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“Nostalgici del Pdl, rassegnatevi”
L'assessore regionale Elena Donazzan interviene sul “nuovo corso” del Popolo della Libertà guidato dal neo-segretario Alfano. “Soffia un vento nuovo. Basta coi vecchi schemi e con le vecchie liturgie”
Pubblicato il 13-07-2011
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“Soffia un vento nuovo”. Elena Donazzan, lady di ferro del Pdl bassanese e assessore regionale, affida a un comunicato trasmesso alle redazioni il suo pensiero sulla nuova fase di evoluzione del Popolo delle Libertà, sancita dalla festa del Pdl nel comune ferrarese di Mirabello che ha coinciso con la prima uscita pubblica del neo-segretario Angelino Alfano.
Secondo la Donazzan il nuovo corso del Pdl getta alle ortiche “i vecchi schemi e le vecchie liturgie” basati sulla contrapposizione, all'interno del Pdl stesso, “degli ex di Forza Italia contro gli ex di An”. Una “costituente del nuovo centrodestra” sulla quale, per l'esponente politico povese, “i nostalgici” del movimento devono rassegnarsi.
Pubblichiamo integralmente, di seguito, l'intervento dell'assessore regionale:
Elena Donazzan: "E' iniziata la costituente del nuovo centrodestra"
Riflessioni sul Pdl
Un fine settimana che ha rigenerato e motivato anche i meno ottimisti: questa è la mia idea di quel che è avvenuto a Mirabello. E la prima “uscita” ufficiale di Angelino Alfano, ha in un certo modo “consacrato” il nuovo segretario del Pdl, che è stato accolto con un grandissimo affetto e con una standing ovation degna di un personaggio che ha le carte in regola per “capitanare” il partito in nuove ed ambiziose avventure. E con lui, rigenerati e molto motivati, hanno parlato ma soprattutto ascoltato i tanti militanti - la base del Pdl-, Ignazio La Russa, Gaetano Quagliariello, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri , Maria Stella Gelmini, Denis Verdini, ed altri ancora … In vesti nuove e pronti ad inaugurare quella che certamente sarà una nuova era.
Lo hanno dimostrato anche i tantissimi interventi, i partecipanti e le numerose le proposte.
Eppur si muove avrebbe detto Galileo Galilei. Le quote sono ormai un retaggio del passato, ex An con ex Forza Italia da una parte uniti su alcune proposte ed ex An ed ex Forza Italia dall’altra parte uniti su altre proposte.
E a chi si domanda se stia nascendo un partito, ma soprattutto a quelli che continuano a riproporre lo schema che vorrebbe gli ex di Forza Italia contro gli ex di An, rispondiamo che non è assolutamente così, e che la rivoluzione è come il vento.
Soffia un vento nuovo, e i vecchi schemi e le vecchie liturgie non sono bollate negativamente solo dal corpo elettorale ma anche da buona parte della classe dirigente.
A chi si chiede se abbiamo voglia di novità rispondiamo che sì, abbiamo voglia di costruire un nuovo progetto politico per l’Italia. Alfano ha garantito che sulla Finanziaria si aprirà un grande dibattito, che il partito sceglierà la classe dirigente, con una linea politica dettata dal basso e sulle quote, da donna e da militante, ripeto che non vogliamo le “preferite” ma le preferenze, unico elemento di consenso e rappresentatività.
In sintesi potremmo dire: partecipazione, democrazia e proposte, e nella quattro giorni si è appunto parlato di Politica con la P maiuscola, codice etico, finanziaria e democrazia.
In linea con quanto detto al Consiglio nazionale del primo luglio dal nuovo Segretario politico, si è aperta una grande e profonda discussione sulla necessità di avere una classe dirigente meno affarista, meno appariscente, più sobria e con l’obiettivo di fare politica in nome e per conto dell’esigenza dei cittadini.
Si è discusso di una Finanziaria che non può essere questa, a metà tra una visione onirica dell’economia del quinto millennio e la rendicontazione di uno sportello bancario.
Il Centrodestra chiede liquidità e sostegno al lavoro, imprese, sviluppo ed infrastrutture e non artificiose iniziative più favorevoli alla tecno-finanza che all’economia reale.
Da Mirabello è arrivato un bel “biglietto di andata senza ritorno” alle agenzie di rating che oltre a speculare altro non fanno.
Merito, solidarietà e democrazia: è iniziata la costituente del nuovo centrodestra, nostalgici di questo Pdl rassegnatevi.
Elena Donazzan
Assessore Regione Veneto
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