giovani ma di spessore”. Rispetto allo scorso campionato anche il tipo di gioco dev’essere diverso. L’importanza dei cross avendo un terminale offensivo come Graziani diventa ancor più rilevante: -“E’ vero, per innescare al meglio Gabriele, che di testa è un fenomeno, sarà importante mettere in mezzo dei buoni palloni. Lo scorso anno potendo disporre del talento di Berrettoni era quasi inevitabile che gran parte delle azioni passassero dai suoi piedi o che comunque cercassimo quasi costantemente il fraseggio”. Appunto, perso Berrettoni, il giocatore che dispone dei mezzi per raccoglierne la pesante eredità potrebbe essere lo stesso Fabiano. Partendo da destra e accentrandosi può trovare lo spazio tra le linee per far fruttare al meglio le sue qualità tecniche fornendo alla squadra una preziosissima variante di gioco. Roselli stesso, interrogato al riguardo, ha ammesso che le doti dell’esterno potrebbero permettergli di vestire i panni del suggeritore: -“E’ un ruolo che ho ricoperto talvolta nelle giovanili – chiarisce Fabiano – una posizione nella quale mi vengo a trovare spesso quando mi accentro partendo da una posizione più decentrata. Magari avrei bisogno di prendere confidenza con i diversi movimenti ma non mi tirerei di certo indietro”.