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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

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Centro stoico

Sicurezza, decoro urbano, rifiuti, viabilità, parcheggi e “grandi temi”. All’assemblea generale dei residenti del Quartiere Centro Storico, presenti sindaco e giunta, arrivano al pettine i nodi della città

Pubblicato il 21-11-2024
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No, non ho dimenticato una “r” nel titolo. È proprio un centro stoico, nel vero senso della parola. Chiamato ad affrontare con assoluta resilienza - termine oggi abusato, ma appropriato al caso - tutti i problemi che convergono all’interno del quartiere.
Ne abbiamo conferma all’assemblea generale dei residenti del Quartiere Centro Storico, convocata dal Consiglio di Quartiere nella sala conferenze della Fondazione Pirani Cremona in via Museo. Alla presenza di un pubblico di residenti non numerosissimo ma comunque sufficiente a non considerare l’incontro un’occasione perduta, nonché del sindaco Nicola Finco e dell’intera giunta comunale.
Ne uscirò con un bloc notes stracarico di appunti: sarà pertanto mio compito azionare il riduttore molecolare ed occuparmi dell’essenziale, note di colore a parte che nei miei articoli del genere non mancano mai. Non sarà facile, perché parlando di centro storico anche l’essenziale soffre di abbondanza.

Foto Alessandro Tich

La presidente del Consiglio di Quartiere Luana Milan introduce la serata, moderata dal consigliere Corrado Strazzabosco, ripercorrendo l’attività svolta dal direttivo nell’ultimo anno.
“La gente - rivela al pubblico - ci incontra per strada e chi chiede: ma voi del Consiglio di Quartiere cosa fate? Molti ci considerano un’entità astratta.”
Ma qui non siamo di fronte al megadirettore galattico di Fantozzi.
Siamo al cospetto di un’entità anzi molto concreta, peraltro all’inizio dell’ultimo anno del suo mandato, che da giugno 2023 a ottobre 2024 ha fatto tante cose.
Tra queste: la collaborazione con l’amministrazione comunale per le osservazioni sul piano parcheggi, il contributo al decoro urbano col restauro del capitello di via Gamba, la sinergia messa in atto con la scuola Mazzini-Vittorelli per la partecipazione degli alunni alla manifestazione “Di rara pianta” col progetto “La città che vorrei”, la collaborazione con Bassano Accessibile sui temi delle barriere architettoniche in centro storico e altro ancora.
E a proposito di Mazzini-Vittorelli, Luana Milan riferisce del desiderio delle famiglie “di tornare al Mazzini, per le difficoltà della struttura della Vittorelli e la necessità per i bambini più piccoli di avere spazi per potersi muovere”.
Tra le altre cose, il Consiglio ha anche lanciato una proposta di simulazione pedonalizzata nel quartiere. Osserva la presidente: “Ci sono solo 13 posti auto dentro i varchi, abbiamo innumerevoli foto di parcheggi abusivi e ormai il centro storico è diventato una zona di transito per evitare il traffico più congestionato dell’immediata cintura. Pedonalizzarlo è un ragionamento di tipo logico.”
Ma è dai resoconti delle singole commissioni del Consiglio che emergono in dettaglio i punti dolenti del salotto della città.

La consigliera Magda Rigon, del gruppo “rapporti con i cittadini”, ricorda il punto di ascolto dei residenti sotto il municipio ma aggiunge: “Non abbiamo tanta gente che viene a trovarci.” E chi viene “è già passato più volte per gli uffici comunali, per numerose richieste di controllo dei rumori e della movida in centro”.
Tommaso Mauro, del gruppo “decoro e manutenzione”, segnala con l’ausilio delle immagini proiettate sullo schermo i vari casi in cui il decoro in centro è andato in vacanza.
Tra questi, il porfido disconnesso in piazza Paolo VI (Poste centrali), i mancati cordoli sul passaggio pedonale del parcheggio del Centro Giovanile con le auto che ci zompano sopra, vari cumuli irregolari di scoasse nella fattispecie in via Marinali, il “punto interrogativo” dei bagni pubblici.
“Unica nota positiva”, il già citato restauro del capitello votivo della Madonna della Medaglia Miracolosa, che ha compiuto anche il miracolo di mettere d’accordo i 7 proprietari dell’edificio oggetto dell’intervento.
Il vicepresidente del Consiglio di Quartiere Paolo Conci interviene per il gruppo “parcheggi e viabilità” e chiede subito a sindaco e giunta di promuovere “iniziative per un centro storico senza circolazione di auto, con accesso per i soli residenti, e che non sia un bypass per evitare il traffico esterno”.
Quindi il piano parcheggi del centro storico: attualmente ci sono 150 posti auto, di cui il 61% riservato ai residenti, ma “la disponibilità reale è inferiore perché le occupazioni abusive sono tante”. Il piano prevede l’aumento a 175 posti auto, di cui il 71% ai residenti. Per il Consiglio di Quartiere “è insufficiente”.
Da qui la richiesta cumulativa all’amministrazione: “Minimo garantito al 90% di posti auto per i residenti, tutela effettiva dei posti auto riservati, aumento dei controlli e della severità contro l’abusivismo, limitare o eliminare le zone di parcheggio promiscue”.

