Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 07-11-2016
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Dai, non nascondiamolo. Ma sarebbe poi possibile nasconderlo? La gente giallorossa si è concessa un paio di giorni di sogni ad occhi aperti, alla faccia del tempaccio che ha avvolto con il suo umido e grigio abbraccio l’intero finesettimana. La prestazione che ha portato alla vittoria contro il Padova, in un gran bel derby dunque, ha avuto per tanti lo stesso effetto di una freccia scoccata da Cupido: impossibile non innamorarsi di una squadra così grintosa, tecnica, generosa e per larghi tratti spettacolare. L’aspetto più stupefacente è che una partita del genere sia nata sulle ceneri di una serie lunghissima di indisponibili (Laurenti, Cenetti, Barison, Fabbro) a esasperare il concetto che, si, per davvero, anche i giocatori che ultimamente non erano più stati impiegati si sono sempre sbattuti in allenamento come se la domenica successiva avessero dovuto debuttare in Coppa dei Campioni. Uno spirito di ferro al quale Nicolò Bianchi ha voluto dedicare la sua rete, il gol del successo: «Sono davvero felice per la vittoria sul Padova, sono tre punti che fanno bene a tutti. Per dire, contro i patavini hanno debuttato in campionato Bortot e Candido e hanno dimostrato di poter tranquillamente essere dei titolari (mettiamoci anche Rantier dopo un periodo down ndr). Non sono undici i giocatori che ottengono grandi risultati sul medio-lungo periodo. Nemmeno 13 o 14. Ci vuole una rosa importante a patto che sia una rosa di uomini uniti – continua il centrocampista –. Sono diversi anni che gioco a calcio e posso assicurare che qui c’è davvero un gruppo da far invidia, invito i tifosi a venire a vedere gli allenamenti per toccare con mano quello che sto dicendo. Nessuno si risparmia, tutti lavoriamo al massimo e per questo il mister si può permettere di fare delle scelte e la squadra non patire affatto assenze e infortuni». Già, gli infortuni. Sabato erano ben quattro gli elementi, spesso titolari, indisponibili in partenza ai quali si è ben presto aggiunto Formiconi. Praticamente mezza squadra. Un’emergenza che venerdì (ore 18:30) a Bergamo si aggraverà, soprattutto a centrocampo, stante la squalifica di Proietti. L’assenza del vice capitano non è cosa da niente. Proietti è inimitabile per forza d’urto e precisione, cattiveria e visione di gioco. Inoltre è un leader. Eppure proprio Bianchi è lì a dimostrare come sia possibile essere determinanti senza essere considerati a priori primogeniti di Zeus. E allora le redini dovrà prenderle in mano Cavagna, uno che in avvio di stagione ha mostrato potenzialità notevoli. Janis non è l’ultimo arrivato, alle sue spalle ha diverse presenze in serie B, ma in giallorosso ha ancora tanto da dimostrare. Di sicuro non è uno che sente la pressione e per un playmaker la personalità è la dote per eccellenza. Inoltre se guarderà sulla sua destra vedrà un piccoletto che calcisticamente quando è in forma è un energumeno. Questo Falzerano è capace di tenere in scacco qualsiasi difesa di LegaPro, è incattivito perché gli hanno strappato l’unico gol siglato finora e si sta calando nei panni del trascinatore. Lui e Minesso venerdì sono chiamati agli straordinari in quanto a leadership. Se lo faranno continueremo a divertirci.
Prova del nove. Non si può pretendere la luna ma è doveroso battere il ferro finché è caldo, sapendo che i tre punti in palio venerdì sono proprio gli stessi di quelli che sono stati strappati al Padova. L’AlbinoLeffe, per giunta, è in forma, arriva da tre vittorie consecutive e ha trovato un bomber principe come Virdis, a più riprese tra i cannonieri più prolifici del campionato di militanza dei giallorossi. Di più, il Soccer Team a Bergamo ha anche dominato ma non ha mai vinto. Gli stimoli non possono mancare. Il BV che in casa ha trionfato cinque volte su sei, in trasferta ha fatto bottino pieno in solo due circostanze (Ancona e Mantova) in altrettante gare. In un avvio di stagione da record i maggiori margini di miglioramento si devono andare a cercare lontano dal fraterno Mercante.
Il cammino del BV al momento è semplicemente sbalorditivo (foto Claudia Casarotto)