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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Stendiamo un Velo glorioso

Quando lo sport è storia: a San Giovanni una mostra fotografica sui 100 anni di attività dello stadio-velodromo cittadino, fiore all’occhiello della comunità dal grazie al lascito Rino Mercante

Pubblicato il 19-10-2022
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Lo Scotton Club è riunito in grandi forze per la conferenza stampa di presentazione dell’evento nella sala Ferracina del municipio.
C’è anche il sindaco Pavan, ma solo per la foto di gruppo che viene scattata all’inizio perché poi deve assentarsi per concomitanti impegni.
Anche perché l’anema e core dell’iniziativa è lui: l’assessore comunale allo Sport Mariano Scotton, uomo di tennis con trascorsi giovanili in atletica, due delle quattro discipline sportive (le altre due sono ovviamente il ciclismo e il calcio) che raccontano la storia del glorioso stadio-velodromo Rino Mercante di Bassano del Grappa.

I partecipanti alla conferenza stampa (foto Alessandro Tich)

Una storia che sarà adesso presentata per immagini nella mostra fotografica “Mercante, un terreno per sognare. 100 anni dal lascito Rino Mercante”, promossa dall’assessorato allo Sport, curata da Mario De Marinis, sostenuta da Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank e in programma nella chiesa di San Giovanni di piazza Libertà da sabato prossimo 22 ottobre fino al 17 novembre.
A completare la compagine dello Scotton Club intervengono i presidenti delle cinque società sportive coinvolte nell’Amarcord espositivo: Enrico Morello del Veloce Club Bassano 1892, Carlo Spigarolo del Gruppo Atletico Bassano 1948, Marco Fioravanzo della Società Tennis Bassano, Massimo Tolfo del FC Bassano e l’inossidabile Rino Piccoli, custode della memoria e nume tutelare del futuro dell’impianto, dell’Asd Velodromo Rino Mercante.
“La mostra è un recupero della bassanesità del nostro sport”, afferma l’assessore Mariano Scotton. E ne ha ben donde: al Mercante, nel corso della sua esistenza, sono passate generazioni di sportivi e di famiglie bassanesi, facendone un fulcro non solo di attività agonistica ma anche di aggregazione sociale.
In mostra saranno esposte 143 fotografie, raccolte in 30 pannelli allestiti a cerchio, che ripercorrono un secolo di vita nell’impianto sportivo cittadino per eccellenza dagli anni ‘20 del Novecento ai giorni nostri. Le foto sono già tante, ma potevano essere ancora di più.
“C’è poco materiale perché oggi le foto restano negli archivi digitali e non vengono più stampate - spiega il curatore Mario De Marinis -, ma siamo riusciti a ricostruire una storia comunque esaustiva.” “I pannelli - continua il curatore - sono suddivisi per i vari decenni di storia e le foto mettono insieme le varie attività che si svolgevano in contemporanea all’interno del velodromo.”
Le foto ritraggono così gli attimi fuggenti di gare sportive, squadre di calcio dei tempi che furono, tenniste in azione con i gonnelloni lunghi, dirigenti e personaggi di spicco eccetera ma anche i lavori in corso per la realizzazione della pista di atletica e tanto altro ancora.
In una foto davvero antologica, dell’ottobre 1948, è immortalato un gruppo di ciclisti “che riposano durante una gara al Mercante”. Tra di loro, accucciati sull’erba, ce ne sono due che avrebbero scritto la storia di questo sport.
Si chiamavano Fausto Coppi e Gino Bartali.

