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L'amico di Yoko

All'imprenditore Luigi Bonotto, collezionista e divulgatore delle avanguardie artistiche, sarà consegnato il Premio Cultura Città di Bassano 2019

Pubblicato il 14-01-2019
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Elena Pavan

Diversamente da qualche altro suo collega imprenditore, come lui con il pallino del mecenate, ama molto meno la visibilità mediatica. Eppure negli anni ne avrebbe avute di cose da raccontare alla stampa, ad esempio sul soffertissimo iter della riconversione edilizia dell'ex Macello, in riva al Brenta a Bassano e di proprietà della sua famiglia, destinato a diventare uno spazio interdisciplinare di respiro internazionale per la diffusione dell'arte contemporanea. Non proprio come il centro culturale polivalente che aveva sognato di realizzare all'inizio, ma dopo almeno 13 anni che se ne parla e l'andamento infinito del cantiere, tutto oramai va bene.
Per non parlare del famoso progetto Chipperfield, da lui commissionato e profumatamente pagato all'archistar inglese David Chipperfield in “comproprietà” con Renzo Rosso, per il restyling urbano delle due rive del Brenta comprese tra il Ponte Vecchio e il Ponte Nuovo. Un esempio tra i più eccellenti della categoria “gettato alle ortiche”.
Ora però Luigi Bonotto non potrà fare a meno di sottostare ai flash delle foto, alle riprese delle videocamere e ai microfoni delle interviste.

Luigi Bonotto (foto Piero Viti)

È lui infatti il destinatario dell'edizione 2019 del Premio Cultura Città di Bassano: il più prestigioso riconoscimento della città che gli verrà consegnato sabato prossimo, 19 gennaio, in occasione della cerimonia della Festa di San Bassiano. Imprenditore tessile di professione, Bonotto è in realtà conosciuto nel mondo (e non è un'iperbole) per la sua attività di cultore e divulgatore dell'avanguardia artistica contemporanea.
Correva l'anno 2006 quando nasceva l'Archivio Bonotto, la collezione di livello mondiale del movimento artistico Fluxus (quello di Yoko Ono, che dell'imprenditore bassanese è amica personale) e di Poesia Visiva. Nel 2013 sorgeva quindi la Fondazione Bonotto, attiva a livello internazionale per il perseguimento di vari obiettivi: divulgare nel mondo l'azione Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva e Sonora attraverso mostre, prestiti, collaborazioni con altri musei; promuovere attività e opere intellettuali ed artistiche contemporanee; organizzare mostre, seminari e convegni con giovani artisti e curatori; realizzare workshop sul tema della Collezione relazionato al mondo dell'arte, dell'impresa e della moda e molto altro. Certamente non un'arte semplice da “capire” e da digerire per i non addetti ai lavori, anche se apparentemente pop, e in quanto tale non destinata alle masse, ma non per questo immune da tentativi di divulgazione. Resterà ad esempio negli annali la mostra “Fluxus nel Veneto”, allestita nel 1995 a Palazzo Agostinelli a Bassano e promossa dal Museo Civico, resa possibile grazie anche a diverse opere concesse in prestito dalla Collezione Bonotto. Ma anche la mostra “Sentieri Interrotti”, di cui Bonotto fu l'ideatore assieme a Mario Guderzo e ad altri, che nel 2000 riempì Palazzo Bonaguro di opere rappresentative del filo conduttore “Crisi della rappresentazione e iconoclastia nelle arti dagli anni Cinquanta alla fine del secolo”. Anche in questo caso una mostra che non è stata certamente pensata per il signor Bepi e per la signora Maria: ma questa è l'avanguardia artistica, bellezza.
Il futuro centro culturale interdisciplinare all'ex Macello è ancora un work in progress, ma intanto Luigi Bonotto riceverà dalle mani del sindaco il massimo premio della città. Accadrà al termine della cerimonia di San Bassiano, che quest'anno inizierà alle 16.30 nella consueta sede della sala da Ponte al Centro Giovanile. Prima del Premio Cultura saranno conferiti ben cinque “Premi San Bassiano” ad altrettanti sodalizi o persone benemerite: l'Associazione Italiana Soccorritori; il gruppo di protezione civile Bassano Emergenze; il coro Giovani Voci Bassano; il Gruppo 8 Marzo onlus e l'allenatore di calcio Maurizio Viscidi. Quindi le tre sorelle Lavinia, Lorenza e Veronica Manfrotto, della Libreria di Palazzo Roberti, nonché promotrici della rassegna letteraria “Resistere”, riceveranno il Premio Città di Bassano. Il Fluxus dei partecipanti si trasferirà quindi al Museo Civico per la tradizionale inaugurazione della mostra dei comodati, delle donazioni e dei restauri.
È l'immutabile copione della festa del patrono alla quale, se si riveste anche un minimo ruolo civico o associativo, non si può mancare. E come cantava coi Beatles John Lennon, marito della Yoko, All Together Now.

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