Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
10 Sep 2025 16:47
10 Sep 2025 16:44
10 Sep 2025 15:21
10 Sep 2025 14:18
10 Sep 2025 14:08
10 Sep 2025 13:52
10 Sep 2025 17:14
10 Sep 2025 17:09
10 Sep 2025 17:17
10 Sep 2025 17:20
10 Sep 2025 16:22
10 Sep 2025 16:05
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 24-10-2016
Visto 1.392 volte
Le sorprese più eclatanti delle ultime settimane sono due: Fabbro che ha acquisito una maturità micidiale nell’arco di pochissimo tempo, e Falzerano. Non sapremmo chi mettere dei due nel gradino più alto del podio. Forse Fabbro per il peso specifico in senso assoluto che ha avuto nelle ultime strabordanti vittorie. Il biondo attaccante (che ha dedicato gol e vittoria contro la Samb ad una zia prematuramente scomparsa) di partita in partita sta diventando sempre più leader. Basta guardare gli episodi chiave delle ultime due gare: procurata espulsione, assist e gol a Mantova; rigore e ammonizione procurata, gol e chiusure difensive anche sul 4 a 1 contro la Sambenedettese. In questa sede non vogliamo rimarcare l’evidenza, i gol, ben 4, ma proprio la crescita a tutto tondo della punta. La maturazione che gli consente di giocare, e quindi rendersi importante, non solo dentro l’area di rigore come in passato. In pratica ha raddoppiato la sua utilità per la squadra con risultati che sono sotto agli occhi di tutti. Per uno scherzo del destino la prossima gara è in programma a Venezia cocapolista contro il suo mentore Filippo Inzaghi. Ma che Fabbro troverà l’ex centravanti rossonero rispetto a quando lo allenava negli Allievi e nella Primavera del Milan? «Troverà un attaccante – afferma Micheal – con addosso una fame pazzesca e una grandiosa voglia di vincere». Sembra di sentire parlare Pippo, non trovate?
Anche Falzerano non scherza. Marcellino attualmente non è molto reclamizzato, fanno ben più effetto i siluri lanciati col mancino infuocato da parte di Minesso. Per l’ex Cittadella è già tempo di record di marcature («ma non penso mica di fermarmi qui») che stanno dando alla classifica giallorossa un aspetto magnifico. Se però Minesso può giocare in quella posizione e nello stesso tempo la squadra è micidiale in fase offensiva (miglior attacco del campionato) senza aver pagato alcun dazio all’equilibrio grosso merito è anche del cambio di ruolo dell’ex fedelissimo di Stefano Sottili. Al contrario di quanto si potesse pensare, per Falzerano l’aver accentrato il suo raggio d’azione gli ha fatto guadagnare in imprevedibilità, è più nel vivo del gioco, tocca molti più palloni. E nessuno gli vieta di scatenarsi in fascia, cosa che puntualmente gli capita di fare, oppure mettere in croce gli avversari con velenose ripartenze per vie centrali. Per adesso a referto ci sono un gol a Mantova, un paio di assist ed un palo pieno. L’altra faccia della stessa medaglia, la più sorprendente, è l’apporto che riesce a fornire in chiave difensiva. Primo perché mette in campo grinta, cuore e buona attenzione tattica, non proprio caratteristiche che contraddistinguono le ali vecchio stampo. Secondo perché grazie ad una velocità fulminea è in grado di recuperare prima e quindi rallentare l’azione avversaria. La chiave, la novità, che ha cambiato le carte in tavola negli ultimi successi è da ricercare prima di tutto nell’adattamento che hanno compiuto gli interni di centrocampo. Il discorso può valere anche per Laurenti ma del ferrarese si conoscevano già sia la duttilità che la taglia fisica adatta a ricoprire anche ruoli meno offensivi.
Il quarto gol stagionale di Micheal Fabbro (immagine Sportube)