Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Sconcerto di Natale

La storia della risposta che la Filarmonica Bassanese sta attendendo dall’amministrazione comunale da più di 500 giorni

Pubblicato il 13-12-2020
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Ci sono le lettere che per Natale vengono spedite a Babbo Natale e altre lettere che per Natale vengono spedite al sindaco Elena Pavan. Della seconda categoria fa parte una comunicazione trasmessa in data 6 dicembre alla first lady di via Matteotti, e per conoscenza ai membri della giunta e del consiglio comunale, dal presidente della Filarmonica Bassanese Domenico Baggio. Oggetto: “Nuova sede Filarmonica Bassanese”. Il presidente della storica formazione musicale cittadina prende spunto dalla delibera di giunta che dà il via libera al conferimento di un incarico di “supporto strategico” per un progetto di “rigenerazione urbana e riuso del patrimonio immobiliare” che riguarda anche la Scuola Mazzini. Baggio riferisce di aver anche “assistito al dibattito pubblico interno alla maggioranza che guida l’amministrazione comunale”, dove qualcuno - ricordo io - ha lanciato l’idea che la Scuola Mazzini possa rispondere alla “annosa necessità di dare una sede adeguata alla Filarmonica di Bassano, complesso bandistico comunale che da troppi anni esercita in un luogo inadatto, pur tuttavia rendendosi sempre disponibile a rappresentare la città nei suoi appuntamenti istituzionali”.
Ma questa è un’opinione personale di un esponente della maggioranza: nella delibera di giunta non si fa alcun accenno a possibili ”riusi” allo scopo di trovare una sede per l’orchestra e scuola di musica cittadina. “Dai contenuti della delibera, e da quanto dibattuto nei media locali - scrive Baggio -, sono ancora una volta preoccupato per la mancanza di un atto ufficiale che riporti quale sia la volontà dell’amministrazione e con quali azioni intenda dare seguito al progetto di una nuova sede per la Filarmonica Bassanese.”
Stiamo ovviamente parlando del noto progetto della “Casa della Musica” che era stato approvato e finanziato dall’amministrazione Poletto, per essere poi “cassato” dall’amministrazione Pavan.

La Filarmonica Bassanese al Concerto di San Bassiano 2020. Fonte immagine: Facebook / Filarmonica Bassanese


“Una sede per l’orchestra della città - ricorda nella lettera il portavoce della Filarmonica - aveva un progetto di fattibilità, promosso dalla stessa associazione e fatto proprio dall’amministrazione precedente. Un progetto che identificava lo stabile dell’ex ospedale, per il quale era stata definita una voce di bilancio e bastava dare il via al progetto esecutivo e ai lavori di ristrutturazione e adattamento dello stabile per il nuovo utilizzo.”
“Dal consiglio comunale del 25 luglio 2019 che ha deliberato la cancellazione del progetto “Casa della Musica” e relativi fondi assegnati sono passati 500 giorni - sottolinea la lettera -. 500 giorni nei quali si è dibattuto anche pubblicamente ma senza arrivare ad una seria proposta alternativa. Una proposta alternativa promessa dai membri della giunta comunale nel consiglio comunale del 25 luglio 2019 e formalizzabile nel bilancio 2020, ma non ancora mantenuta.” “Ritengo che la pandemia abbia rallentato e complicato il processo delle attività lavorative per tutti e quindi anche per l’amministrazione comunale - continua il presidente -, ma 500 giorni sono tanti, forse troppi.”
Domenico Baggio, a nome di tutta l’associazione da lui presieduta, chiede pertanto al sindaco “che si proceda con un atto formale, scritto, un impegno che preveda l’avvio di un nuovo progetto, concordato assieme all’associazione e realizzabile in tempi giusti o in alternativa, se ciò non è possibile, si riesumi il progetto della “Casa della Musica”, bloccato con la delibera del consiglio comunale del 25 luglio 2019”. Il presidente ricorda che “in quest’anno particolare, a causa della pandemia, la sede sino ad ora utilizzata si è resa totalmente inagibile, sia per la scuola di musica che per l’orchestra” e che “l’associazione ha trasferito le proprie attività presso il Centro Giovanile dove, pagando un affitto e con tutte le precauzioni del caso, ha potuto riavviare l’attività della scuola in presenza”.
Tuttavia “non è stato invece possibile riavviare l’attività dell’orchestra a fiati, per la quale, al di là del temporaneo fermo legato ai protocolli pandemia, non si è ancora individuato un locale dedicato, idoneo ad ospitare 50 persone”.
“L’Orchestra della Filarmonica Bassanese - conclude la lettera indirizzata al sindaco -rappresenta la città di Bassano e l’amministrazione comunale, nelle cerimonie istituzionali e non, ha una scuola di musica con 150 allievi e una longevità che va oltre i 200 anni. Un vero e proprio patrimonio per la città di Bassano per aspetti sociali, educativi, comunicativi. Un patrimonio per cui ritengo valga la pena di investire se si crede nel futuro della città.”

