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Coffee Freak

Nuovo “blitz” notturno della street artist Freak of Nature a Bassano. Altre rullate di bambù verde segnate sulle vetrine dei negozi sfitti del centro storico. Preso di mira questa volta anche il Caffè Italia

Pubblicato il 24-04-2024
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Rieccola qua: Freak of Nature.
La street artist di origine milanese e di base a Crespano del Grappa, il cui nome all’anagrafe è Federica (cognome ufficialmente misterioso, come per ogni artista di strada che si rispetti), era già entrata dalla porta principale nelle cronache cittadine nel dicembre del 2021, quando aveva tracciato una serie di canne di bambù di colore verde su 50 vetrine di negozi e bar sfitti del centro storico di Bassano.
“Si tratta - aveva spiegato all’epoca l’autrice - di una performance che mette sotto i riflettori l’abbandono urbano, inducendo a riflessioni sociali.”

Il Caffè Italia, questa mattina

Poi Miss Freak ci aveva messo anche la faccia, con la sua mostra personale “L’essenza di Freak of Nature: street art e natura”, allestita lo scorso ottobre e novembre nei locali espositivi del negozio La 5essenza in via Matteotti.
In quella occasione l’avevo anche intervistata, chiedendole tra le altre cose di spiegarmi più compiutamente il motivo dei bambù verdi tracciati sulle vetrine dei negozi sfitti. Mi aveva risposto che l’idea era nata durante il Covid, quando i negozi erano chiusi per la pandemia.
“All’inizio - aveva dichiarato Freak of Nature - pensavo che la chiusura fosse proprio a causa anche del Covid, ma poi mi sono resa contro che non era quello il problema. Ho studiato un po’ e ho capito che c’è una grave crisi economica che sta veramente mettendo in ginocchio il Paese. E “prendersela”, tra virgolette, con i negozi e con tutte queste attività chiuse era un modo per far aprire un po’ gli occhi alla cittadinanza.”
La street artist ha quindi incominciato a tracciare i suoi bambù di “denuncia sociale” a Vicenza e a Bassano del Grappa, poi ha proseguito in giro per il Veneto e in altre Regioni, fino a “visitare” con i suoi blitz notturni più di venti città.
Adesso però siamo al secondo giro di verde, perché la scorsa notte Freak of Nature ha rivolto nuovamente le sue attenzioni ai negozi sfitti del centro storico di Bassano. Con la solita modalità: rullate di verde tracciate su vetri, saracinesche abbassate e teloni, con l’indicazione del numero progressivo nel negozio sfitto “visitato”.
Ma questa volta il colore verde è più intenso di quello del primo blitz del dicembre di tre anni fa.

La nuova “performance” bassanese della giustiziera artistica della notte è stata più impegnativa della precedente perché il numero dei locali sfitti in centro, rispetto al 2021, è più che raddoppiato.
Per l’occasione, non è stato risparmiato neppure lo storico Caffè Italia, il locale sfitto di Bassano per eccellenza. Anche se sfitto, prossimamente, non dovrebbe esserlo più: sono infatti finalmente in partenza i lavori per la sua ristrutturazione, che prevede l’ampliamento del pubblico esercizio all’interno della attigua Torre delle Grazie, in modo tale aumentare lo spazio per i coperti e da renderlo quindi economicamente più appetibile per l’imprenditore che lo prenderà in gestione.
Sul piazzale panoramico del Caffè Italia sono state allestite le transenne di cantiere che però non hanno impedito a Freak of Nature di tracciare le sue canne verdi di bambù sui battenti delle finestre chiuse.
Dal Coffee Break al Coffee Freak.
Scrive oggi l’autrice con un messaggio trasmesso in redazione: “Bassano del Grappa aprile 2024, Freak of Nature ci riprova!”.
“E lo fa - continua il testo - con l’evoluzione del progetto “SFITTI”, che ha già coinvolto ben 22 città italiane con 2105 vetrine censite con la scritta “sfitto”, accompagnata dai segni verdi del bambù in diverse tonalità, e induce i passanti a riflettere su ciò che sta succedendo nelle città italiane: tanti, troppi spazi vuoti, che significano perdita di identità della città, perdita di benessere, spopolamento, degrado urbano ed umano, mancata integrazione, nelle città che non sono più a misura d'uomo.”
Per uno dei proprietari degli immobili presi nuovamente di mira, che questa mattina mi ha segnalato la notizia in anteprima, si tratta di un vero e proprio atto di maleducazione che non rispetta la città e la stessa proprietà privata, chiamata ora al compito di ripulire e ripristinare le vetrine “imbrattate”.
Per la street artist, invece, si tratta di tutt’altra cosa. Questione di punti di Freak.

“La rullata sulla vetrina - sostiene l’autrice - è una forma di censimento, un'azione artistica responsabile, che offre una riflessione, crea una suggestione, vuole toccare, al di là del segno estetico, cercando di attirare l'attenzione su un problema contingente.”
“E il bambù può diventare infestante se lasciato in balia di sé stesso - aggiunge -. Per questo ora i segni non sono più dell’iconico verde della prima performance, ora i colori sono i più brillanti che Freak abbia mai usato, colori che vogliono evidenziare la crescita sterminata di locali sfitti nel centro.”
Non manca anche un collegamento con il voto comunale dei prossimi 8 e 9 giugno, nel momento in cui Miss Freak rivela che il blitz della scorsa notte ha inteso “anche augurare alla giunta entrante con le prossime elezioni una sana voglia di cambiare questo allarmante andamento.”
“Nel centro storico di Bassano, a dicembre 2021, gli sfitti erano solo 50. Dopo 3 anni, oggi, siamo arrivati a censirne 123 in una sola notte - conclude Freak of Nature -. Ora, di fronte a questa evidenza e a questi verdi illuminanti, associazione dei commercianti, proprietari degli immobili e amministrazione comunale possono ancora rimanere ciechi?”.
Intanto questa mattina Bassano si è risvegliata con il nuovo canneto verde disseminato sulle vetrine del centro, che anche questa volta l’artista ha potuto tracciare indisturbata, approfittando del buio sfitto.

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