Liberarsi delle mura

Pensa a quando parli con un amico, credete davvero che egli vede quello che c’è dentro di voi? Siete davvero l’uno lo specchio dell’altro?
Le mura ci danno una sensazione di protezione, a volte vi ci chiudiamo dentro per paura d’esporci. A volte sono degli eventi specifici, del nostro passato per esempio, a rinchiuderci all’interno di questa mura, in maniera inconscia magari, sta di fatto che quello che facciamo è incarcerare una parte di noi stessi, una parte estremamente luminosa, che non conosciamo.
Pensate a quanto è difficile amare qualcuno dopo che il nostro cuore è stato spezzato! Pensate a quanto sia difficile avere fiducia degli altri, quando siamo cresciuti in famiglie che non hanno mai creduto in noi, che non hanno mai lasciato spazio al nostro sviluppo e che ci hanno sempre trascurato, senza mai prestare attenzione al nostro talento!

Nella mura attorno a noi vi ci appendiamo il soprabito, vi ci appoggiamo i nostri averi e tutti quegli oggetti che fanno parte della nostra identità, talvolta molto più dei nostri ideali, dei nostri sogni e dei nostri obiettivi.
Il mondo è pieno di mura. Pensa che abbiamo diviso la nostra terra in proprietà private e il nostro mondo in paesi con dogane e confini, gestiti da paesi che si difendono con un esercito. Pensa che anche l’Unione Europea che ha abolito i confini tra gli stati è seconda soltanto agli Sati Uniti nell’ammontare di spese militari!
Ma questa considerazione non è che un semplice pensiero induttivo, ogni essere umano è pieno di mura!
Perchè siamo così sorpresi quando conosciamo una personalità totalmente diversa, totalmente libera? Perchè i personaggi fuori dal comune ci sorprendono, ci affascinano?
Pensa a un viaggiatore, a un musicista di strada, a un professore rivoluzionario.
Tutte le mura possono essere abbattute. Non c’è alcun limite al proprio cambiamento, non c’è nessuno che possa fermare la nostra voglia di uscire verso la luce, di spaccare le barricate inutili, di annientare giorno dopo giorno i limiti delle paure e di scoccare quella scintilla che provoca uno straordiario incendio dell’ammasso delle nostre paure.

In questi giorni d’estate improvvisa, in questi momenti nei quali il sangue ricomincia a scorrere più intenso, in cui i nostri ormoni percorrono traiettorie molto più articolate, in cui il nostro appetito di vita raggiunge apici inaspettati, il nostro bisogno d’aria aumenta e la nostra voglia di vivere ci porta ad annientare giorno dopo giorno tutti quei muri che partono dal nostro pensiero. E’ quella stessa energia e voglia che ci porta a metterci uno zaino in spalla e di perderci in cammino alla ricerca di qualche forte emozione, di un amplesso indimenticabile con la natura, di una corsa perdifiato nei viottoli dell’esperienza.
Nell’adrenalina del processo di scoperta, una cosa è chiara e precisa: non abbiamo bisogno di alcun muro. Al contrario, ogni muro è un limite alla nostra intelligenza, alla nostra vitalità, alla nostra felicità. Ogni muro è una gabbia che incarcera i nostri spiriti affamati, la nostra voglia di capire e il bisogno estremo di usare il cervello come si deve, di connettersi al mondo, attraverso la natura e le persone.
Di colpo ci rendiamo conto di volerci liberare dei muri, a partire da quelli di casa che ci costringono a rimanere nello stesso posto per lungo tempo, soltanto perchè stiamo pagando l’affitto, a quelli della nostra mente ancora ferma ai pensieri e ai concetti del passato, quando in realtà ogni giorno è una trasformazione, una ventata di novità e un’enorme possibilità di apprendimento.
In questi giorni d’estate usciamo dalle nostre case, abbandoniamo i muri fisici e con essi liberiamoci anche di quelli psicologici! Seguiamo i nostri sogni, viviamo il presente, pensiamo in modo creativo ai modi con i quali possiamo nutrire i nostri spiriti. Che cosa incredibile questo processo di liberazione, quanta energia possian trovare nel seguire questo appetito!