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Alessandro TichAlessandro Tich
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“La strada del Piano Mar a spese del Comune”? Non è vero. Facciamo chiarezza su una questione che sta generando grossi equivoci

Pubblicato il 13-07-2017
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“Quella di stringere i tempi per la realizzazione della strada è una scelta politica. Questa strada serve.”
Così - interpellato al riguardo da Bassanonet - il sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto chiarisce la motivazione di fondo della decisione dell'Amministrazione comunale di siglare entro la fine di questo mese una convenzione con i proprietari dell'area PPE n. 4 (ex Piano Mar) per la costruzione della strada, attesa da anni, di collegamento tra la zona della stazione Fs-largo Parolini e via Ca' Baroncello-Mercato Ortofrutticolo.
Ovvero la famosa e strategica arteria sulla direttrice viaria nord-sud, inserita nel 2014 dall'Amministrazione Cimatti nel Piano Particolareggiato “Area Parolini”, che assieme al futuro doppio senso della parallela via Parolini dovrebbe sgravare una volta per tutte l'imbuto di traffico di discesa Brocchi.

Il punto di inizio da largo Parolini della futura strada del PPE Parolini, col supporto del cartello di cantiere, attualmente rimosso (foto Alessandro Tich)

Ce ne siamo già occupati nel precedente articolo “In fondo al Mar”, ma ritorniamo sull'argomento anche oggi.
Non è infatti vero - come affermato da qualche organo di informazione locale e come subito ribattuto sui social bassanesi - che “il Piano Mar è al via, ma a spese del Comune”.
E non è quindi vero, come ha scritto qualche utente su Facebook, che la strada del Piano Mar “doveva essere a spese di chi costruiva, ma alla fine scopriamo ora che la strada la pagherà il Comune”. Perché la questione della bretella da costruire è più articolata di quanto sembri, la realizzazione della strada è e resta a carico dei privati e alla fine, per le casse comunali, sarà a costo zero.
Chi vi scrive non è mai stato tenero nei confronti dell'Amministrazione Poletto, ma ciò non significa che le questioni che la riguardano non debbano essere trattate con l'opportuna obiettività. All'origine di quello che chiameremo un “equivoco” sull'intervento dell'ente pubblico nel progetto della strada vi è il fatto che il Comune, come annunciato dallo stesso sindaco, a seguito della convenzione coi privati procederà con l'esproprio e l'acquisizione dei terreni lungo i quali l'arteria sarà costruita e degli edifici che dovranno essere abbattuti allo scopo.
Per tale operazione preliminare è stato previsto dal bilancio comunale l'esborso di 1 milione e 300mila euro. Una volta reso “pubblico” il sedime interessato dal progetto, i privati - come previsto dal PPE Parolini - provvederanno a costruire la strada a spese proprie. Costo di costruzione: 1 milione e 600mila euro, coperti da fideiussione.
Ciò significa che se i privati (le società Numeria Sgr Spa e Iniziative Parolini Srl, che a sua volta detiene il 50% della proprietà di Numeria) non dovessero per qualsiasi motivo mettere mano al portafoglio per coprire i costi di costruzione, il Comune potrà rivalersi della somma tramite la garanzia fideiussoria.
Ma non è tutto: il milione e 300mila euro anticipato dall'Amministrazione comunale per “preparare il terreno” alla strada da costruire sarà successivamente recuperato dagli oneri di urbanizzazione e monetizzazioni correlate alla costruzione degli edifici previsti nell'area urbanistica, come da diritti acquisiti dei proprietari.
L'operazione-recupero avverrà comunque negli anni prossimi e con la prossima o prossime Amministrazioni, dipendendo dai tempi di partenza, che non hanno scadenze, della nuova edificazione nell'area. Ma alla fine, appunto, le uscite comunali saranno pareggiate dalle entrate e il Comune si troverà ad avere a costo zero la nuova strada e anche un parco pubblico nell'attuale area ex Italgas.
Questo è dunque il piano dell'Amministrazione che, per “scelta politica”, firmerà la convenzione coi privati, primo atto vincolante di quella che fino ad oggi era rimasta un'eterna questione in sospeso. Presto, dunque, il cartello di inizio lavori della strada dell'ex Piano Mar - che ha già campeggiato per lungo tempo all'ingresso di largo Parolini dell'area del PPE, per poi essere rimosso - sarà ricollocato al suo posto.
Diamo credito, questa volta, alle intenzioni del governo cittadino. Dopo aver scritto tante volte dei ritardi e delle rinviate decisioni che spesso hanno caratterizzato per alcuni grandi temi l'attuale mandato amministrativo comunale, sarebbe ingiusto accanirsi a priori e a prescindere su una vicenda per la quale l'Amministrazione ha finalmente deciso di premere sull'acceleratore.

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