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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“Vincere sarebbe stato importantissimo”
Massimo Tolfo: “C’è amaro in bocca ma non è finita qui”.
Pubblicato il 16-02-2009
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Il risultato di Ferrara non ha fatto gioire nessuno in via Piave. Il rammarico c’è, come spiegato per voce di Massimo Tolfo: -“Alla vigilia del confronto ero molto fiducioso. Questa partita poteva rappresentare l’occasione giusta per invertire il trend negativo che ci sta accompagnando. Con una vittoria, oltre ad avvicinare i playoff, avremmo ottenuto una carica di soddisfazione e di energia positiva molto utile per il prosieguo del campionato. È, infatti, inutile negare che l’assenza di risultati pesa sul morale della truppa e complica il già delicato lavoro di Roselli”. Il tempo passa inesorabile, il Bassano potrebbe essere costretto a modificare in corsa gli obiettivi stagionali: -“ Bisogna avere pazienza – continua il direttore generale – ci sono ancora numerose partite da disputare e, sulla carta, lo spazio per recuperare c’è”.
Dalla partita, nonostante abbia offerto pochi spunti positivi, si ricava che il Soccer Team ha creato le palle gol più nitide rischiando poco, anche per la non altissima qualità dell’avversario: -“In effetti non è stata una sfida molto emozionante anche se, credo, che il Bassano abbia fatto qualcosa di più e meglio di loro e che se c’era una squadra che doveva vincere quella era la nostra. Il rammarico è il non aver saputo sfruttare le condizioni favorevoli venutesi a creare dopo il nostro vantaggio, frutto di una bellissima azione, non riuscendo a ripresentarci puntuali e concentrati alla ripresa del gioco”. Il gol subìto è arrivato immediatamente dopo al gol siglato da Berrettoni: sintomo di un calo di concentrazione generale o di un errore individuale? -“Posso escludere che si sia trattato di un errore grossolano, però, si poteva certamente evitare con un po’ d’attenzione in più”.
Achille Mazzoleni, 38 anni, nelle ultime due gare è rimasto in panchina (foto Andrea Martinello)
Per la seconda gara consecutiva mister Roselli ha deciso di fare a meno del prezioso apporto di un regista come Mazzoleni, in grado di dettare i tempi e orchestrare il gioco, in una squadra apparsa in difficoltà sul piano della fluidità della manovra e dell’innescare con continuità le punte. Il dirigente esprime il suo qualificato giudizio sulla vicenda, vista anche la sua carriera di centrocampista che l’ha visto protagonista perfino con la casacca bianconera della Juventus: -“Queste sono valutazioni del mister e dipendono da che tipo di partita intende impostare. In questo caso la scelta è ricaduta su Staiti e Favret ossia due centrocampisti di grande corsa, in grado di accorciare la squadra e abili nel recupero del pallone. Credo che il motivo vada ricercato nell’aver privilegiato, giocando fuori casa, una formazione più aggressiva e muscolare. E sinceramente non ho visto grossi problemi in mezzo al campo. Anzi, mi è piaciuta molto la prova di Favret sempre nel vivo del gioco. Se devo, invece, fare un appunto mi riferisco alle fasce perché se da un lato abbiamo coperto bene, dall’altro siamo stati un po’ rinunciatari osando troppo poco in proiezione offensiva. Fabiano meglio di Chiopris Gori che, però, essendo appena arrivato, deve avere il tempo di ambientarsi”. Nell’undici titolare ha trovato posto fin da subito Christian Jidayi: -“Il ragazzo mi è piaciuto per la personalità e per non aver risentito minimamente del fatto che era un po’ che non giocava una gara ufficiale”.
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