In merito alla lettera sopra riportata, si registra la risposta a mezzo stampa del sindaco Pavan, riportata da un articolo del Giornale di Vicenza. Riguardo allo sconcerto di Natale espresso dai vertici dell’associazione musicale bassanese, la Pavan, come riferisce il quotidiano, replica e promette che “il futuro della Filarmonica sarà in centro storico, con ogni probabilità nei locali rinnovati della Scuola Mazzini”.
La qual cosa conferma ulteriormente il fatto che la fine della ultracentenaria funzione scolastica dello storico edificio di piazzale Trento sarebbe ormai segnata.
Il sindaco afferma però che “la macchina amministrativa ha i suoi tempi”, facendo intendere che questa neverending story finirà chissà quando. Ancora la Pavan ricorda che l’amministrazione ha appena assegnato a un pool di urbanisti (la Mesa Srl, NdR) “uno studio sul settore di centro storico che ruota attorno a piazzale Trento” e che “in questo studio ci sarà posto anche per la Filarmonica, con la quale il dialogo è aperto e costante almeno dalla scorsa estate”.
Dichiarandosi pertanto “sorpresa” dalla lettera del presidente Baggio, la sindaca mette però i suoi puntini sulle “i” affermando nell’articolo del GdV che bisogna fare una distinzione “tra l’associazione musicale antica di due secoli e la scuola di musica che dall’associazione è nata”. “Nel primo caso - è la sua dichiarazione riportata sempre dal quotidiano locale -, noi amministratori abbiamo il dovere di prendere in considerazione la storia e il supporto che la Filarmonica garantisce negli appuntamenti ufficiali; nel secondo caso va tenuto conto che in città ci sono anche altre scuole di musica, meritevoli di attenzione.”

Su questa “questione aperta”, se non persino spalancata, interviene il Partito Democratico di Bassano del Grappa con un comunicato stampa trasmesso alle redazioni in data di ieri e intitolato “La Filarmonica di Bassano abbandonata dall'amministrazione Pavan”.
“Facciamo presente - dichiara nella nota la capogruppo PD in consiglio comunale Paola Bertoncello - che, oltre alla Filarmonica, che non troverà posto nella Casa della Musica, è rimasta senza fissa dimora anche l’Associazione musicale J. Vittorelli con l’Orchestra Giovanile Città di Bassano, sfrattate entrambe di punto in bianco dalla sede in cui erano nate, la scuola Vittorelli, per far posto agli alunni della Mazzini. Anche di questo si dovrà tenere conto.” Sempre la Bertoncello nota che nella risposta del sindaco Pavan “c’è un grave errore di valutazione da parte del primo cittadino e cioè quello di separare il discorso Orchestra da quello di Scuola di musica”. “Sono due cose inscindibili che devono andare di pari passo - commenta la capogruppo di opposizione -. Gli orchestrali, per diventare tali, hanno bisogno di andare a scuola e quale miglior modo di imparare che rimanendo a stretto contatto con un'orchestra con i cui professori possono confrontarsi, e nella quale potranno essere gradualmente inseriti a seconda delle loro capacità?”.
“Bene fa la nostra sindaco a dichiarare che bisogna tener conto del lustro che la Filarmonica dà alla città in eventi ufficiali nei quali è chiamata ad esibirsi ma che ci sono anche altre scuole in città - conclude la Bertoncello -. Queste parole devono però essere manifestazione di un fermo impegno per dare posto alle buone scuole che abbiamo nel territorio mentre, detto così, suona come un minaccioso avvertimento che la Filarmonica, con questa amministrazione leghista, non avrà un luogo dove svolgere le sue attività.”
Taglia corto il segretario Dem di Bassano Luigi Tasca: “Piuttosto che ammettere che c'era un progetto già pronto, condiviso con la Filarmonica di Bassano, e finanziato, la sindaco Pavan dice che è colpa della burocrazia.”

La musica è finita, gli amici se ne vanno, e grazie per la cortese attenzione.

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