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Calcio

Maistrello, noi vogliamo solo quello

Ancora un gol risolutivo del gigante di Bassano vale il sacco di Rimini (0-1), conferma il primato e schizza i giallorossi a +13 dai confini promozione.

Pubblicato il 06-01-2014
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Quando si contano un rigore a ramengo, un palo pieno e un intervento salvavita del portiere, di solito pomeriggi così vengono derubricati a domeniche stregate dove abitualmente prima della fine ci si lascia pure la buccia. Era già accaduto a Cuneo con le stesse modalità e visto che il medesimo copione si stava ripetendo ieri a Rimini, tutto lasciava presagire analogo epilogo, beffardo e nefasto. Invece la struttura mentale prima che tecnica di Bassano si misura anche da questi particolari, da una formazione che non si abbatte più dinanzi alla avversità, ma le trasforma seduta stante, lì sul campo, in opportunità di crescita, in banchi di prova da superare e da cui spiccare il volo una volta di più. Rimini era spalle al muro, ambiente in ebollizione, società pure (con l'ingresso tra i nuovi soci, del pregiato Cocoricò, locale must delle notti in Riviera), o si incendiava al primo assalto col rischio di mandare al rogo pure te, altrimenti andava spento, disinnescato e sminato al pronti via. E Bassano questa gara l'ha presa subito di petto, facendo intendere già dal primo palleggio chi fossero i più forti. Poi è accaduto che il divino Berre (sempre così sublime nell'accarezzare sfera), abbia fallito un penalty al minuto 31, tradito dal magnetismo di Scotti e forse anche il divino al secondo errore su tre dal dischetto è consigliabile che al prossimo giro passi la mano e si prenda un turno di respiro. Poi lo stesso Scotti aveva azzeccato la paratissima e ancora lui era volato a stornare sul palo il cuoio avvelenato di Pelagatti. Sicchè c'è voluta la capocciata perentoria dell'erculeo Maistrello a 20' dl gong, il panzer di Petrone, schierato sin dal principio per i guai muscolari di Pietribiasi, per incornare e indirizzare la scodellata di giustezza di Berrettoni, che potrà ogni tanto fallire i rigori, ma sul prato sa dipingere football come sulla tavolozza (e dire che lo scorso anno l'avevano emarginato sulla fascia, come un bimbo in castigo nell'angolo, pensa te...). Dopo è stata attenta ed oculata gestione, azzerando al minimo i pericoli alla voce minacce. Anche se, vecchio discorso, i boys Diesel dovranno prima o poi stangare e fatturare più di quanto gli riesca adesso poichè non è ipotizzabile farsi sempre bastare il golletto. Capiteranno giorni sghembi in cui un rimpallo sbilenco potrà condannarti e se non si è fatto provviste per tempo si rimane a digiuno.
LA CLASSIFICA E' UN AMORE: Già, la graduatoria sorride e quasi spalanca le gambe. Primato solitario invariato, il vantaggio sulla dogana del nono posto, il limite invalicabile da non oltrepassare, racconta di 13 punti, un tesorone da non amministrare, bensì da arricchire. Tutto nell'ora in cui oltre una settantina di irriducibili piovuti in Romagna inneggiano ed esultano sul posto con la squadra, stretti in un abbraccio ideale e sostanziale. Poi adesso però, serve rimpolpare un organico che non può più procedere coi soliti noti se non vuol grippare il motore anzitempo. Il primo nome nella lista della spesa è quello di un difensore, Scrosta del Lanciano è quello in pole position e già precettato. Ma il mercato segue orientamenti ondivaghi, ciò che è ufficioso può non diventare ufficiale: Petrone ne ha indicati tre con specifiche caratteristiche, Seeber ne ha individuati altrettanti alla bisogna, Scrosta del Lanciano, appunto, Guagnetti del Lumezzane e Capitanio della Reggiana. Tre giovanotti scalpitanti e più o meno rampanti. Uno ne arriverà, meglio se subito, comunque prima della prossima col Porto Tolle. Quindi lo shopping contingentato (se altri contribuiscono all'esborso è gradito, anzi indispensabile) si proseguirà col mediano, che occorre in tempi solleciti, e con una punta che può anche comparire a fine mese. Ma la scaletta è tracciata, non c'è un euro da dilapidare e dunque avanti coi prestiti. Ma Bassano lassù lampeggia che è un benessere. Prima c'era la fila per venire qui per questioni di portafoglio, ora invece c'è la coda perchè tutti vogliono flirtare con la capolista. Ed è molto meglio adesso.

Bassano passa d'autorità anche in Romagna (Foto: bassanovirtus.com)

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