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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Mission: Impossible III

I consiglieri Campagnolo, Giunta e Retinò incontrano a Cittadella i dirigenti di Etra sulla possibilità di una proroga del fine lavori delle ecopiazzole dei quartieri San Vito e XXV Aprile. “Il margine di manovra c’è, anche se è molto ristretto”

Pubblicato il 13-09-2024
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Oltre un migliaio di adesioni in due distinte raccolte firme, un ricorso al Tar (anche se rigettato), una infuocata assemblea straordinaria di quartiere a San Vito, una richiesta di urgente assemblea straordinaria in quartiere XXV Aprile inoltrata al Consiglio di Quartiere da circa 150 residenti.
Ci stiamo ormai avviando verso il clima autunnale, ma nei due quartieri cittadini interessati dai progetti delle ecopiazzole di Etra per la differenziata, finanziati con fondi Pnrr per il tramite del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, la temperatura rimane caldissima.
E così questa mattina, come annunciato all’assemblea di San Vito, i consiglieri comunali di minoranza Roberto Campagnolo (Partito Democratico) e Paolo Retinò (Bassano per Tutti - Europa Verde), assieme al loro collega di maggioranza Stefano Giunta (Fratelli d’Italia), si sono recati alla sede di Etra a Cittadella per un incontro con una delegazione dirigenziale della società multiutility.

Archivio Bassanonet

L’obiettivo principale della riunione è stato quello di poter capire se ci sia una possibilità di richiedere una proroga sul fine lavori per le due ecopiazzole di Bassano, senza pregiudicare l’ottenimento dei fondi Pnrr da parte del Consiglio di Bacino che ne ha fatto richiesta nel 2022.
Si tratta di un aspetto strategico della questione: solo con una proroga dei tempi di consegna delle opere, infatti, si può ancora trovare tempo e modo per tentare lo spostamento delle stesse in altri siti, come può essere l’ex Caserma Fincato per il caso di quartiere San Vito, previa variante di progetto.
Campagnolo, Giunta, Retinò.
I 3 dell’Operazione Etra.

“Alla fine dell’incontro - riferisce Roberto Campagnolo - la mia impressione è che pur essendo gli iter amministrativi già in uno stato avanzato, ci sia una possibilità marginale per poter chiedere uno slittamento sui tempi di fine lavori senza pregiudicare il mantenimento dei finanziamenti Pnrr.”
“Non voglio creare facili illusioni - precisa - ma essere realista, con la consapevolezza che vanno rispettati ruoli e responsabilità, consapevole che le procedure amministrative per quanto rigide, vincolanti e generatrici di obblighi per chi le gestisce, prevedono delle specifiche casistiche che ammettono proroghe o richieste di variazione, entro certi limiti, ai progetti iniziali.”
“Le opere finanziate con fondi Pnrr non fanno eccezione sul principio anche se hanno una disciplina specifica che regola queste casistiche - rileva il capogruppo di minoranza -. Con i dirigenti Etra abbiamo insieme analizzato queste eccezioni e il margine di manovra che esiste passa esclusivamente per una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale che non è né semplice ne scontata.”
Ed ecco quindi il passo concreto conseguente all’incontro di oggi.
“Per dare continuità al nostro impegno di consiglieri comunali nel cercare soluzioni possibili e utili per i cittadini - comunica Campagnolo -, ho chiesto al presidente del consiglio comunale una riunione urgente dei capigruppo insieme con l’amministrazione comunale”
Il tutto allo scopo di “poter riferire, insieme con i colleghi Giunta e Retinò, in merito all’incontro avuto in Etra e, soprattutto, vedere se sia possibile fare un ultimo tentativo condividendo insieme una soluzione totale o parziale al problema che ha evidenziato una netta contrarietà dei cittadini che dovrebbero beneficiare di queste opere pubbliche.”

“La trasferta cittadellese, secondo me, è stata positiva perché ci ha permesso di prendere atto delle modalità con cui è stato presentato il bando per la richiesta di finanziamento con fondi Pnrr - dichiara a Bassanonet Stefano Giunta -. I tecnici di Etra ci hanno illustrato i vincoli di questo bando e in particolare la scadenza del 31 dicembre 2024, specificando che non si tratta di una scadenza di rendicontazione ma di fine lavori.”
“Sembra una sottigliezza, ma non lo è - prosegue -. La possibilità di cambiare oggi il sito con questo vincolo appare ardua, i tempi per eseguire nuove verifiche sarebbero strettissimi. Riguardo a questa tempistica, può essere derogabile se si individuano delle motivazioni che consentano di andare avanti con una variante al progetto.”
“Una variante - specifica - implica una riprogettazione e una fase di indagine preliminare per la verifica bellica del terreno, che a San Vito è già stata fatta, e comporterebbe un lavoro supplementare di almeno un paio di mesi.”
“Adesso si tratta di ragionare, più che con Etra che è l’esecutore, con il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, per definire con loro le motivazioni che indichino quale può essere l’elemento che giustifichi una richiesta di proroga - afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia -. Abbiamo inoltre appurato che la richiesta di finanziamenti con fondi Pnrr presentata dal Consiglio di Bacino non identificava puntualmente le zone in cui realizzare le ecopiazzole. Questo ci dà più margine per ragionare su uno spostamento del sito.”
“Sono cautamente ottimista sulla possibilità di arrivare ad un esito di spostamento - conclude Giunta -. Però questo lo potremo capire solo nei prossimi giorni.”
“È stato molto utile andare - commenta invece Paolo Retinò -. Forse c’è qualche margine per intervenire, se sia fattibile oppure no lo capiremo nei prossimi giorni.”
“Voglio fare anche una valutazione politica - aggiunge l’esponente di minoranza -. È stato molto positivo il fatto di questa delegazione trasversale, in rappresentanza delle due parti del consiglio comunale, che si è costituita un po’ per caso, ma mi è sembrata molto proficua per provare a capire.”
Campagnolo, Giunta, Retinò.
Mission: Impossible III.

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