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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
CulturaIdentità Security
Selfie-protesta di Alessandro Galvanetti e Gianluca Pietrosante davanti al Museo Civico di Bassano: “Il contagio della cultura non uccide, riaprite i musei”
Pubblicato il 22-12-2020
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Il selfie che Alessandro Galvanetti e Gianluca Pietrosante hanno inviato in redazione, che li ritrae davanti all'entrata del Museo Civico di Bassano (Pietrosante in primo piano che scatta la foto e Galvanetti dietro di lui che regge un cartello), è a suo modo strepitoso.
Con quelle arcigne espressioni dei volti che emergono al di sopra delle loro mascherine, sembrano quasi due addetti alla security intenti a controllare gli ingressi nello scrigno d'arte e di cultura della nostra città. Ma niente paura: Pietrosante e Galvanetti sono notariamente due bravi tosi, particolarmente sensibili alla valorizzazione delle tematiche culturali. E poi in questo periodo non ci sono ingressi da controllare: semplicemente perché, per Dpcm, i musei di tutta Italia sono chiusi. Ed è proprio questo il motivo che oggi ha portato i due rappresentanti della destra bassanese a compiere un “blitz” all'entrata (sprangata) del Museo.
Pietrosante, consigliere comunale di fresca nomina a Bassano e Galvanetti, presidente dell'associazione culturale Destra Brenta, sono entrati in azione nella veste di esponenti di CulturaIdentità, associazione fondata nel 2018 dall’attore ed editore Edoardo Sylos Labini, il cui scopo risiede “nella tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, culturale e artistico e dell’identità italiana”. In questi giorni centinaia di iscritti a CulturaIdentità si sono recati davanti a decine di musei italiani chiusi per le misure restrittive imposte dal governo per fronteggiare il Covid-19, per scattarsi un selfie con il motto che sta animando la protesta: “Il contagio della cultura non uccide. #riapriteimusei”.
Gianluca Pietrosante e Alessandro Galvanetti
“La cultura non è una scomoda eccezione ma un atto vitale per la società che edifica la maturità civile - afferma un comunicato di CulturaIdentità Vicenza -. Una battaglia, quella di CulturaIdentità, che prosegue idealmente quella solitaria e tenace dell’on.Vittorio Sgarbi alla Camera dei deputati contro la mortificazione dei musei e l’umiliazione della Cultura imposti dall’attuale esecutivo.”
L'associazione ha quindi deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione che vada a sostegno di queste istituzioni e riporti all’attenzione del ministro della Cultura, Dario Franceschini, del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e soprattutto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i temi peraltro già contenuti in un appello promosso un mese fa dal direttore del Museo del Novecento di Firenze, Sergio Risaliti, e firmato da 100 operatori del settore tra direttori di musei, critici e storici dell’arte, curatori, artisti, collezionisti, galleristi.
“Un appello andato a vuoto - prosegue il comunicato -. In questi mesi invece purtroppo abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso. La chiusura imposta non solo mette a repentaglio il sistema musei e più in generale il sistema della cultura italiana, ma ferisce il nostro stesso senso di appartenenza, il nostro senso di comunità.”
“I musei innanzitutto assolvono alla funzione di conservare e tramandare le memorie migliori della nostra civiltà, sono un giacimento di senso e di identità, soprattutto di identità per quelle singolari patrie, borghi, paesi e città che formano l’Italia”, scrive nel suo editoriale il critico d'arte Angelo Crespi, vicepresidente di CulturaIdentità, che aggiunge: “Hanno inoltre un’importante funzione sociale, contribuendo alla salute psicologica e spirituale degli individui, allo sviluppo delle qualità cognitive e della sensibilità umana.”
Nella nostra provincia l'azione di sensibilizzazione è stata appunto effettuata presso il Museo Civico di Bassano del Grappa. Galvanetti, che di CulturaIdentità è il responsabile per il Vicentino e Pietrosante, che ha dato la sua adesione all'iniziativa, hanno preso cartello e smartphone e si sono immortalati per lanciare urbi et orbi il messaggio.
“Anche se la cosa è passata in sordina, il ministro Franceschini in questa pandemia ha permesso l’apertura delle librerie in quanto il libro è stato fortunatamente considerato bene di prima necessità - dichiara Gianluca Pietrosante -. Chiediamo altresì l’apertura anche dei Musei, sempre ben rispettosi delle misure sanitarie.” “Ciò non andrebbe soltanto ad arricchire culturalmente e a rilassare i cittadini in questo periodo a dir poco stressante e confusionario per colpa del governo - aggiunge il consigliere comunale -, ma farebbe girare l’ economia già gravemente in discussione, perché l’attrazione culturale andrebbe a beneficio di tutte le attività economiche della città, e anche Bassano risente di questa perdita.”
“La nostra iniziativa - sottolinea Alessandro Galvanetti - si pone in netta contrapposizione ai fatti beceri che hanno interessato il Sacrario di Cima Grappa proprio in questi giorni: è proprio la riscoperta della nostra storia, della nostra cultura, della nostra identità che ci può ridare il senso di appartenenza ad una comunità e quindi sviluppare valori come senso civico e solidarietà.” Il riferimento del responsabile dell'associazione per il Vicentino è alle scorribande di alcuni giovincelli che hanno ben pensato di trasformare la Via Eroica del Sacrario Militare in pista per le loro evoluzioni con lo snowboard. Ma sui valori della cultura e dell'identità vigila da adesso la CulturaIdentità Security: non aprite le porte all'ignoranza, ma riaprite i musei.
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