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Otto nitide palle gol contro sei tanto per chiarire all'istante. E dunque il 3-4 per quanto rombante e scoppiettante è certamente risicato, non è adeguatamente aderente al film andato in onda allo Zini e ci siamo capiti. Tanto per tacitare in partenza qualche bello spirito che si aggrappasse a un'eventuale botta di culo che invece non c'è stata. E scendendo nel dettaglio i tre gol lombardi sono nati da: 1) un pallone molto probabilmente finito fuori all'alba della ripartenza e non segnalato dal guardalinee; 2) una trattenuta imperfetta di Rossi; 3) un rigore molto cercato e forse neppure cristallino. E d'accordo che Giorgi, difensore centrale grigiorosso ieri sera pareva presidente di un istituto di beneficenza per come omaggiasse regali a pacchi, ma Bettaiola, emergente estremo di casa ha acchiappato almeno tre palle avvelenate che hanno evitato il tracollo cremonese già alla pausa. E insomma sino all'intervallo i virtussini hanno prodotto football molto avvolgente e coinvolgente squadernando un palleggio di ragguardevole cifra tecnica per la categoria. Quindi, una volta rovesciata la faccenda, nella ripresa hanno proceduto di conserva e una volta incassato il 2-2 in maniera occasionale, quando sarebbe stato plausibile cedere almeno emotivamente, hanno assestato due colpi di machete da squadra di rango, resistendo sul ritorno di fiamma della Cremonese e vedendosi annullato il gol del 3-5 di Maistrello (sarebbe stato il terzo pallonetto liftato di fila) perchè il fiscalista Giovani di Grosseto era tutto preso a fischiare la fine con Tommy che era appena entrato in area e aspettare un nanosecondo prima di decretare lo stop - chiaro - avrebbe provocato presumibilmente un'insurrezione dei vertici arbitrali immagino. A parte questa immane sciocchezza, la Cremonese aveva messo il nasino avanti al 7' su scorribanda di Kirilov, che aveva riportato in campo un pallone scivolato fuori e che Mattia Marchi aveva poi stangato nel sacco tra le inutili proteste del Soccer Team. Poi però il portiere grigiorosso era volato ottimamente su Nolè, Furlan e Pietribiasi, finchè tra il 43' e il 44' una doppia frittata dello spaesatissimo Giorgi (palla persa su Iocolano e inzuccata all'indietro svagata) non consentivano a Pietribiasi di firmare il piattone della parità e il blitz da incursore del ribaltone alla pausa.
Così dopo il thè freddo ci voleva una sbavatura di Rossi (fin lì magistralmente in cattedra) che non abbrancava un'incornata concedendo all'ineffabile Brighenti il tap-in della parità al 17'. Qui Bassano gestiva più o meno placidamente salvo incendiarsi di colpo sulle ultime curve della contesa: minuto 37, pennellata di Iocolano e pallonetto di testa di Nolè a stampare il 2-3. E un attimo dopo, al 39', percussione di Ioco e palombella golosa del capitano per il 2-4.Ma al 42' contattino in area, rigore un po' arrangiato e presto scaricato nel sacco da Brighenti (6 reti racchiuse in 3 doppiette nelle tre partite contro il Bassano, se al ritorno dà forfait anche solo per la forfora qua mica si offendono). Infine, sui titoli di coda la prodezza di Maistrello ingiustamente cancellata da una decisione incongrua e frettolosa. Ma il succo e la polpa sono quelle di un primato rigoglioso e che non fa una piega, anzi è addirittura striminzito in rapporto al fatturato. Quello di una squadra che canta e incanta e vola leggera perchè appunto spensierata e felice.Come piace ad Asta.
PAGELLE: Rossi 6; Toninelli 6,5, Priola 6, Zanella 6,5; Semenzato 6 (Stevanin 6,5); Cenetti 6,5, Proietti 7; Furlan 6,5; Nolè 7,5 (Davì sv), Iocolano 7,5; Pietribiasi 7 (Maistrello 6,5). All. Asta 7.
Bassano spumeggiante infila la terza vittoria su tre in trasferta (FOTO BOSCA)
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