Ultimora
27 Apr 2024 19:00
Lorenzo a 16 anni scopre stella, ora porta il suo nome
27 Apr 2024 18:40
Ticket Venezia, 22mila i paganti oggi, 80mila turisti in città
27 Apr 2024 18:35
Lorenzo a 16 anni scopre stella, ora porta il suo nome
27 Apr 2024 12:33
Stefano Poda firmerà Nabucco al Festival 2025 dell'Arena
27 Apr 2024 10:25
Papa a Venezia, arrivo in elicottero poi in carcere e la Messa
27 Apr 2024 10:19
Cgia, 23,6 milioni occupati ma tasso più basso nell'Eurozona
27 Apr 2024 18:18
Serie A: Juventus-Milan 0-0 DIRETTA e FOTO
26 Apr 2024 21:51
Serie A: Juventus-Milan DIRETTA e FOTO
27 Apr 2024 18:01
Lecce-Monza finale da urlo, Pessina risponde a Krstovic
27 Apr 2024 17:09
Serie A: Lecce Monza 1-1
27 Apr 2024 13:11
Morgan a "Ciao maschio", "Bugo? Mi ha pregato 10 anni per Sanremo"
27 Apr 2024 16:56
Serie A: Lecce Monza 1-0 DIRETTA e FOTO
Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Bill l’”ammericano”
Perché l’acquisto da parte di Bill Gates dell’hotel Danieli a Venezia è una buona notizia
Pubblicato il 31-01-2022
Visto 5.335 volte
La notizia farà ingrossare le vene al collo dei complottisti, quelli in servizio permanente e quelli di più recente conversione dopo la pandemia. Il gruppo Four Seasons nelle settimane scorse ha perfezionato l’acquisto dell’Hotel Danieli di Venezia, il più antico e fra i più prestigiosi della città lagunare.
Fin qui niente di eccezionale, si tratta di una normale operazione immobiliare di livello internazionale portata a termine da un colosso che gestisce 122 strutture di lusso nel mondo. Interessante è rendere noto ai non addetti ai lavori il nome dell’azionista di maggioranza del gruppo Four Seasons, ovvero la Cascade Investment, società di investimento di Bill Gates, fondatore di Microsoft e uno degli uomini più ricchi ed influenti del pianeta.
Bill Gates sbarca in laguna e conquista l'Hotel Danieli
Diventato negli ultimi anni anche bersaglio di tutte le teorie complottiste più disparate.
Per la cronaca è stato l’immobiliarista italiano Giuseppe Statuto a cedere le quote agli americani (ma tra i soci c’è anche il principe saudita Al-Waleed bin Talal); e sempre per la cronaca negli ultimi tempi la gestione operativa del Danieli era affidata al gruppo Marriot.
Tornando invece all’economia locale: perché è importante parlare di un’operazione immobiliare fatta a Venezia, a più di 50 chilometri da Bassano? Semplicemente perché quando i radar degli investimenti dei grandi uomini d’affari e dei fondi puntano su un territorio ci sono buone possibilità che in futuro altri investimenti possano arrivare a cascata sul territorio. L’hotel sarà ristrutturato con un investimento di circa 30 milioni di dollari: nel 2018 la proprietà della struttura aveva addirittura rischiato il default per un debito di circa 94 milioni di euro, poi ripianato dal fondo britannico The Children’s Fund. Il marchio Four Seasons è già presente in Italia con strutture a Milano, Firenze e Taormina.
Fanno sapere che dopo Venezia potrebbero raggiungere presto le coste della Puglia.
Bassano e la grande area turistico-culturale della Pedemontana dista pochi chilometri (pochissimi se si guarda il mondo da un mappamondo) dall’investimento veneziano del colosso turistico. Magari non sarà direttamente Bill Gates a comprare e ad investire a Bassano, Asolo, Marostica, o sull’Altipiano, ma perché no qualche suo braccio destro americano, indiano, cinese o saudita.
Che, proprio seguendo l’affare stellare su Venezia, si trova a conoscere un territorio straordinariamente ricco di arte, cultura e beni storici. A dispetto di quel che girerà nel sottobosco complottista, in vista dei Giochi Olimpici invernali di Milano e Cortina 2026 colpi internazionali di questo genere fanno sicuramente bene al nostro turismo.
Aggiornamento dell'operazione hotel Danieli-Gruppo Four Seasons
È doverosa una rettifica concernente l’operazione di acquisizione dell’hotel Danieli. Non entrerà più nella catena Four Season, ma resterà in gestione a Marriott come comunicato dal Gruppo Statuto. Il rifinanziamento della struttura è avvenuto grazie ad un prestito obbligazionario che ha visto il coinvolgimento di due investitori (King Street e Starwood Capital Group). Al di là dell’evoluzione dell’operazione, il succo del ragionamento riguarda il dibattito sulla necessità di attrarre investimenti stranieri nei nostri territori per portare capitali e innovazione. Argomento che stante l’attuale tensione nell’economia globale diventerà sempre più di stretta attualità.
Il 27 aprile
- 27-04-2023PoveraItalia.it
- 27-04-2022Veni, Vidi, Body
- 27-04-2022Naturalmente Brocchi
- 27-04-2021Divide et Impera
- 27-04-2021Roberto di Canossa
- 27-04-2020Pentola a pressione
- 27-04-2019Sputacaso
- 27-04-2019All Stars
- 27-04-2018Il Museo Cinico
- 27-04-2018Il Canale di Suez
- 27-04-2018Addio Giuseppe Nardini
- 27-04-2017Categoricamente Sì
- 27-04-2017Poletto: “Solidaretà alla CGIL”
- 27-04-2015Canilli (B.d.G.): “No all'apertura il 1° maggio del Grifone”
- 27-04-2015Tempio Ossario, conclusi i lavori di monitoraggio
- 27-04-2015Ladri e ricettatori, arrestati due moldavi
- 27-04-2014In aula col replicante
- 27-04-2012Gassificatore: la parola alla Pyromex
- 27-04-2011Bassano: cancellato il tributo consortile
- 27-04-2011Bassano, nasce il “Living Lab”
- 27-04-2011Viaggio all’Aquila, città fantasma
- 27-04-2010Io no spik Inglish
- 27-04-2010Metropark: la storia infinita