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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Cronaca e gossip del “Biblio Day”
Note ufficiali e note curiose sull'inaugurazione della Biblioteca Civica di Bassano. Un evento atteso da anni, tra cultura e mondanità
Pubblicato il 25-06-2011
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Della serie: quelli che dovevano esserci ci sono tutti, o quasi.
Compreso l'ex sindaco Gianpaolo Bizzotto, sedutosi deliberatamente nell'ultima sedia dell'ultima fila alla cerimonia inaugurale in sala Chilesotti e l'unico a non applaudire quando la direttrice Giuliana Ericani invita al microfono, per l'intervento di apertura, il sindaco Stefano Cimatti.
Ma c'è anche lui, che quattro anni fa aveva inaugurato il “cubo” della nuova ala del Museo-Biblioteca-Archivio senza tuttavia vederne completato l'allestimento. Del resto, l'inaugurazione di una struttura attesa dai bassanesi da più di un terzo di secolo è un'occasione di quelle da non perdere.
Il taglio del nastro della nuova Biblioteca Civica di Bassano del Grappa (foto Alessandro Tich)
E così, con un mix tra la festa cittadina e la parata istituzionale, la nuova Biblioteca Civica di Bassano del Grappa apre finalmente i suoi battenti alla città.
Con un'affollata ed accaldata cerimonia in Sala Chilesotti, comprensiva anche del monologo “La biblioteca di Babele: avventure tra le pagine” eseguito da Luca Scarlini, e il successivo trasferimento dei numerosi presenti nell'area ex piazzetta Ragazzi del'99 - dove è ubicato l'ingresso della nuova Biblioteca - per la benedizione dell'arciprete abate don Renato Tomasi e il taglio del nastro del sindaco Cimatti, curiosamente senza fascia tricolore.
Ancora il sindaco, nel suo discorso inaugurale, dopo aver letto un messaggio di saluto dei ministro ai Beni Culturali Giancarlo Galan ricorda come l'idea della nuova Biblioteca sia nata col sindaco Fabris nel 1973 e cita una delibera comunale del 1986 che prevedeva la conclusione dei lavori “entro tre anni”. Siamo nel 2011, e per Cimatti la cosa non può non essere sottolineata “rispetto a qualche ritardo di oggi dei nostri Lavori Pubblici”. E riguardo alla nuova struttura, il sindaco ne elogia “l'orario continuato, che viene incontro ai giovani” perché “i giovani amano la Biblioteca”.
Una direttrice Giuliana Ericani particolarmente raggiante ricorda al pubblico come il complesso del Museo-Biblioteca-Archivio sia sorto proprio sul nucleo originale della Biblioteca, che “è la prima nata nel Veneto” grazie al lascito ottocentesco di Giambattista Brocchi. Ma è anche l'unica realtà del Veneto, ricorda ancora la dottoressa Ericani, “che non ha separato gli archivi storici e ha mantenuto la memoria storica della città dal XIII secolo in avanti.”
Segue il taglio del nastro, e il rompete le righe degli intervenuti tra le varie sale ai due piani della struttura. E' possibile accedere in anteprima anche al fatidico “piano -2”, dove sono collocati tutti i depositi, ma solo a gruppi e con visita guidata.
Noi ne approfittiamo per recarci subito all'internet point - collocato all'angolo della sala di consultazione della narrativa e periodici - per saggiarne il funzionamento garantito dal free wi fi e lasciare intenzionalmente aperta, su uno dei monitor, la pagina di Bassanonet con l'articolo scritto in mattinata sulla presentazione in anteprima della Biblioteca alla stampa.
Tra i più felici per l'inaugurazione è il professor Giorgio Pegoraro, già assessore comunale alla Cultura. “Ora avrò più tempo per studiare - ci dice - e per riprendere anche gli studi di lingua ungherese.” Un esempio inossidabile, anche per i più giovani.
Ma l'apertura della Biblioteca è inevitabilmente anche un'occasione mondana, di quelle che a Bassano si vedono sempre più raramente.
L'onorevole Manuela Lanzarin e l'assessore provinciale Morena Martini, le uniche due “ladies” della nostra politica presenti, fanno a gara a chi sorride di più davanti ai fotografi e alle telecamere. La direttrice Ericani intrattiene gli ospiti con una vivacità intonata a quella del suo vestito. E, sempre tra le signore, spicca il look dark-aggressivo di una nota dirigente comunale. Il sindaco Cimatti si intrattiene a lungo a colloquio con i rappresentanti della Fondazione Cariverona, il cui contributo è stato fondamentale anche per la realizzazione di quest'opera. Tra gli invitati in giro per le sale notiamo anche l'ex direttore del Museo Mario Guderzo. All'ingresso della struttura, l'ex sindaco Bizzotto e l'ex assessore Luciano Fabris si stringono la mano: e manca solo la musica di “Amarcord”.
Per i presenti - con un accurato studio dei luoghi e dei tempi per evitare un troppo anticipato assalto in massa alla diligenza - viene predisposto un buffet a cura dello staff di Roberto Bonamigo del Caffè Museum, già portavoce dei commercianti ed esercenti di via Museo ai tempi della “via crucis” per i lavori di ripavimentazione in porfido della via: un intervento funzionale proprio all'apertura della nuova Biblioteca Civica.
E proprio ai commercianti ed esercenti di via Museo arriva il messaggio di gratitudine del sindaco Cimatti. “Li ringrazio - afferma - per la tacita pazienza che hanno avuto in questi anni, e spero che siano ripagati per questo.”
Ma intanto è il momento di brindare al lieto evento, nella piccola sala dell'emeroteca trasformata - per l'occasione - in enoteca. Con bollicine in calice e ampia scelta di bocconcini “finger food” particolarmente apprezzati da alcuni degli intervenuti, che ne hanno fatto man bassa.
Ma per la cultura, si sa, si fa questo ed altro.
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