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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bassano Fiere e Fiere del Grappa: prove tecniche di fusione?
Contatti tra i due enti fieristici concorrenti: si va verso una clamorosa unione? Bocche cucite dei diretti interessati. Ma un incontro, e una proposta, ci sono stati
Pubblicato il 04-04-2011
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Le bocche “istituzionali”, sull'argomento, sono cucite. Cucitura totale, a chiusura ermetica. Fonti bene informate, tuttavia, riferiscono di un'“avance” dei vertici di Bassano Fiere srl - l'ente fieristico costituitosi lo scorso ottobre a Cassola - nei confronti dell'ente concorrente Fiere del Grappa srl di Mussolente per valutare la fattibilità di una clamorosa unione tra le due società fieristiche.
Inutile, come già detto, avere ragguagli dai diretti interessati: ma l'incontro tra i due enti fieristici tuttavia c'è stato. Le bocce, al momento, sono ufficialmente ferme ma proseguirebbero i contatti per arrivare a un accordo di “joint venture”, se non di vera e propria fusione, sul quale tuttavia pendono non poche variabili tra cui l'incognita della solidità economica di Bassano Fiere Srl.
Partita in pompa magna - lo scorso ottobre - con la “festa della birra Maxlrainer” e altri eventi successivi nella sede dei padiglioni ex-Boscardin presso la rotatoria di fronte al Grifone, Bassano Fiere è infatti gravata da un'accertata situazione debitoria nei confronti di collaboratori e fornitori.

La “Maxlrainer Oktoberfest”, evento inaugurale di Bassano Fiere nell'ottobre dello scorso anno
Un'esposizione economica che, alcuni giorni fa, era stata giustificata a mezzo stampa dal presidente Efren Merlo dalla “delicata situazione” venutasi a creare con il decadimento del Consiglio di Amministrazione di Bassano Fiere, e il conseguente e temporaneo vuoto decisionale, dopo l'uscita di scena dallo stesso CdA del sindaco di Cassola Silvia Pasinato, del padre ed ex sindaco Antonio Pasinato e dell'assessore di Cassola Simone Manocchi - tutti e tre soci fondatori, in forma privata, della Srl - e in attesa del subentro di nuovi soci per la costituzione di un nuovo CdA.
Vale la pena ricordare - per la cronaca - che le dimissioni dei Pasinato e di Manocchi erano giunte a seguito delle polemiche con il vicino comune di Mussolente, unito amministrativamente a Cassola nelle funzioni dell'Unione dei Comuni, proprio per il coinvolgimento dei tre nella nascita di Bassano Fiere: ente ritenuto concorrente alle Fiere del Grappa di Mussolente, delle quali il Comune di Cassola, fino all'anno scorso, era dato persino come socio in entrata.
Ma non è tutto: perché un'eventuale operazione di fusione tra le due fiere del territorio - sempre che Bassano Fiere risolva i suoi momentanei problemi e che si arrivi ad un accordo nero su bianco tra le controparti - potrebbe generare ulteriori, e fino a poco tempo fa impensabili sviluppi.
Sempre secondo i rumors riportati dalle nostre fonti, l'ipotesi della fusione sarebbe stata concepita nella previsione che il nuovo “ente fiera unificato” - e potenziato, in questo modo, nella partecipazione societaria, nelle dotazioni fieristiche e nella territorialità - possa essere anche ceduto a un terzo gruppo di esterni, arrivando così alla creazione di un unico polo fieristico del Bassanese gestito da una nuova società.
Sarebbe il “grande passo” successivo, prima del quale bisogna però chiudere il primo step di aggregazione tra le due realtà fieristiche: portando avanti una trattativa non facile, dai margini di insuccesso ancora importanti e soprattutto dall'esito non scontato. Per contrarre un matrimonio, bisogna volerlo in due.
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