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Marco Polo
Giornalista
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Verso Parma. Bizzotto miglior giallorosso
La sconfitta contro la FeralpiSalò brucia ancora in casa Soccer Team. Il controverso episodio con protagonista Falzerano lascia l’amaro in bocca. Al capitano è assegnato il premio al Galà del Calcio Triveneto
Pubblicato il 28-11-2016
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Raccolte le macerie, che poi macerie a livello di gioco mica tanto ma il morale è basso, passata la domenica cercando di distogliere l’attenzione sulle due sconfitte consecutive, bisogna trovare la forza per guardare indietro per capire gli errori e proporsi meglio al futuro. Il problema è che girando la faccia e facendosi aiutare dai replay di Sportube ci si accorge che Maracchi pesta in rapida sequenza entrambi i piedi di Falzerano. Altro che simulazione ed espulsione: c’era un rigore sacrosanto per i giallorossi. Qui la sfortuna, il gol del 2 a 1 è invece un inno all’errore: Bastianoni non esce e tre giallorossi perdono le tracce dell’unico salodiano in area. Insomma avete capito, il peso sullo stomaco, il magone del sabato sera, lascia il posto ad un fuoco interiore inestinguibile. Sabato a Parma in un modo o nell’altro bisogna farla girare, anche senza lo squalificato Falzerano.
Contro il Salò alcune cose non hanno funzionato, alcune in maniera lampante. La corsia destra è stata messa a ferro e fuoco oltre ogni aspettativa nonostante il numero 8 di Asta si chiamasse Maracchi e non Attila alla testa di un’orda di barbari. Il centrocampo veniva inesorabilmente attratto a sinistra dove Staiti era prodigo nel cambiare rapidamente gioco. Quella fascia lasciata scoperta e inerme grida ancora vendetta al cospetto degli dei del calcio. Non si può, punto. Adesso viene il bello perché di fronte alla prima vera situazione incerta della stagione potremmo valutare la risposta caratteriale del gruppo. Gruppo che ritroverà a più alta efficienza Fabbro, in questo momento e con questo sistema di gioco imprescindibile, Laurenti, altro titolare al 99% a Parma, forse anche Formiconi. Di sicuro rientra Bizzotto dalla squalifica. E per il tipo di gioco del Parma che ama crossare, chiunque possa essere il prossimo allenatore crociato non potrà rinunciare a due centravanti di ruolo, noi faremo pure un pensierino al rientro dall’inizio di Rossi che ha il suo punto di forza proprio nelle uscite alte. Tornando a noi: stiamo tranquilli, un periodo storto può capitare a chiunque. Aver «fatto la bocca» al primato non aiuta ma la realtà è questa. Il Bassano continuerà ad essere una formazione di spessore e già sabato potrà dimostrarlo contro un Parma che ha un po’ perso il bandolo della matassa. Al Tardini – fa un certo effetto scrivere «Parma» e «Tardini» associandoli al Soccer Team – si assisterà ad una gara da tripla, 1-x-2. Nel frattempo il segnale può forte, più bello, è arrivato dal settore occupato dal Gruppo Grappa, frangia più giovane e rumorosa presente al Mercante. L’incitamento finale, le bandiere sventolate a tutta forza, hanno rincuorato e incoraggiato una squadra che in quel momento aveva letteralmente il morale sotto ai tacchi.

Il piede sinistro di Maracchi pesta inequivocabilmente il sinistro di Falzerano. L'arbitro non assegna il rigore ed estrae il secondo giallo all'ala
Uomo tutto d’un pezzo. La piacevole novità di giornata riguarda il capitano, Nicola Bizzotto. Il premio come miglior giocatore del Bassano Virtus per la stagione 2015/2016 assegnato al Galà del Calcio Triveneto ha visto trionfare proprio il centrale bassanese. Ecco le sue parole riportate dall’Ufficio Stampa di via Piave: «Sono molto contento per questo riconoscimento che voglio condividere con la mia società, perché è grazie alla struttura societaria se un calciatore riesce ad esprimersi al meglio e con tutti i miei compagni, con i quali ho condiviso e sto condividendo un bellissimo percorso in questi quattro anni. Se sono stato vicino ad altre squadre lo scorso anno? Non è che ho rifiutato altre squadre, ho semplicemente scelto il Bassano, è diverso. Credo fortemente in questa società e in questo progetto, sono tre stagioni che stiamo facendo grandi cose e sono convinto che il meglio debba ancora arrivare».
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