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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, trasmesso in redazione da Nicola Giangregorio del Comitato C.R.E.D.I.C.I.:
COMUNICATO
Recoaro Terme: Libri contabili in tribunale, tra contributi sprecati ed aziende creditrici
E mentre a Roma, con voto favorevole Lega, sbloccano i soldi per pagare i fornitori che vantano crediti con la pubblica amministrazione, in Veneto, con l'assenso della Giunta Regionale leghista, Luigino Tremonti amministratore unico della società pubblica Terme di Recoaro, porta in tribunale i libri contabili, ormai incapace di far fronte ai 2 milioni di euro di debito contratti, dei quali, metà con le banche ed il resto con i fornitori.
Fornitori che dovranno rinunciare ad una parte dei loro crediti, dato che la società recoarese, scegliendo di perseguire il concordato preventivo in continuità aziendale, per poi confluire nell'immobiliare della Regione SVEC Canalgrande, cercherà di limitare i danni facendo leva sulle impellenti necessità economiche delle aziende creditrici.
Insomma dopo che per la Recoaro Terme sono stati elargiti contributi straordinari per 1 milione di euro nel 2010, 300.000,00 euro nel 2011 e 200.000,00 euro per l'anno 2012, ed in vista dell'importante esborso che la Regione Veneto dovrà sostenere per soddisfare i creditori, pena dichiarazione di fallimento della società, chi ad oggi faceva conto su quei soldi, avendoli anticipati, rischia di non averli con gravi ripercussioni per le aziende e per i lavoratori.
E non si può dire che tutto questo non potesse essere previsto, dato che la situazione debitoria,della società pubblica Terme di Recoaro, affonda le proprie radici già nel periodo che intercorre dal 2006 al 2009, debiti per 1.252.777 € , quando la stessa, annoverava tra le fila dei consiglieri nominati per la gestione, l'ignaro (?) consigliere bassanese Luciano Todaro.
Insomma lo scenario è sempre lo stesso, altri soldi buttati via tra promesse ed utopie, gente nominata non all'altezza dei tempi e dei ruoli con lo sguardo rivolto altrove, ma sempre presente per un posto in lista nonostante i fallimenti.
Ma nel frattempo le aziende continuano a chiudere nonostante i tanti proclami.
Dal Veneto è tutto, a voi Roma.
Comitato C.R.E.D.I.C.I.
Nicola Giangregorio
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