Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 27-07-2009
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Nelle intenzioni dovevano esserci 4 concerti, uno in ciascuna delle città di origine dei Pooh, cioè Bergamo, Bologna, Roma e Treviso, ma in poco tempo, grazie all’affetto e all’accoglienza del loro pubblico, sono lievitati a 38. Quella portata ieri sera a Piazzola da Zed Live è stata una delle tre tappe venete del tour, una fermata molto gradita a Red Canzian che si è sentito a casa e che ha salutato con gioia tutti i veneti come lui. Ma tra le migliaia di persone che hanno riempito in stile sold out l’Anfiteatro Camerini c’era gente che proveniva in realtà da tutta Italia: tre generazioni di fans che hanno salutato con commozione lo storico gruppo italiano in una formazione e in un repertorio che non sarà più proponibile dopo l’uscita dalla band di Stefano d’Orazio. Un concerto d’addio ma non nostalgico, sul palco ha brillato tra le luci e gli effetti speciali, un impianto davvero avanguardistico, la gioia immutata di chi ama riamato la musica e la canzone italiana. Una quarantina i pezzi proposti in quasi tre ore di spettacolo senza interruzioni, solo qualche pausa per dialogare con il pubblico, per salutare Stefano e per chiedere anche alla platea consigli per la strada da seguire, perché l’avventura continua, ha detto Roby Facchinetti, anche se uno di loro ha deciso, e lo ha fatto da amico, di scendere “dall’astronave”. E intanto musica, musica e ancora musica! Quarant’anni di carriera consentono di avere un repertorio infinito a disposizione e i Pooh hanno pensato ad una scaletta ripartita per genere: dopo “Anni senza fiato” si è aperta la sezione pop-rock che tra le altre canzoni ha inserito i successi “Buona fortuna” e “Rotolando respirando”. Poi è giunto il momento di cantare le donne “che è bello rincorrere, ma pericoloso raggiungere”, e di alcuni brani tra cui “Donne italiane”, “La mia donna”, “L’altra donna”. Nell’Anfiteatro, e gli occhi sono corsi alla splendida Villa Contarini, è poi risuonato il “Parsifal”. “Il cielo è blu sopra le nuvole” ha riacceso il filone pop che ha incluso “Io sono vivo”, “Canterò per te”, “Capita quando capita”. Una sezione di brani acustici, un momento di amara allegria con “Dove sono gli altri tre”, cantata da Stefano D’Orazio, e poi “Ancora una notte insieme”. Ai bis i Pooh hanno riservato “Uomini soli”, “Amici per sempre”, i classici come “Piccola Katy”, “Pensiero”. La conclusione del concerto è arrivata con “Chi fermerà la musica”. Standing ovation.
I Pooh al Piazzola Live-foto di Enrico Celotto