Poi con Conci si entra in un universo parallelo: quello dei parcheggi abusivi in centro storico. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, anche creativi e anche recidivi.
Il vicepresidente proietta dal pc una raffica di foto, selezionate da un centinaio di immagini, di parcheggi selvaggi in centro nel 2023 e 2024, a partire da Porta Dieda, uno dei punti preferiti dai predatori della sosta pirata (“stesse auto tutti i sabati e mai sanzionate”), per proseguire in tutte le altre vie, piazze comprese.
Gli obiettivi realisti? Per la commissione “parcheggi e viabilità” sono “un confronto con l’amministrazione per ridefinire il piano parcheggi, un lavoro su una Ztl h24 almeno per una simulazione e un ragionamento sull’ampliamento dell’estensione oraria della Ztl permanente”.
Quindi, proprio nello stesso momento in cui l’assessore alla Sicurezza Alessandro Campagnolo se ne va per un concomitante impegno, è il turno del consigliere Antonio Fiorese che interviene per la commissione “sicurezza, viabilità e accessibilità”.
Tempismo perfetto.

La sintesi della relazione di Fiorese è che il centro di Bassano “è poco accessibile”.
In più, servono “più illuminazione e più telecamere”.
Il suo gruppo è quello che presenta più richieste all’amministrazione comunale.
Tra queste: ripristino del patto civico con gli esercenti del centro, monitoraggio dei punti sensibili nel weekend, implementazione della videosorveglianza, completamento del “relamping” dei lampioni pubblici, un maggiore passaggio dei controlli di Carabinieri e Polizia di Stato.
Si chiede anche il ripristino di servizi culturali al cittadino (Teatro Civico) e la riappropriazione di spazi pubblici (Castello degli Ezzelini, Palazzo Pretorio, Tempio Ossario).
Ma qui, cari lettori, siamo già nella categoria alla Buzz Lightyear del “verso l’infinito e oltre”.
Il microfono passa nuovamente alla presidente Luana Milan che riferisce delle segnalazioni presentate all’amministrazione comunale nell’ultimo anno, aggiornate al mese di settembre: sono in tutto 65 richieste di interventi, ritenuti necessari in ambito illuminazione pubblica, pavimentazione, viabilità, decoro, parcheggi.
Cara amministrazione, aggiungi al carrello.
Quindi l’assemblea arriva al punto delle segnalazioni dei residenti, alle quali poi risponderà l’uomo per tutte le risposte Andrea Zonta, ufficialmente assessore comunale all’Urbanistica ma in realtà in versione Figaro, il factotum della città.
C’è chi punta il dito su problemi generali come il mancato utilizzo del bus dal parcheggio Gerosa al centro e viceversa oppure la pubblica illuminazione, ma anche chi solleva problematiche vissute sulla propria pelle.
È il caso di una signora “prigioniera” come altri residenti del cantiere per la ripavimentazione di via Portici Lunghi, che durerà 6 mesi, e di un residente di vicolo Parolini che si lamenta per un problema che segnala da anni, ma inutilmente: il volume eccessivo del sonoro del “cinematografo” di Operaestate ai Giardini Parolini.
Ma il vero cinema arriva adesso, e in conclusione: l’intervento in assemblea del sindaco Nicola Ignazio Finco.

Il sindaco esordisce parlando di rifiuti in centro storico, mettendo in fibrillazione il mio già stracarico bloc notes:
“Etra è disponibile a un nuovo sistema di raccolta rifiuti, con aree per l’installazione di campane e di press container che bisogna individuare. Partirà a tale scopo un tavolo di lavoro con Etra e con i commercianti.”
Musica, si fa per dire, per le orecchie di Flavia Bernardi, promotrice della battaglia contro i press container dell’ecopiazzola di quartiere XXV Aprile, presente in mezzo al pubblico del centro storico come “osservatrice esterna”.
Per quanto riguarda invece il “controllo attento” degli abusi segnalati, parcheggi selvaggi in primis, si passa inevitabilmente al tema della Polizia Locale, ora in organico all’Unione Montana:
“Il ritorno dei vigili urbani a piedi sarebbe un deterrente in più. Oggi disponiamo invece di 35 agenti che devono svolgere il loro servizio su 5 Comuni.”
Il patto civico con gli esercenti del centro? “Ripartirà l’anno prossimo.”
Ex Polo Santa Chiara, indicato assieme a quelli che seguono tra i “grandi temi” messi sul piatto dal Consiglio di Quartiere: “Lanceremo un concorso di idee con il Premio di Architettura”, annuncia il sindaco. Si rilegga il mio articolo precedente già scritto al riguardo.
Teatro Astra: “Abbiamo avuto due incontri con la proprietà, il dialogo è aperto. Sul Teatro ci sono in ballo tre ipotesi più una, come è noto. È una tematica complessa, che sarà condivisa con la città. Non è il principale problema per noi, ma non è neppure l’ultimo.”
Tribunale: “Ho sollecitato due settimane fa il sottosegretario Ostellari: “Dateci una risposta, diteci cosa vuol fare il governo e se no decideremo noi la destinazione futura”. Ci sono vari enti e servizi che hanno bisogno di uno spazio in centro storico.”
Et dulcis in fundo, la Mazzini: “Sta per partire il tavolo sulla scuola che coinvolge anche la Vittorelli. Noi oggi dobbiamo fare i conti con la realtà del calo demografico. La Mazzini è un bene monumentale dove potremmo collocare un centro di formazione. Il problema sono le risorse necessarie per rimetterla a posto, dai 12 ai 15 milioni.”

Qui si conclude, egregi lettori, il mio reportage sul centro stoico, senza “r”.
E se siete arrivati fino a qui, siete stoici anche voi.

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