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Vivisezione su cani e gatti randagi in Europa: la Bizzotto vota “sì”
Approvata la nuova direttiva UE sulla sperimentazione animale con il voto, tra gli altri, dell'eurodeputata leghista. Mobilitazione sulla Rete contro gli europarlamentari italiani che hanno votato a favore
Pubblicato il 13-09-2010
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State attenti se Fido o Micio scappano di casa. Se privi di microchip o di un collare identificativo, potrebbero finire sotto i bisturi della sperimentazione scientifica.
Il Parlamento Europeo, nella seduta dello scorso 8 settembre, ha infatti approvato la direttiva europea sulla sperimentazione animale che introduce delle radicali novità per gli animali domestici e non solo.
L'articolo 11 della nuova legge, in particolare, prevede che cani e gatti “randagi” possano essere usati per la sperimentazione “se non è possibile raggiungere altrimenti lo scopo della procedura di ricerca”.

Mara Bizzotto (EFD-Lega Nord): si alla sperimentazione sugli animali randagi in Europa
La nuova direttiva UE sulla vivisezione - che prevede, tra le altre cose, la possibilità di riutilizzare più volte lo stesso animale nelle procedure sperimentali e che introduce anche la deroga sulla vivisezione delle grandi scimmie come lo scimpanzé, che condivide con la specie umana oltre il 98 per cento del Dna - è passata nel corso di una movimentata seduta che ha provocato la protesta di 40 europarlamentari, usciti dall'aula in segno di dissenso.
La decisione del Parlamento Europeo è stata motivata dalla “poco rigorosa normativa che in materia di sperimentazione animale è in vigore in molti Stati UE” e dalla necessità “di aumentare il livello di trasparenza delle procedure”.
Tra gli eurodeputati italiani che hanno votato a favore del provvedimento figura anche la bassanese Mara Bizzotto, del gruppo EFD-Lega Nord.
Nelle ore successive alla seduta di Strasburgo l'elenco dei 52 europarlamentari italiani favorevoli alle nuove deroghe sulla vivisezione è stato pubblicato da numerosi siti e blog sulla Rete, dove è in corso un'autentica mobilitazione da parte di movimenti, associazioni e gruppi di opinione contrari alle nuove indicazioni legislative europee alle quali dovranno ora conformarsi le leggi nazionali.
Oltre alla Bizzotto, tra gli eurodeputati “made in Italy” che hanno approvato la direttiva figurano, tra i numerosi altri, i nomi degli onorevoli Magdi Allam (PPE - Io amo l'Italia), Sergio Berlato (PPE-PdL), Luigi Berlinguer (S&D-PD), Mario Borghezio (EFD-Lega Nord), Sergio Cofferati (S&D-PD), Ciriaco De Mita (PPE-UDC), Elisabetta Gardini (PPE-PdL), Clemente Mastella (PPE-UDE), Amalia Sartori (PPE-PdL) e Iva Zanicchi (PPE-PdL).
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