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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
A tu per tu con Nico Bertoncello
Uno sguardo oltre il fiume, le strade, le case...
Pubblicato il 11-09-2008
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Le sue prime battute nel mondo letterario
Ho cominciato ad amare la poesia fin dalla scuola e i miei primi versi risalgono a quei tempi. Poi sono arrivati gli anni della contestazione e ne sono stato influenzato nella mia scrittura: ho stracciato tutto e verso i trent’anni ho cominciato a scrivere un altro tipo di poesia, quasi ermetica. Mi piaceva Ungaretti. Più tardi mi sono appassionato al dialetto, alle poesie di Gino Pistorello e Biagio Marin. E qui ho trovato la mia vera essenza. Infatti risale al 1981 la mia prima pubblicazione di poesie in dialetto dal titolo “ ‘Na sbatua de ae”. Poi ci sono state le partecipazioni ai concorsi, la fondazione del gruppo “Amissi de ‘a poesia Aque slosse” con Gino Pistorello ed Eusebio Vivian. E poi via via, il sentiero si è allungato fino alla sesta pubblicazione del 2003: una raccolta dal titolo “I giorni delle pannocchie”.
Spazio e tempo che dedica alla scrittura
Ora molto di più perché da inizio anno sono in pensione, ma prima, quando lavoravo come funzionario all’Associazione Artigiani, attività che mi teneva occupato anche parecchie sere per incontri e riunioni, mi ritagliavo degli spazi miei solo verso sera e soprattutto di notte, sia per leggere che per scrivere. Ho sempre letto molto, prima romanzi. Una volta scelta la poesia, mi sono interessato ai testi poetici e continuo a leggere tuttora quasi esclusivamente quelli: è poesia di tutti i tipi, leggo autori nazionali e anche locali in dialetto e in italiano e anche molti autori stranieri, almeno quelli che vanno per la maggiore. La mia biblioteca è fornita di centinaia di libri di poesia con autori dei più disparati, da Tonino Guerra a Franco Loi, da Alda Merini a Mario Luzi, da Fernando Bandini a Gino Pistorello, da Pablo Neruda a Philippe Jaccottet, da Lorca a Machado, ecc...
Progetti e lavori in corso
Sto lavorando alla limatura delle poesie in italiano perché sarei intenzionato a pubblicare a breve una nuova raccolta. Ho da parte il progetto di un’altra raccolta di testi in dialetto. Ora che ho più tempo libero a disposizione mi sto dedicando anche al racconto breve. Non so se questo progetto avrà mai una realizzazione perché per scrivere in prosa ci vuole tutta un’altra mentalità rispetto allo scrivere in poesia: in quest’ultima infatti c’è la ricerca delle immagini e della sintesi, nel racconto prevalgono invece azione e descrizione. Vediamo. Intanto ci sto provando.
Il suo rapporto con il web
Lo stretto necessario. Lo uso prevalentemente per cercare le informazioni che riguardano il mondo della cultura. Visito siti di case editrici, di poesia, mi piace essere aggiornato sui concorsi e navigo per conoscere nuovi autori. Scambio logicamente qualche e-mail con altri autori.
Letture per tutte le stagioni
Leggo soprattutto poesia quindi posso indicare testi poetici, anche se non è mia abitudine rileggere un testo se non a lunga distanza di tempo, per paura di assimilare inconsciamente immagini e stile di qualcuno in particolare. Per fare qualche nome direi le opere di Giuseppe Ungaretti, i primi libri di Eugenio Montale, Pablo Neruda, Mario Luzi, Giorgio Caproni, Attilio Bertolucci, Alda Merini, i dialettali Tonino Guerra, Franco Loi, Nino Pedretti e aggiungerei anche il nostro poeta bassanese Gino Pistorello.
Qualche consiglio per aspiranti scrittori
E’ sempre difficile dare consigli. L’importante è leggere gli altri autori. Risulta da più parti che ci siano tanti poeti che scrivono ma pochi che leggono, basta guardare ai pochi libri di poesia che si vendono. E poi invito a provare e riprovare a scrivere. Lasciare quindi decantare le opere, perché appena scritte sembrano tutte belle, poi il tempo ci dà una mano a capire meglio. Infine, suggerisco di continuare a limare, perché difficilmente le opere sono valide così come vengono scritte la prima volta, seguendo l’impulso.
Un passo tratto da una sua opera, parole che le sono care.
Mi è impossibile scegliere un brano rispetto ad un altro. Vorrei però farvi conoscere una poesia inserita nel libro “Oltre il fiume, le case, le strade… “ che ho interamente dedicato alla città di Bassano e che purtroppo non ha avuto presso i lettori locali il riscontro che mi aspettavo.
Mia città
Conosco il tuo dolce sorriso:
di giorno o al chiaro di luna
ti cerco per un altro abbraccio.
Mi hai messo radici, Bassano,
mia città impressa nel cuore,
negli occhi, come un amore.
Conservo tra le foto più care
la tua dedica “per sempre”
e con un bacio di vento, i volti,
le strade, le piazze, le torri,
i colombi, il fiume, i colori
mi restano dentro come il respiro.
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