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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Derby per la vetta
I giallorossi saranno di scena sabato contro una delle super favorite della vigilia. Il momento è favorevole ma è un derby da tripla.
Pubblicato il 26-10-2016
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Venezia-Bassano era un appuntamento cerchiato in rosso sul calendario fin dal quel giorno di tardo agosto in cui sono stati stilati i calendari. Nessuno però in terra pedemontana osava sognare che la partita più ricca di fascino avrebbe acquisito il significato che ha maturato col passare delle giornate: prima contro prima. Giallorossi e arancioneroverdi sono in questo momento il meglio che offre il girone B di Lega Pro. Dalla sua il Soccer Team ha il vento in poppa rappresentato da una robusta consapevolezza delle proprie qualità, solo se abbinate ad un alto tasso agonistico, e nessuna zavorra costituita dall’obbligo di vincere. Le ultime prestazioni sono state per larghi tratti così convincenti che possono davvero aver fatto fare un salto di qualità al gruppo di D’Angelo. Banalmente: non perdendo mai la fede nel poter recuperare una partita spesso ci riesce. Le ricordate tutte le rimonte, spesso timbrate da Maistrello, nell’annata del primo campionato vinto tra i professionisti? Se non ve le ricordate vi diamo i primi deja vù che ci vengono in mente: Bassano-Rimini 3 a 2, Bassano-Spal 2 a 1, Real-Vicenza-Bassano 3 a 3, Bassano-Santarcangelo 2 a 1. Tutti risultati maturati dopo aver subito la botta dello svantaggio o del pareggio subìto in maniera rocambolesca. Non ci potrebbe essere momento migliore per affrontare il Venezia dunque, senza contare che la fifa della possibile beffa subita per mano della Samb ha sbollito sul nascere gli ardori di chi avrebbe potuto cadere nel tranello dell’euforia.
D’Angelo pensaci tu. L’aspetto sul quale ora dev’essere particolarmente bravo Luca D’Angelo, coadiuvato dal vice Taddei, è prestare un pizzico d’attenzione oltre il consueto a quei giocatori che in questo momento sono meno impiegati. È chiaro che è più facile sentirsi seconde linee, quindi magari un po’ demoralizzati, quando le cose vanno estremamente bene come adesso. In realtà poi è proprio chi è tenuto a riposo ora sia subentrando dalla panchina nonché fra qualche mese ha più possibilità di fare la differenza, soprattutto perché non stiamo parlando di «scarpari» ma calciatori forti, davvero forti. A patto che la motivazione e la conseguente qualità degli allenamenti rimanga alta.

(foto Claudia Casarotto)
Nel vivo del derby. L’ansia da risultato, semmai, la sta trasmettendo alla formazione di Pippo Inzaghi il presidente Tacopina: «La questione non è se arriveremo in Serie A, ma quando lo faremo – ha recentemente dichiarato –. Non ho costruito questa squadra per rimanere in Lega Pro per due anni. Ho la certezza che riusciremo a tornare nella massima serie, dove Venezia merita di stare. Abbiamo il budget più alto della Lega Pro, sono venuto a Venezia per vincere». D’altra parte l’americano lagunare ha fatto comprare gente d’esperienza che calcava i campi della serie A e quindi abituata a certi palcoscenici e certe pressioni. Ci sono davvero tutti gli ingredienti che contraddistinguono una sfida al per il primo posto anche una degna cornice di pubblico, anche di matrice bassanese. A sintetizzare un po’ le aspettative giallorosse ci ha pensato Giacomo Cenetti: «Siamo un gruppo molto unito che per molti versi mi ricorda la prima annata qui a Bassano quando abbiamo vinto il campionato. Nessuno si lamenta, siamo uniti e tutti si dannano in allenamento e questo rende tutto molto più competitivo e in campo ne beneficiamo. Il campionato è difficilissimo, ci sono tante squadre costruite per vincere in primis Venezia, Parma e Reggiana ma per adesso nessuna riesce a scappare. La nostra volontà è trovarci nei primi posti a marzo e poi vedere che succede». In effetti con nove squadre racchiuse in cinque miseri punti (dalla coppia Bassano-Venezia al Padova) sono sufficienti tre risultati storti per passare dalla prima all’ottava posizione come è capitato al Pordenone.
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