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Alessandro TichAlessandro Tich
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Politica

Maglia erosa

Caso Scotton-Giro d’Italia. Il coordinatore provinciale di Forza Italia Pierantonio Zanettin: “La ritorsione del sindaco Pavan iniziativa puerile e autolesionista. La invito caldamente a valutare la questione con maggiore serenità”

Pubblicato il 27-03-2024
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E così, “l’assessore al Tutto” non è più tale.
Lo avevo ribattezzato così ai tempi d’oro del lungo e ricco programma dei 48 eventi di avvicinamento all’inaugurazione del Ponte Vecchio restaurato, nell’anno del Signore 2021, quando Mariano Scotton girava per tutti gli angoli di Bassano per sincerarsi che con l’organizzazione di questo o di quell’evento fosse tutto a posto.
L’organizzazione dell’arrivo di tappa del prossimo 25 maggio del Giro d’Italia a Bassano del Grappa, per lui che è l’assessore comunale a varie cose ma soprattutto allo Sport, sarebbe stata davvero l’apoteosi del Tutto. E invece è diventata l’apoteosi del Niente, dopo che il sindaco Elena Pavan, appena ritornata a Bassano dalla cerimonia di gemellaggio con Mostar, gli ha tolto l’incarico.

L’assessore comunale allo Sport Mariano Scotton (archivio Bassanonet)

A proposito: tra le deleghe di Scotton c’è anche quella ai Gemellaggi.
Lo scorso 26 febbraio l’assessore, assieme al sindaco, era intervenuto alla conferenza stampa in municipio proprio per l’annuncio del nuovo gemellaggio con Mostar, parlandone con grande trasporto.
Ma alla trasferta del sindaco in Erzegovina dello scorso fine settimana per la firma del gemellaggio tra le città dei due Ponti col sindaco di Mostar Mario Kordić, a cui ha preso parte anche la consigliera comunale Paola Bertoncello, lui non ha partecipato.
E, guarda caso, la rimozione dall’incarico di seguire gli aspetti organizzativi dell’arrivo di tappa gli è stata appunto comunicata da Elena Pavan subito dopo il rientro del sindaco dal viaggio oltreconfine.
È il chiaro segno di una fiducia venuta a mancare, anche se Scotton non è stato rimosso dalla giunta.
E l’assessore, che è anche il coordinatore cittadino di Forza Italia, ha pagato il fio della sua scelta di aderire alla coalizione di centrolega che candida a sindaco Nicola Finco.
È stato il punto culminante di un processo di erosione tra sindaco e assessore iniziato già alla metà dello scorso febbraio, con la nomina in autonomia di Mariano Scotton a candidato sindaco di Forza Italia, poi rientrata a favore di Finco.
Maglia erosa.
Al suo posto, l’organizzazione degli aspetti locali che riguardano l’arrivo di tappa in città della Corsa Rosa sarà seguita dalla triade composta dallo stesso sindaco Elena Pavan, che curerà in particolare i rapporti con gli altri sindaci del territorio, dal vicesindaco Andrea Zonta e dall’assessore Giovannella Cabion.

Al momento Mariano Scotton preferisce non parlare della vicenda, almeno per quanto riguarda Bassanonet, come non parla il sindaco Pavan.
Una consegna del silenzio che, paradossalmente, la dice lunga sul clima di questo momento all’interno del governo cittadino in scadenza.
Ma per conto di Scotton parla il senatore Pierantonio Zanettin, coordinatore provinciale di Forza Italia, secondo il quale la decisione del sindaco di togliere all’assessore la delega a seguire il Giro è stato un vero e proprio atto di ritorsione.
“Sì, “ritorsione” è la parola giusta - dichiara il parlamentare e coordinatore -. Giudico la decisione del sindaco Pavan come un’iniziativa da asilo infantile, una piccineria degna dell’Asilo Mariuccia. Mi sembra un po’ puerile come reazione, perché è autolesionista.”
“Così si danneggia l’amministrazione, perché sicuramente Mariano Scotton è il più abile organizzatore di eventi sportivi che la città di Bassano può vantare, per la sua esperienza e per la sua competenza - aggiunge Zanettin -. Togliergli l’incarico di coordinare l’arrivo di tappa del Giro, mi sembra sia una cosa sbagliata nell’interesse del sindaco stesso, l’interesse che la manifestazione riesca nel migliore dei modi e non ci siano incidenti e problemi. Chi, meglio di Mariano, è la persona adatta per governare questo grande evento?”
“Mi sembra che questo atto sia stato il frutto forse di un nervosismo eccessivo, col rischio di danneggiare per prima proprio la sindaca in quest’ultimo scorcio di amministrazione - afferma il senatore -. E quindi io invito caldamente Elena Pavan a valutare la questione con maggiore serenità, perché forse sta vivendo un momento di nervosismo e ha messo in atto una volontaria ritorsione che secondo me non ha luogo, anche perché per lo stile istituzionale, per l’aplomb e per il fair play che Mariano ha sempre dimostrato, mi sembra proprio che sia una cosa senza senso.”

