Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Come previsto, come annunciato, come promesso, è Tonino Asta il novello demiurgo giallorosso, quello assunto per non far rimpiangere Petrone il mattatore, emigrato per altri lidi tra porte sbattute e veleni residui rimasti in circolo. Tonino Asta, ovvero il meglio su piazza, colui che col suo Monza 2 anni fa da sfavorito e da debuttante prese a sportellate Bassano spedendolo fuori pista dalla corsa playoff, due sberloni su due in pieno volto e la voce grossa gonfiata anche al Mercante: due pappe e tutti a casa alè. Quell'anno il suo Monza non fosse stato zavorrato di 6 punti avrebbe fregato in tromba tutti quanti balzando sul treno della C1 con largo anticipo, c' è riuscito adesso e poco male. Segno che la stoffa è robusta. Tonino Asta, cioè la prima scelta di Bassano, già prenotato dai capi a metà maggio, senza tentennamenti e prima ancora di sollevare la Coppa a Messina. "Noi vogliamo solo te e nessun altro", il messaggio dei capi. E pazienza se c'era una fila di amatori a contendersi il pregiato articolo Asta. Tonino ha presto recepito che il palmarès scintillante nel pallone moderno non è tutto, il corredo elegante non regge se non c'è la casa e a Bassano invece l'ex cuore Toro ha realizzato che programmi, solidità e ambizioni valgono spesso più di bacheca e storia, specie se impolverate. E allora vai col gladiatorio Asta, uno che correva e rincorreva pure da calciatore e che anche da allenatore vive il match a muso duro, combattente nato, qualche espulsione a macchiare il ruolino perchè lui per primo pretende sangue caldo dai suoi in battaglia. Teorico del 4-3-1-2, non è un dogmatico del modulo, ma dell'atteggiamento sì, quello deve essere sempre ad alte temperature. Contratto biennale, un anno per consolidare la nuova dimensione, il secondo per provare a spiccare il volo almeno lambendo le rive dei playoff per la B. Di sicuro due anni da vivere in trincea, sapendo sin d'ora che anche al piano di sopra incrociare il Bassano sarà una bella pigna nel culo e scusate il francesismo. Asta il lottatore, 44 anni spesi sulla barricata pure da calciatore di livello apprezzabile (una presenza nella nazionale del Trap) avrà in dote la raffica di comproprietà che il digì Seeber ha preservato nella dispensa di casa: Proietti su tutti, ma anche Furlan e Toninelli, oppure Munarini e Cortesi, ma soprattutto i felici rinnovi di Cenetti e Semenzato, Rossi e Iocolano oltrechè aver tenuto Bizzotto e Zanella, il bomber Pietribiasi e Stevanin, oppure il panzer Maistrello. Ne servono altri sei di livello più un portiere di scorta. Ma già così il Bassano stuzzica e intriga. Pronto a recitare da guastatore, a salvare la buccia prendendo a sassate tutti i Golìa in divieto di transito.
Bassano riparte da Tonino Asta in Lega Pro unica (FOTO ROBERTO BOSCA)