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Torrenziale e impetuoso anche quando non serve. O serve a poco. Bassano sotto 2-1 a Sassari con la Torres al 10' del secondo tempo e contro una squadra motivatissima, spara quattro peri in un quarto d'ora ammutolendo il catino incandescente dei sardi, dimostrando che tutte le teorie - di solito dietrologia spicciola - sul calcio biscottato e zuccherato, con quelli di Petrone non attaccano. Questi tirano a vincere sempre e se ne infischiano delle congetture e dei pandoroni o dei pandorini di fine torneo. Stangano e basta. Punto. Ecco perchè uno così ha fatto innamorare perdutamente Renzo Rosso come un liceale alla prima cotta (anche se la tempistica va aggiornata, adesso ci si infatua già alle elementari), il suo modus vivendi è lo stesso del capo, che si è fatto da solo, che ha trasformato le utopie in realtà, materializzando i sogni e dando corpo e sostanza alle fantasie. Ecco perchè uno così, soprattutto, non può e non deve sfuggire. La proprietà dopo aver rinnovato di fatto l'intesa col digì Werner Seeber prolungando l'accordo anche per la prossima stagione, deve sbrigarsi a firmare anche lo skipper partenopeo. Per carità, la trattativa è avviatissima, ci sono stati già degli incontri, il più importante di tutti giovedì scorso alla presenza di R.R. che per nessun motivo al mondo intende rinunciare a Marione. Ma prima si autografa il contratto e meglio è. Un altro appuntamento è in agenda nei dintorni di Pasqua, la sensazione è che sarà i rendez-vous decisivo. Petrone, per essere espliciti, non ha bussato a grano, ma ha chiesto garanzie di programmazione. Ad Ascoli e San Marino gli hanno prospettato un piano pluriennale per salire in B e lui ai comandanti virtussini ha domandato lo stesso. "Non capisco perchè questo progetto non si possa attuare a Bassano dove ci sono tutte le premesse e i presupposti perchè ciò riesca". Che è anche una maniera elegante per mettere il Soccer Team come priorità nelle scelte, un messaggio che è pure la volontà di rimanere con basi robuste e credibili però. L'uomo fatalmente è ambizioso ("In Lega Pro mi conoscono tutti, in B no e prima o poi lì voglio arrivare", dice), un atteggiamento che è lo stesso di Mr. Diesel peraltro, che dal niente ha costruito un impero e che dal nulla è diventato un big planetario. Fatte le debite proporzioni ci sono tante analogie tra i due personaggi, per questo si sono piaciuti subito, si sono presi immediatamente. Ora va sancita assieme la nuova pianificazione anche per spendere meno a luglio. Con Petrone di nuovo su questi schermi l'organico andrebbe soltanto ritoccato e tanti rimarrebbero a fianco del loro mentore.
FUOCHI D'ARTIFICIO: Bisognerebbe dare conto anche di un filo di cronaca, il minimo indispensabile per annotare ieri il vantaggio lampo dei sardi con Bottone già al 2' il pari da dentro l'area del difensore Pelagatti al 27' che c'ha preso gusto a bollare, il nuovo vantaggio isolano al 4' della ripresa (rigore di Infantino per fallo di Bizzotto su Lisai) e i botti di fine anno giallorossi: pari di Pietribiasi al 9' su verticalizzazione di Cenetti, sorpasso del Condor al 13' profittando di una disattenzione del centrale difensivo Cossentino (14. sigillo per il bomber petroniano che eguaglia il suo primato personale), poker di Maistrello al 21' su assist di Cortesi (il gigantone a soli vent'anni è già in doppia cifra, alleluja e vive congratulazioni), infine cinquina di Berrettoni al 25' (11. bersaglio per il Berre), imbeccato di tacco - ma no! - sempre da Maistrellone, e andiamo... Morale: 67 punti, nuovo tetto societario in Lega Pro, sbriciolati i 66 di Glerean del 2008 e ora via a preservare l'imbattibilità casalinga dopo Pasqua alla ripresa col Renate il 27 aprile al Mercante. Un record sgretolato dietro l'altro, ma ora prima dell'assalto alla Supercoppa di maggio, lo spumante da stappare è solo per Petrone ancora tra noi. Vale quanto un gol da tre punti al 95'. Anzi di più, molto di più.

Bassano inarrestabile passa in rimonta anche con la Torres (FOTO ROBERTO BOSCA)
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