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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La Magna Carta
Con atto costitutivo vergato a penna su una tovaglietta di carta è nata a Bassano l’associazione culturale Dif.fusione 88. Il sodalizio si pone “l’unico obiettivo di promuovere le varie forme espressive contemporanee”. E i fondatori sono...
Pubblicato il 13-07-2022
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Oggi, egregi lettori, vi parlo della Magna Carta.
Tranquilli: non sarà una saccente lezione di storia, non voglio fare il Pietrosante di turno.
Non mi riferisco infatti alla carta reale dei diritti accettata il 15 giugno 1215 dal re Giovanni d’Inghilterra (fonte: Santa Wikipedia). Nel nostro caso si tratta di una Magna Carta intesa in una nuova e più modesta accezione: una carta vergata a penna in un locale dove se beve e se magna.
Le firme dei cinque fondatori dell’associazione apposte sulla ‘tovaglietta costitutiva’
Anche perché la carta in questione serve proprio per mangiare, trattandosi di una tovaglietta di quelle che si posizionano sui tavoli dei pubblici esercizi per appoggiarvi sopra piatti e bicchieri.
È con le scritte immortalate su questa preziosa pergamena egizia, dal valore quasi comparabile alla Stele di Rosetta, che ieri sera è stata costituita una nuova associazione culturale a Bassano del Grappa, che ha scelto come significativo luogo di nascita la caffetteria/stuzzicheria Bossa Buffona in via Gamba in città.
Il neo sodalizio si chiama Dif.fusione 88 e il suo “unico obiettivo”, come si legge sulla tovaglietta gialla adibita ad atto simil notarile, è quello “di promuovere le varie forme espressive contemporanee”. I cinque promotori dell’iniziativa, i cui nomi saranno resi noti nelle righe seguenti, si sono incontrati in tal piacevole ambito conviviale per definire il loro progetto che alla fine è stato ufficializzato nero su bianco (anzi, per l’esattezza: blu su giallo) e immediatamente dato in pasto - per restare in tema mangereccio - ai social, con tanto di foto del tovagliolo costitutivo, per cui reso pubblico in tempo reale.
Dalla Magna Carta si evince non solo che l’associazione culturale è stata costituita, ma anche che i ruoli associativi sono già definiti.
Il presidente di Dif.fusione 88 è infatti Matteo Bizzotto Montieni, il giovane uomo ovunque dell’attualità bassanese, in cui compare nelle vesti più diverse, che ha deciso di vestire un’ulteriore giacca e di mettersi in Azione anche nel rutilante campo dell’arte contemporanea.
Il vicepresidente risponde invece al nome di Romano Zanon, Carlo per gli amici, laureato in filosofia, il Nietzsche del Brenta con frequentazioni negli ambienti dell’arte cittadini già dai tempi giovanili, che di lavoro fa il commerciante e che per hobby svolge il ruolo di vicepresidente dei Commercianti Ascom di Bassano.
Come ogni associazione che si rispetti c’è anche il tesoriere: si tratta di Ruggero Bizzotto, assicuratore di professione e già amministratore comunale, padre del presidente Matteo Bizzotto Montieni, per la consacrazione di una gestione associativa formato famiglia.
Il quintetto dei Padri Costituenti si chiude con i due “probiviri artistici”, che sono poi le due figure chiave della progettualità in divenire: Pietro Gasparotto e Claudio Brunello.
Entrambi promotori e curatori di mostre d’arte contemporanea, il secondo anche affermato artista per conto proprio.
Bizzotto 1, Bizzotto 2, Zanon, Gasparotto e Brunello. Potrei definirli i Big Five, ma è un termine usato per i trofei di caccia grossa e quindi non è il caso.
Ora che la Sacra Tovaglietta ovvero Stele di Bassano è stata svelata, ci sono comunque alcune spiegazioni da fare.
Innanzitutto il nome: Dif.fusione 88. I lettori più attenti e soprattutto i seguaci degli eventi culturali a Bassano si ricorderanno che questo era il titolo della mostra collettiva allestita nell’autunno 2019 nell’ampio locale dell’ex Cinema Olimpia in via Marinali, rinominato per l’occasione Spazio Olimpia, e curata proprio dai Castore e Polluce della Contemporary Art Gasparotto e Brunello.