Ma facciamo adesso un piccolo ripasso di storia.
Nel 1922, su un terreno di sua proprietà, il facoltoso commerciante bassanese Pietro Mercante detto Rino (Bassano, 1885-1931) fece realizzare un campo sportivo in una zona non ancora urbanizzata posta alla fine del nuovo viale Venezia.
L’opera comprendeva una pista ciclistica in terra battuta, di forma ellissoidale e di 500 metri con, al suo interno, un campo da calcio e alcune piste per l’atletica leggera.
Il benefattore mise subito l’impianto a disposizione del Comune di Bassano a titolo gratuito con una prima concessione. Alla scadenza della quale la volle rinnovare una seconda volta ma non riuscì a firmarla a causa della prematura morte il 23 novembre 1931 a 46 anni di età. Nel suo lascito aveva disposto di legare il suo cospicuo patrimonio all’Ospedale Civile. L’Ospedale riconfermò al Comune l’uso gratuito della struttura con obbligo di manutenzione fino al 31 dicembre 1934. Ma l’urgente necessità di lavori di adeguamento indusse l’Ospedale a vendere l’intero complesso al Comune di Bassano, nel giugno del 1933, per 85.000 lire, a condizione che venisse intitolato a Rino Mercante.
Nel 1934 il Comune inaugurava il Campo Sportivo Comunale del Littorio “Rino Mercante” dopo aver ricostruito la pista ciclistica e sistemato le tribune.
Nel 1971 la pista del Mercante fu nuovamente rifatta, rispettando il regolamento U.C.I. (Unione Ciclistica Internazionale), per una lunghezza di 400 metri e una configurazione che rispecchiava quella della pista del Vigorelli di Milano.
Nell’agosto 1985 nel Velodromo bassanese si svolsero i Campionati Mondiali di Ciclismo su Pista: il momento in cui la storia dell’impianto sportivo sorto nel 1922 è diventata leggenda.

“Il Mercante per noi è una palestra di vita”, dichiara in conferenza stampa Enrico Morello, presidente di quel Veloce Club Bassano che, fondato nel 1892, ha frequentato la pista cittadina sin dall’anno della sua fondazione.
L’atletica leggera, che ha oggi la sede nell’impianto di atletica di Santa Croce, qui è stata di casa fino ai primi anni ‘60, quando si trasferì allo stadio Giusti del Centro Giovanile.
Il presidente del Gruppo Atletico Bassano Carlo Spigarolo e l’altro volto noto del G.A.B. Vittorio Fasolo ricordano gli inizi pionieristici della disciplina nella pista del complesso di viale Venezia, con quattro corsie che in curva si riducevano a tre e col rettilineo per le gare di velocità disteso su terra con ghiaino.
Marco Fioravanzo, che nella Società Tennis Bassano ha trascorso la sua intera carriera da tennista agonista, vestendo anche la fascia di capitano della squadra in serie A 1, fino a diventarne istruttore e oggi presidente, invita le famiglie a visitare la mostra “per scoprire questi sport che fanno la storia”.
“Dei cento anni di storia del Mercante io ne ho trascorsi almeno cinquanta”, scherza il presidente del FC Bassano Massimo Tolfo. “Da bambino stavo aggrappato alla rete a guardare le partite di calcio, poi il calcio l’ho giocato e adesso sono ancora qui come dirigente”, prosegue. “La mostra - rimarca Tolfo - è un modo per ricordare quello che è stato e persone che non ci sono più, ma guardando al futuro.”
E di futuro parla anche il Grande Piccoli. Rino Piccoli, uomo di ciclismo e di amore supremo per questo impianto sportivo, tra i maggiori artefici del Mondiale del 1985, presiede l’Asd Velodromo Rino Mercante, sodalizio fondato nel 2014 con l’obiettivo di “gestire l’impianto per restituirlo allo splendore di un tempo, valorizzando una disciplina di lunga tradizione come il ciclismo su pista”.
Piccoli sottolinea come dal Campionato del Mondo siano passati ormai 37 anni e come abbia fatto pressione su tutte le amministrazioni comunali bassanesi affinché tenessero a cura “questa eccellenza incredibile per la città di Bassano”. E plaude all’attuale amministrazione per i lavori di sistemazione della pista iridata, iniziati qualche giorno fa.
Terminata la conferenza stampa, lo Scotton Club si trasferisce nella chiesa di San Giovanni per una visita riservata e in anteprima della mostra fotografica.
L’inaugurazione ufficiale è in programma dopodomani, venerdì 21 ottobre, alle 11.30.
L’esposizione, a entrata libera, sarà aperta al pubblico il giovedì dalle 10 alle 12, il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
E Coppi e Bartali, da lassù, metteranno “like”.

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