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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Il Bassano sfigura in casa
La formazione di Ezio Glerean perde 2-1 in casa, contro un buon avversario, ma evidenziando problemi in fase difensiva e di costruzione del gioco.
Pubblicato il 19-01-2009
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Nel giorno del designato riscatto il Bassano Virtus va incontro ad un brutto passo falso. Di fronte al proprio pubblico i giallorossi deludono le aspettative perdendo per 2-1 contro la Sangiustese, matricola terribile, ora al terzo posto solitario in graduatoria. Il Soccer Team viene, di contro, ricacciato nell’anonimato di centro classifica di un campionato livellato verso il basso, distante ora quattro punti dall’ultima posizione disponibile per accedere alla griglia playoff e solo cinque dal margine che delimita il baratro playout. Brutto episodio al momento del gol del momentaneo pareggio di Pavesi: il capitano va sotto la tribuna a zittire il pubblico.
Brutti segnali. Chiariamo subito: il pareggio sarebbe stato il risultato più equo e giusto per quanto visto sul terreno di gioco, il numero e il tipo di occasioni da gol parlano chiaro. Però ci si ritrova a commentare una sconfitta e di un ennesimo mancato rilancio. Si continua a navigare a vista nella speranza di vedere, prima o poi, terra. E la terra in questione, ora come ora, non possono che essere i playoff perché difficilmente un team che a metà gennaio è ancora alla ricerca della sua identità e che subisce in media due gol a partita potrà dire la sua nella lotta al vertice. Difficile, non impossibile, a patto che la società intervenga con dei pesanti pesanti innesti in sede di calciomercato e che il gruppo agli ordini di Glerean superi i problemi cronici che lo sta affliggendo dalla prima partita del campionato 2008/09. Urge quindi un’inversione di tendenza altrimenti il rischio è lo sbando totale, di perdere il controllo della situazione e dover stravolgere gli obiettivi stagionali.

Elia Pavesi, capitano del Bassano. Protagonista nel bene e nel male. (foto Andrea Martinello)
Poca incisività. Il Soccer Team che scende sul terreno di casa per affrontare la Sangiustese si schiera con il 3-4-3, con Rondon a fare da prima punta come ampiamente preannunciato da Glerean nella conferenza stampa del venerdì. Mister Giudici oppone i suoi con un 4-5-1 camuffato da 4-4-2 per la posizione fra le linee che va ad occupare Vitali, il primo ad appoggiare Galli in fase offensiva ma nello stesso tempo bravo a smistare palloni importanti per gli inserimenti sulle fasce di Iazzetta e Monti. Entra subito nel vivo la sfida con azioni veloci, anche se mai realmente pericolose, da una parte e dall’altra. I rossoblù giocano la loro onesta partita fatta di tanta corsa: i centrocampisti di fascia sono tanto bravi ad allargarsi e puntare il fondo alla ricerca del cross quanto a ripiegare a chiudere anche i pertugi in fase di non possesso. I giallorossi non riescono a trovare le giuste contromosse perché troppo lenti e ben marcati e costringono Pavesi e Zattarin ad avanzare palla al piede per poi ricercare il lancio lungo, solitamente facile preda dei difensori centrali ospiti. A latitare è soprattutto il centrocampo che, nonostante le buone geometrie assicurate da Mazzoleni, a causa della mancanza di amalgama e lo scarso rendimento di Favret e degli esterni, perde nettamente il confronto con i dirimpettai rossoblù. Le punte sono servite dunque poco e male, vistoso risulta essere lo scollamento tra il resto avanzato e il resto della squadra. Per vedere la prima azione di una certa pericolosità della formazione veneta bisogna aspettare il 17’ quando un cross da fondo campo di Fabiano viene controllato in area da Berrettoni che al momento di chiudere a rete viene stoppato da Polinesi. La gara è vivace, Galli risponde subito all’acuto giallorosso con un bolide, su assist di Iazzetta, che Grillo riesce a deviare in corner. Al 37’ occasionalissima per i padroni di casa: corner calciato da Rondon, irrompe di prepotenza Ghosheh che di testa manda il cuoio a stamparsi sulla traversa all’altezza del secondo palo. Questa è l’unica che si può definire come chiara occasione da gol di tutto il primo tempo ed è, francamente, troppo poco.
Difesa ballerina, centrocampo assente. La ripresa inizia senza particolari sussulti ma alla prima vera azione la Sangiustese passa: all’11’ cross di Carboni dalla destra, il pallone carambola sul corpo di Zattarin e finisce tra i piedi di Monti che non si fa pregare e castiga Grillo. Glerean inserisce Crucitti per Favret per dare maggiori geometrie, freschezza e qualità alla sua squadra. Il Bassano potrebbe trovare il pareggio due minuti più tardi se Fabiano calciasse meno debolmente un buon pallone appena dentro l’area. L’1-1 è, però, solo rinviato: al 26’ uno schema su punizione porta Beccia al cross sul quale svetta Pavesi per l’incornata vincente. Poi si consuma l’assurdo: il capitano, invece di esultare con pubblico e compagni, ha la brillante idea di zittire con il dito indice i tifosi di casa. Gesto fuori luogo che non ti aspetti da una persona seria come Pavesi che magari avrebbe fatto meglio a incanalare la rabbia e la frustrazione per un torneo nato male per incitare e spronare i compagni. La tribuna rimane un attimo interdetta prima di lasciarsi andare a una reazione veemente contro il capitano. È, comunque, il momento migliore dei padroni di casa: al 28’ Berrettoni in contropiede mira l’angolo basso alla destra di Recchi ma il portiere ospite sventa da fenomeno con la punta delle dita. La parità regge solo dieci minuti perché l’ennesima disattenzione difensiva permette ad Aquino di castigare per la seconda volta Grillo e mettere la parola fine sul match. La possibilità di trovare il pareggio ci sarebbe pure al 37’ ma Fabiano, fantastico a incunearsi in area tra due avversari, spara addosso a Recchi da eccellente posizione. Al 41’ è il turno di Bisso ma il tempo è ormai esaurito e l’ex spallino non trova occasione per incidere.
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