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Marco Polo
Giornalista
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Mattia Minesso: «Ci metto la faccia a nome della squadra»
Il trequartista: «Sabato contro la FeralpiSalò, al Mercante ore 14:30, faremo una grande partita. I punti lasciati ad AlbinoLeffe e Maceratese devono essere di monito per il futuro».
Pubblicato il 22-11-2016
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C’era del vivido dispiacere dipinto sui volti giallorossi al termine della caduta casalinga contro la Maceratese. La frazione di pubblico più affezionato, il Gruppo Grappa ma non solo, ha aspettato oltre il triplice fischio per tributare un convinto e rincuorante applauso ai ragazzi in campo. La squadra ha raccolto l’incoraggiamento ma non ha mandato giù il rospo a cuor leggero. In sala stampa Carlo Crialese aveva addosso la vitalità di uno zombie, basta guardare la foto pubblicata in testa alle dichiarazioni del post partita sul sito ufficiale della società di via Piave, mentre Roberto Candido ha mantenuto un atteggiamento più ferreo, come se volesse rientrare subito in campo a riprendersi il perduto. Ma tocca a Mattina Minesso suonare la carica in vista del quasi derby contro il Salò degli amici Antonino Asta, Guido Davì e Lorenzo Staiti: «Ci aspetta una gara difficile, la Feralpi è forte – spiega Minesso – saranno arrabbiati perché vengono da due sconfitte consecutive ingiuste (Padova e Venezia ndr). Però vi dico, e ci metto la faccia per tutta la squadra, che faremo una grande partita. Invito i nostri tifosi a venire al Mercante sabato, vogliamo riscattarci davanti e insieme a loro. Non possono essere due partite a cambiare le nostre ambizioni. Noi abbiamo l’obbligo di rimanere più in alto possibile e continueremo a lottare per farlo». In effetti a caldo la sconfitta ha fatto parecchio male: «Inutile nasconderci, contro la Maceratese ci aspettavamo di vincere. Invece abbiamo perso 2 a 0, in casa, contro una squadra che lotta per la salvezza. La delusione era ovvia. Era». Verbo essere al passato perché i dangeliani hanno tramutato la delusione in rabbia: «Fin dalla ripresa degli allenamenti il gruppo si è messo sotto con grande carica e spirito per andare a riprenderci i punti che abbiamo lasciato per strada. Le due gare con AlbinoLeffe e Maceratese ci devono essere da monito per il futuro». Tolta la sfida contro il Venezia, il BV non ha fatto bottino pieno sempre contro formazioni di medio-bassa classifica: Teramo, SudTirol, Lumezzane, Modena, AlbinoLeffe e Maceratese. Il campione è più che significativo per asserire che da un punto di vista tattico le squadre che badano più a difendere che a proporre calcio mettono in difficoltà i giallorossi: «Nell’ultima partita non credo ci sia stato un atteggiamento sbagliato. Forse è mancata un po’ di cattiveria negli ultimi 20-25 metri. La palla era sempre in nostro possesso. Il mister nell’intervallo si è arrabbiato perché siamo ricorsi troppo poco al tiro da fuori. Nella ripresa siamo andati meglio ma non abbiamo trovato l’episodio che di solito è indispensabile per sbloccare certi confronti. È la seconda gara dopo Modena in cui non riusciamo a segnare e, certamente, da qui alla fine arriveranno altre gare che presenteranno analoghe difficoltà. Il gioco è il nostro punto di forza, è il gioco che ci ha portato così in alto però dobbiamo iniziare ad essere più cinici in questo tipo di partite».
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