Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 28-10-2016
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Per i calciatori, i tifosi e l’ambiente tutto non può esserci niente di meglio, a questo punto della stagione, di un derby che mette una contro l’altra due capoliste. Sabato pomeriggio gli occhi, le orecchie oppure pc e smartphone del popolo giallorosso saranno sintonizzati su quello che capiterà allo stadio Penzo, situato nell’inavvicinabile cornice della città più bella del mondo. Il confronto è molto sentito dalla famiglia Rosso – da poco la Diesel ha fatto restaurare il Ponte di Rialto – e il presidente giallorosso si è così espresso sulle colonne della Nuova Venezia: «Mi aspetto una partita particolarmente stimolante. Può succedere di tutto in questo girone, si può passare dal primo al quinto posto nell’arco di una partita. Adesso è comunque presto, non può essere considerata una partita decisiva. Sono molto curioso di vedere le due squadre all’opera, farò di tutto per esserci mentre mio padre ci sarà di sicuro. Serie B? C’è una concreta voglia di giocare nella categoria superiore però non abbiamo l’obbligo di salire. Chi è più tifoso tra io e mio padre? Entrambi abbiamo il giallorosso tatuato sulla pelle. Diciamo che lui è più passionale mentre io cerco di non perdere il distacco che serve per valutare con lucidità le cose. Detto questo durante le gare non riesco a non soffrire durante le partite».
Luca D’Angelo è pronto a raccogliere la sfida del Penzo e lo fa mascherando bene le emozioni che invece prova. Lo dice in maniera schietta il tecnico pescarese quando affronta il tema della possibile pressione che potrebbe vivere la squadra alla vigilia di un match così importante: «Non scherziamo, ci siamo costruiti con le prestazioni e i punti la possibilità di rendere questo derby ancor più emozionante. Se non fosse meraviglio essere in campo sabato pomeriggio sarebbe meglio che ci cercassimo tutti un altro lavoro». I giallorossi affronteranno gli arancioneroverdi con grande autostima figlia degli ottimi risultati anche negli scontri diretti: «Sono convinto che abbiamo buone possibilità di vincere – continua D’Angelo –. Di sicuro il Venezia contro di noi farà una grande prestazione ed è una compagine davvero molto attrezzata. Confido che i miei riescano a contrapporre qualità di gioco ed intensità. Quale sarà la cosa più importante? Giocare con personalità e tenere il più possibile la palla. La formazione di Inzaghi da questo punto di vista è avvantaggiata dall’avere in rosa tanti elementi che hanno giocato in palcoscenici prestigiosi. Per quanto ci riguarda maggiore è il controllo del pallone e minori sono le possibilità di prendere gol». L’attacco del BV è tornato sugli altissimi standard e al livello di prolificità del sestetto Furlan-Nolé-Iocolano-Pietribiasi-Cattaneo-Maistrello: «In attacco ho un ventaglio di scelte davvero molto ampio. Ho quattro giocatori di assoluta qualità e anche se adesso Fabbro e Grandolfo sono in stato di grazia nulla vieta che ci possano essere dei cambi. Anche perché il livello degli allenamenti è altissimo, a ritmi indiavolati. Vedrete che Candido, Maistrello e Rantier ci daranno una grossa mano. Anche perché i giocatori sanno che io non presto fede al motto “squadra che vince non si cambia”. Si tratta di una concezione molto riduttiva. Per me vale molto di più la settimana di allenamento e le caratteristiche dell’avversario». In chiusura interroghiamo l’allenatore su i due giocatori che hanno permesso il cambio di modulo, dal 4-4-2 al 4-3-1-2: «Non mi stupisce per niente che Falzerano stia facendo così bene perché ha tante doti eccellenti, velocità, grinta, dribbling. Piuttosto non mi spiego come un giocatore così non sigli stabilmente 7-8 reti a campionato. Laurenti invece mi ha stupito di più. Negli scorsi anni l’avevo perso di vista ed ora mi ritrovo ad allenare un calciatore completo, dalla grandissima tecnica, dalle ottime doti balistiche».
(foto Claudia Casarotto)
Probabile formazione. Il dubbio che d’Angelo scioglierà solo nelle ultime ore riguarda Barison. Se il forte centrale – tra l’altro in forma strepitosa – non dovesse farcela è pronto Pasini. Torna tra i convocati Gian Maria Rossi. Il modulo è il 4-3-1-2: Bastianoni; Formiconi, Pasini, Bizzotto, Crialese; Falzerano, Proietti, Laurenti; Minesso; Grandolfo, Fabbro.