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Quasi un anno è passato dall’inizio del calvario. Renzo e Lucia hanno già spostato tre volte la data del matrimonio e a Natale si sono mangiati tutti i confetti perché scaduti. Non va meglio a Sandra e Raimondo chiusi in casa alla soglia delle nozze d’oro, conversano oramai regolarmente coinvolgendo Alexa. A cercare qualche novità era d’uso Giacomo, ma relegato tra i confini di un comune da seimila anime è difficile anche per lui non esser visto dai mariti. Andrea ed Elia vivono in due regioni diverse e, tra tante difficoltà, non avevano mai considerato che d’ostacolo al loro sentimento potesse essere il colore.
L’amore a videochiamate dopo qualche mese viaggia solo su rete 2 G, mentre chiuso dentro mura domestiche diventa come l’orca quando vive in cattività, collassa pure la pinna dorsale.
Le relazioni sottoposte ai lockdown sono una disgrazia. San Valentino è tra le vittime illustri dei Dpcm e quest’anno rimane senza cene in ristoranti stellati a lume di candela, senza gite fuori regione, senza saune, terme o massaggi di coppia. Se a qualcuno è balenata l’idea di trovar conforto in una visita culturale, è pronto il calendario a segnare domenica come giorno di chiusura per mostre e musei. Teatri e cinema, da tempo immemore, hanno perso le chiavi; meglio mettersi l’anima in pace, rimangono solo le chiese per prendersi una messa.
Bassano, Museo Civico: Luigi Zandomeneghi, 'Omaggio ad Antonio Canova', 1827 (foto Alessandro Tich)
Non vinta dalla disperazione la città di Bassano del Grappa cambia mood alla tradizionale festa degli innamorati e lancia l’iniziativa politically correct “Basta essere in due”.
Una speciale promozione rivolta a tutte le coppie che si presenteranno presso la biglietteria del Museo Civico di Bassano del Grappa e di Palazzo Sturm venerdì 12 febbraio, visto che i musei sono appunto ancora chiusi nel weekend: potranno visitare le collezioni permanenti e accedere alle mostre temporanee in corso al prezzo di un solo biglietto.
Coniugi, conviventi, fidanzati, separati ritrovati, coppie di fatto, omo, etero, amanti, amici, parenti, sopravvissuti all’orca assassina: venerdì 12 basta essere in due.
Si apriranno le raccolte di opere di Jacopo Bassano e della sua fiorente bottega, i gessi, i busti e i disegni di Antonio Canova, le sezioni archeologiche con reperti di età paleoveneta, magnogreca, romana e medievale. E ancora, il Museo della Ceramica Giuseppe Roi, il Museo della Stampa Remondini e la mostra “Marinali e Bassano”, tutto alla speciale tariffa di due per uno.
Tra i più importanti mecenati del Museo Civico, il medico chirurgo professore di medicina Virgilio Chini che ha donato una preziosa collezione di reperti archeologici tutt’oggi visitabile e di grande valore storico. “Pregare Dio non ammalarsi” era solito concludere nelle sue più difficili discussioni mediche e la sua saggezza pare appropriata ai nostri tempi.
L’appuntamento ai musei bassanesi conserva, tuttavia, un suo lato romantico e richiede garbatamente di rispettarne alcune formalità: niente soprese dell’ultimo minuto, stabilite la coppia, prenotate per tempo e rispettate l’orario dalle ore 10 alle 19, ultimo ingresso ore 18.
Il professor Chini non avrebbe certo sconfinato nel sentimentale, ma in questo particolar San Valentino possiamo declinare le sue parole e pregare Dio di non innamorarsi.
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