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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Sopra la panca
Roberto Marin annuncia la sua candidatura a sindaco alle amministrative di Bassano, a capo della civica Impegno per Bassano. “Sarò le orecchie di ascolto dei cittadini e la bocca che parla per risolvere i tanti problemi anche annosi della città”
Pubblicato il 15-02-2024
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Innanzitutto, cambiamo il testo al famoso scioglilingua: sopra la panca Marin le canta.
E le canta toste, annunciando la sua candidatura a sindaco per le elezioni amministrative di giugno in città, a capo della civica Impegno per Bassano.
Conferenza stampa convocata dalla lista di Impegno, presente con il direttivo e con alcuni supporter, ai Giardini Parolini. Una riunione con i media, come da invito anti-spoiler, “per notizie che riguardano la comunità bassanese”. Ma si è capito subito che all’incontro indetto nel polmone verde della città non si sarebbe parlato di giardinaggio.
Roberto Marin in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)
Come vedete nella foto pubblicata sopra, Roberto Marin interviene con le sue comunicazioni accomodato su una panchina. Ma non era la situazione prevista.
Vi si era seduto per un attimo di relax poco prima di parlare. Si è però trovato subito circondato da cronisti e telecamere, tutti stretti a coorte per raccogliere le sue dichiarazioni: da qui il suo discorso ai giornalisti seduta stante.
“Oggi è tempo di ripartenza, di mostrare ciò che siamo e ciò che abbiamo fatto per la città di Bassano - esordisce il leader della civica -. Ed è forte proprio di questo che annuncio la mia candidatura a sindaco, pronto ad amministrare in prima persona e a continuare a fare ciò di cui mi sono occupato nell’ultima tornata elettorale come vicesindaco, con un assessorato con deleghe al bilancio, al patrimonio, alle partecipate, alla programmazione europea, all’innovazione e digitalizzazione.”
“Un incarico che avevo accettato di buon grado - prosegue Marin - ma che ho scelto di lasciare quando ho capito che non mi è stato permesso di lavorare con chiarezza, con obiettivi stabiliti, con metodo, in una squadra che reciprocamente si sostiene come io avrei desiderato.”
Il candidato sindaco di Impegno per Bassano pronuncia quindi le parole chiave del suo personale impegno per Bassano: “coerenza, onestà, trasparenza”. Soprattutto “in fatto di numeri, di conti e di investimenti che toccano le tasche dei cittadini, per una coerenza che guarda al di là della casacca politica”.
“Sono in politica da oltre vent’anni - aggiunge - e di esperienza ne ho accumulata, esperienza che giorno per giorno mi ha fatto riscoprire, conoscere, apprezzare e cogliere tutte quelle che sono le opportunità di questa nostra fantastica città, anche quelle inespresse.” “Ecco il perché della mia candidatura a sindaco di Bassano. Si tratta di una scelta ben ponderata, che costa sacrificio personale, sacrificio alla mia famiglia, sacrificio al mio studio professionale ed ai miei collaboratori che inevitabilmente ne risentiranno. Tuttavia sono pronto a mettermi in gioco e a metterci la faccia, questa volta come primo cittadino che non ha paura di esporsi, andando anche contro corrente.”
Ancora sopra la panca, Roberto Marin allarga quindi il tiro.
Ringrazia il sostegno della squadra della lista Impegno per Bassano “che ha compiuto dieci anni e che è a fianco dei cittadini, perché è composta da cittadini che ci credono fino in fondo, onestamente”.
Poi arriva l’attacco alla Marine Corps: “È il tempo di dire basta! Bassano del Grappa ha urgente bisogno d’altro: ha bisogno della buona politica. E la buona politica a Bassano è fatta di scelte che consolidino lo sviluppo della città con la priorità data alle Persone, con la “P” maiuscola. Scelte e priorità che guardino e diano voce finalmente ai giovani e vadano a far star bene i nostri anziani.”
La buona politica per Bassano “è valorizzare il grande tesoro del mondo del volontariato in tutti gli ambiti: quartieri, associazioni ed enti non profit in generale”.