In quella mostra vennero esposte le opere, coi rispettivi linguaggi e le rispettive provocazioni, di 12 importanti artisti contemporanei del nostro territorio che, come scrissi in quel frangente, ritornavano finalmente a svolgere il ruolo di profeti in patria.
Dif.fusione 88 non era un titolo inventato a caso: riprendeva infatti lo stesso nome della storica mostra collettiva voluta e realizzata nel 1988 - ai tempi d’oro dei fermenti artistici cittadini - dal Circolo Artistico Bassanese e dall'Associazione Arti Visive, con la regia del compianto pittore Vito Pavan.
Ora quel titolo, già ripreso dall’esposizione del 2019, si perpetua nel sodalizio costituitosi alla Bossa Buffona: l’origine del nome non è quindi un mistero buffo.
Poi vanno anche spiegati alcuni “incroci” che hanno favorito la gestazione del progetto.
Di Gasparotto & Brunello, o se preferite Brunello & Gasparotto, ho già scritto: è una coppia di curatori affiatata e consolidata, promulgatrice del principio secondo il quale per la diffusione culturale dell’arte contemporanea two is megl’ che uan.
Ha portato la loro firma anche l’allestimento della mostra “A & A”, con le opere del pittore vicentino Saul Costa e dell’artista fotografo bassanese Fabio Zonta, inaugurata nell’ottobre dell’anno scorso sui tre piani della sede dell’agenzia di assicurazione Allianz-Assicura s.a.s. e della correlata Allianz Bank in via Bellavitis in città.
Ed è qui che si spiega l’aggancio, o se preferite l’Allianz, con la famiglia assicuratrice di Ruggero Bizzotto padre e Matteo Bizzotto Montieni figlio.
Infine Romano Zanon: estrapolatosi per un tardo pomeriggio dalla vendita dei suoi articoli casalinghi di alta gamma, è stato il conduttore-intervistatore del recente incontro con Claudio Brunello dedicato all’arte contemporanea e ispirato dal libro dell’artista “Pagina piegata”, tenutosi a margine della mostra “Human” che al negozio La 5essenza di via Matteotti ha esposto le opere dello stesso Brunello. Un dialogo che è stato ripreso e diffuso in diretta streaming per la sua rubrica video social Libertà è Parola dall’onnipresente Matteo Bizzotto Montieni: gira e rigira, i nomi sono sempre gli stessi.
Ma ritorniamo, per concludere, alla neo associazione culturale.
Il progetto è frutto di una breve serie di incontri dapprima spontanei e poi calendarizzati al mercoledì alle sette di sera - non questo mese però, causa i Mercoledì Sotto le Stelle - tra i ricercati accessori da cucina e le pignatte firmate del negozio Focus di Romano Zanon.
Quattro chiacchiere tra amici accanto a un calice di birra ordinato al vicino bar Sorio, presto trasformatesi in un mini convivio artistico-culturale con un gruppo di partecipanti, tra cui i Cinque dell’Ave Maria, in regolare progressione. La pazza idea di costituire l’associazione è nata in questa sede e dopo alcuni nomi tirati fuori qua e là ha prevalso l’intitolazione Dif.fusione 88.
Sembra che il neonato sodalizio abbia in mente di fare le cose sul serio, col dichiarato scopo di rilanciare il verbo dell’arte contemporanea a Bassano.
Secondo notizie apprese da fonti vicine ai Padri Costituenti, ci sarebbero già stati persino dei primi agganci con l’amministrazione Pavan per sondare la fattibilità di una sinergia con l’ente comunale. La filosofia dell’associazione sarebbe infatti quella di far uscire le forme espressive contemporanee dagli spazi espositivi privati per trasformarle in pure e pubbliche occasioni di cultura, attraverso la gestione diretta di uno spazio comunale adibito allo scopo e una programmazione di mostre e di eventi all’altezza della situazione.
Riusciranno i nostri eroi a trovare il foro giusto della Bossa Buffona e a riversare nei giusti canali i loro ambiziosi intendimenti?
Staremo a vedere: non mettiamo però limiti alla fantasia se è vero che, come dimostra l’atto costitutivo di Dif.fusione 88, sulla carta tutto è possibile.
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