Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
9 Sep 2025 14:40
9 Sep 2025 13:30
9 Sep 2025 13:12
9 Sep 2025 12:56
9 Sep 2025 12:39
9 Sep 2025 12:23
10 Sep 2025 02:09
9 Sep 2025 21:23
9 Sep 2025 21:12
9 Sep 2025 20:53
9 Sep 2025 20:31
9 Sep 2025 20:27
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 02-03-2017
Visto 1.763 volte
Di seguito le dichiarazioni rilasciate durante la presentazione della nuova guida tecnica del Soccer Team. Prima di introdurvi nella conferenza stampa di presentazione vi sveliamo i motivi che hanno indotto i vertici di via Piave a puntare su Bertotto e non, magari, su un profilo più esperto. 1) è un allenatore preparato a cui piace particolarmente studiare e tenersi aggiornato, 2) filosofia di gioco propositiva e portata ad un calcio interessante, arioso e propositivo, ideale per come è composta la rosa giallorossa 3) esperienza di lavoro con i giovani, 4) prospettiva di poter continuare anche nella prossima stagione, 5) in fin dei conti il Bassano non è impaludato in zona playout ma ha una classifica che gli permette di ripartire senza un eccesso di paure.
Stefano Rosso: «Prima di tutto consentitemi un sincero ringraziamento a D'Angelo e Taddei. Nessuno si deve dimenticare che ci hanno fatto vivere dei momenti molto esaltanti (dalla partita contro la Sampdoria al gran calcio tra ottobre e novembre condito dalla vetta della classifica ndr). Luca è davvero un gran signore e si è comportato da tale fino alla fine. Per onestà ci stavamo facendo trovare impreparati per un cambio di guida tecnica. Abbiamo deciso all’indomani di Pordenone e nessun contatto con altri tecnici è avvenuto prima di martedì. Bertotto? Identikit perfetto per la nostra idea di calcio, allenatore che insegue il bel calcio e carico d’entusiasmo. Riponiamo grande fiducia in lui».
Valerio Bertotto: «Essere qui è un onore, per il sottoscritto si tratta di un salto di qualità professionale. Ho la possibilità di mettere in pratica ciò che ho maturato nella mia carriera sia di giocatore che di allenatore. Il primo passo sarà restituire serenità ad una squadra che ha dimostrato di saper fare ottime cose quando è al meglio. Ho diretto tre allenamenti, prima cercando di stemperare la tensione, poi però abbiamo ripreso a spingere. Ritengo il Bassano un’ottima squadra, ci sono qualità importanti, è chiaro che adesso serve principalmente ritrovare tranquillità e di conseguenza energia, personalità, rabbia. Sono certo che in poco tempo rivedrete un gruppo brillante e pimpante come l’ho ammirato nello scontro al Mercante contro il Padova. Cosa non mi è piaciuto della partita contro il Pordenone? Il senso di arrendevolezza. Non deve più esserci, per un professionista non deve esistere. Tendenzialmente mi piace la difesa a quattro, pur avendo in carriera spesso giocato a tre per, con Zaccheroni e Guidolin, ma non sono integralista. Il primo passo sarà ridare solidità alla fase difensiva ed equilibrio alla squadra. Siamo la seconda peggior difesa del campionato, è una dato molto strano per una formazione d’alta classifica. Contro il Mantova vorrei veder tramutare l’impotenza di Pordenone in una forte sensazione di forza e coraggio».