Ma è anche “guardare oltre la propria città e i suoi confini, verso una politica territoriale integrata nella viabilità, nel grande progetto di rigenerazione urbana complessiva, di modernizzazione e di sviluppo di un polo che più che geografico è sociale, economico e soprattutto culturale”.
Il tutto “sfruttando le leve della programmazione europea sulle aree urbane ed i fondi di coesione e sviluppo della stessa progettazione europea.”
Nel dichiararsi “pronto a finire l’opera iniziata con determinazione, entusiasmo e in tutta onestà e trasparenza”, il candidato sindaco lancia quindi il trailer del nuovo film “Anatomia di un Marin”:
“Sarò le orecchie che ascoltano coloro che saranno ricevuti dal loro sindaco, sarò la bocca che parla per risolvere i tanti problemi anche annosi di cui tanto e troppo si è parlato ma troppo poco nel concreto si è fatto, sarò le braccia che si metteranno all’opera per il bene della città.”
“Che il 2024 sia l’Anno Zero - è il suo messaggio soprattutto urbi e poi anche orbi -. Un anno da cui ripartire, compatti, tutti assieme, per un rilancio completo della città di Bassano. Io ci sono. Sono pronto a lavorare in prima persona in squadra con tutta la città.”
Già: ma a proposito di lavorare “in squadra”, e in vista del voto comunale del prossimo giugno, la civica di centrodestra Impegno per Bassano ha intenzione di correre da sola o è aperta anche a possibili alleanze?
È la prima domanda, inevitabile, dei cronisti presenti. Marin si alza dalla panchina e risponde:
“Non abbiamo preclusioni. Non siamo contro qualcuno o contro qualcosa: la città ha bisogno di risposte. Abbiamo incontrato tutte le forze politiche, soprattutto di centrodestra. Negli incontri ci hanno chiesto di fare un sacrificio, di fare un passo a lato. Non c’è mai stata la disponibilità di dire: sediamo attorno a un tavolo e ne parliamo. Questo è uno spunto di riflessione. La nostra è una scelta di campo.”
La memoria ritorna al 2019, quando Impegno per Bassano fece parte dell’alleanza di centrodestra che ha fatto eleggere sindaco Elena Pavan, ma con un’adesione alla coalizione che fu molto sofferta.
Qui ci viene incontro anche l’incommensurabile archivio di Bassanonet, nella sezione dell’“accadde oggi” che vedete a lato degli articoli.
Esattamente cinque anni fa, proprio il 15 febbraio 2019, pubblicavo infatti un articolo intitolato “Un pegno per Bassano” nel quale mi occupavo del dubbio amletico di Impegno per Bassano, messa di fronte a un dilemma in chiave elettorale.
E cioè: correre da sola con Roberto Marin già allora indicato quale candidato sindaco dalla base degli iscritti oppure aderire alla coalizione con la Lega, che all’epoca era il partito egemone nell’alveo di centrodestra. Sappiamo tutti come è andata a finire e poi, nel corso dell’attuale legislatura comunale oramai in scadenza, come è andata ulteriormente a finire.
Questa volta Impegno per Bassano si smarca già in anticipo.
“Cinque anni fa - afferma Marin - avevamo la responsabilità di correre uniti nel centrodestra, ma abbiamo anche conquistato il passaporto per la libertà. Siamo aperti alle valutazioni di campo.”
Il candidato sindaco non esclude anche aperture ad un’area di “grande centro” moderato che lo sostenga: “Sarà possibile nel momento in cui si faccia una scelta di campo sulle priorità di cui la città ha bisogno.”
Quindi rivolge un conciliante pensiero ai suoi omologhi:
“La prima cosa che farò sarà quella di chiamare gli altri candidati sindaci per dare dimostrazione che più che competitors siamo persone che si mettono in gioco per la città.”
Fair play, please, e fine della conferenza stampa ai Giardini Parolini.
Roberto Marin vuole giocare da centravanti titolare e non intende più stare in panchina.
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