Ultimora
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
31 Dec 2025 12:13
In Veneto 'assistenti di quartiere' per anziani fragili
31 Dec 2025 12:03
Napoli-Verona, niente biglietti ai residenti nella provincia scaligera
31 Dec 2025 11:45
San Silvestro al gelo in Veneto, minime fino a -21,3 gradi
31 Dec 2025 08:46
Chico Forti ottiene il permesso per lavorare fuori dal carcere
30 Dec 2025 16:41
Autostrade Alto Adriatico, nessun aumento di pedaggio nel 2026
30 Dec 2025 16:13
Da gennaio a novembre 2026 torna la rassegna Musei in Musica
31 Dec 2025 12:33
Ucraina, Mosca mostra in video drone che avrebbe attaccato residenza Putin. L'Ue: 'Accuse infondate'
31 Dec 2025 12:37
Ragazza morta a Milano, l'autopsia fissata il 2 gennaio
31 Dec 2025 12:35
Sestriere, fiaccolata tricolore sulle piste della ViaLattea
31 Dec 2025 12:09
Aggredito dal suo pitbull, la moglie lo salva uccidendo il cane
L'odore di stallatico, propagato dal leggero vento, arriva fino alla leggendaria (si fa per dire) rotatoria a fagiolo all'incrocio tra viale De Gasperi e via del Cristo.
Qualche centinaio di metri più avanti, il profumo della natura bovina lascia il posto all'olezzo, ugualmente caratteristico, dei panini onti distribuiti a profusione tra una bancarella e l'altra. Ai due ingressi dell'area della manifestazione, le auto della Polizia Locale e della Polizia di Stato poste di traverso sull'intera carreggiata di viale De Gasperi bloccano l'accesso agli altri mezzi a motore, secondo le nuove procedure di prevenzione anti-terrorismo.
Ebbene sì: non ce l'ho fatta a resistere. Anche quest'anno, trovandomi oggi a Bassano, non posso fare a meno di fare una capatina dalle mie mucchine esposte al pubblico per la Fiera Franca d'Autunno, la storica mostra-mercato del bestiame che rappresenta la tradizionale anteprima della grande invasione degli ambulanti di tutta Italia, in centro storico, nel primo weekend di ottobre. Come sempre, è una rara occasione per osservare da vicino un mondo in via di estinzione: quello del mercato delle vacche (ma anche dei buoi e dei cavalli), retaggio della civiltà contadina che fu.
Foto Alessandro Tich
Gli Urban Cowboys ci sono ancora: allevatori che arrivano in città per mettere in esposizione i loro capi di bestiame più belli nella speranza di concludere qualche affare.
Ci sono anche i mediatori, sempre più avanti con l'età, chiamati a favorire le compravendite degli animali a strette di mano e tocchi di bastone. Mestieri antichi, sempre meno presenti nel computo della domanda e dell'offerta della società 2.0.
Non mancano i “personaggi”: figure bizzarre e macchiette di tutti i tipi che aggiungono colore alla varia umanità che si incontra nell'occasione.
Quelli che invece a quanto pare non ci sono, o ci sono in misura fin troppo limitata, sono i compratori. Ovvero i primi destinatari del mercato compreso all'interno del ranch allestito sull'asfalto. Pochi affari e pochi schei: è sempre la solita storia, che si ripete negli ultimi anni ad ogni edizione della Fiera come un monotono mantra della crisi zootecnica.
Gli affari vanno meglio per le bancarelle commerciali che si rivolgono al pubblico generico vendendo cibo da strada, oggetti e ninnoli di ogni tipo. Ma per il resto, sono sempre e ancora vacche magre.
Alle 11.40, mentre sul palco delle autorità è in corso la cerimonia di premiazione del tradizionale concorso del “Bue Grasso”, c'è già chi carica indietro sul camion i bovini esposti (vedi foto) per ritornare a casa. C'è molta gente come al solito, ma non c'è la grande folla di curiosi, di scolaresche e soprattutto di addetti ai lavori che negli anni passati rendeva difficoltoso il solo camminare tra i capi in esposizione.
Colpiscono, soprattutto, i posteggi per il bestiame rimasti vuoti: centinaia di metri di funi collocate sulla aiuola spartitraffico in mezzo al viale senza che vi sia legato neanche un vitellino. Non si tratta di una novità, confrontando le edizioni più recenti, ma è sempre un triste vedere. Così triste che dopo qualche minuto decido di girare i tacchi ed andarmene via. Portandomi dietro la sensazione di una Fiera che vanta una tradizione plurisecolare ma che non riesce più a stare al passo coi tempi.
È il destino delle cose, seppure autentiche, che da antiche diventano anacronistiche: quello di cadere dalle stelle alle stalle.
Il 31 dicembre
- 31-12-2024Acca Ventiquattro
- 31-12-2023Ritratto di un anno in armi
- 31-12-2022Fake News
- 31-12-2021Il bambino e l’imperatore
- 31-12-2021Freak of Multa
- 31-12-2019La chiusura dell'anno
- 31-12-2019Ultima edizione
- 31-12-2015Bassano, Capodanno in piazza
- 31-12-2015Dramma in sala parto
- 31-12-2012Facciamo 13!
- 31-12-2012Primarie SEL: emerge Raffaella Borin
- 31-12-2012Lo scarso appeal delle “Primariette”
- 31-12-2012Felice Anno Nuovo, Elisa
- 31-12-2011Felice Anno Nuovo da Bassanonet
- 31-12-2009Il vaccino antirabbia arriva dal cielo
- 31-12-2009Happy Bassanonet!
- 31-12-2009“Intagliatori di legno” sul Ponte Vecchio
- 31-12-2009E Berlusconi avrà un nipote “bassanese”
Più visti
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
Visto 5.643 volte