Chiedo però a Zanettin se ci siano ancora le condizioni, dopo quanto accaduto, perché Forza Italia continui a sostenere l’amministrazione e la maggioranza nei due mesi che restano fino al voto.
“Noi non cerchiamo ritorsioni - risponde il coordinatore provinciale del partito -. Nel senso che noi siamo Forza Italia in primis, il sottoscritto in secundis e Mariano Scotton come terzo elemento interessato: per garbo istituzionale, per rispetto dell’amministrazione e dei cittadini e anche per qualità dell’azione amministrativa non siamo certamente quelli che dicono “ma allora non ti votiamo il bilancio”. “Questa è una situazione che crea incertezza, nervosismo e tensione - continua -. Francamente credo che la sindaca dovrebbe essere lei per prima ad evitare queste cose. Se crede di punire il suo assessore, così facendo, in realtà, da un punto di vista politico e mediatico si è dato un risalto che fa di Mariano Scotton una vittima incolpevole e quindi, da un punto di vista anche d’immagine, non fa che favorire il suo ruolo.”
“Mariano è un amministratore eccellente, sui temi sportivi ha dimostrato di essere il numero uno non solo a Bassano ma anche in ambito provinciale e regionale, ha portato la Coppa Davis a Vicenza, eccetera - rimarca il parlamentare -. Cioè, voglio dire che è uno che ha una capacità straordinaria, assolutamente incomparabile con tutti quelli che lo circondano in tutta la Provincia.”
“Ripeto che in questa storia la più danneggiata è il sindaco Pavan - ribadisce Zanettin -. In questo quadro, noi comunque siamo sempre molto rispettosi del buon andamento dell’amministrazione, quindi sicuramente non siamo né dei sabotatori, né quelli che adesso mettono zucchero nella benzina per farti deviare la macchina. Non fa parte del nostro modo e del nostro stile di fare politica.”

E, per finire, cosa risponde il coordinatore provinciale di Forza Italia a chi dice che a Bassano il suo partito ha rotto l’unità del centrodestra?
“Noi, fin dal primo momento in cui ci siamo seduti al tavolo provinciale dei partiti di centrodestra, abbiamo detto una cosa chiara - replica il senatore -. E cioè che noi siamo disponibili ad andare con il centrodestra in tutti i Comuni sopra i 15mila abitanti e quindi ad accettare la logica della mediazione. Ci è stato risposto che non era possibile perché in alcuni Comuni, vedasi Arzignano, la Lega ha deciso che andava per conto suo. Quindi, a quel punto, noi abbiamo dato disponibilità a tutti i nostri coordinatori locali di decidere dove volevano andare, a prescindere dal fatto che il centrodestra fosse unito o meno.”
Da qui il via libera a Mariano Scotton, poi sfociato nell’accordo misto mare di coalizione con la Lega, D’Agrò e il partito di Renzi.
Eppure Pierantonio Zanettin evoca ancora la teorica chimera del centrodestra unito.
“Io ritorno a dire - conferma e conclude il coordinatore provinciale - che se anche oggi o se domani mattina i miei colleghi di centrodestra mi dicono che sono pronti ad andare in tutti i Comuni insieme, noi siamo disposti a fare un passo indietro e a ridiscutere tutto. In tutti i Comuni, però: no “di qua sì” e “di qua no”. Io dico che un centrodestra à la carte non mi interessa. Se invece vuole andare unito in tutti i Comuni, noi siamo pronti anche fra mezz’ora a ridiscutere tutto.”
Dall’Asilo Mariuccia, che forse è una nipote della signora Maria, per il momento è tutto: a voi la linea.

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