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L'imboscata del Delta resta a metà del guado, perchè quest'anno Bassano è tripallico e tetragono. Magari tra le otto elette in C unica sfileranno altre (i giallorossi in effetti non se li è calcolati nessuno, alla vigilia), tuttavia, per adesso, neanche a prenderla a martellate reiteratamente là sotto sei sicuro di accopparla. Praticamente l'esatto opposto di 12 mesi fa, quando, proprio di questi tempi, i virtussini, peraltro reputatissimi al pronti-via, venivano presi a pallate da chiunque che mangiava voluttuosamente in testa a quella formazione pienadi grossi calibri e di ridottissima dimensione caratteriale. Quella di Petrone invece non è un'impronta, è un calco preistorico per come ha lasciato il segno nel tempo. Sotto 1-0 in esterna dopo 13' e con un uomo in meno, la sua creatura non solo ha impattato in inferiorità numerica dinanzi a un rivale estremamente accreditato, ma nell'ultimo quarto d'ora ha rischiato di fare bingo e solo un destino rio (palo clamoroso col portiere contemplativo) e un paio di paratissime dell'estremo rodigino hanno sventato il blitz scacciapensieri.
PAURA E RECUPERO: Le schermaglie di partenza premiano Bassano anche se in apertura uno dei mille ex, Bertoli, mette i brividi a Rossi che scongiura il peggio. Poi però s'invola Ferretti, Rossi esce scomposto e lo travolge. Rigorissimo per il Porto e cacciata inevitabile per il numero uno della Virtus già al 13'. Esce lo jellatissimo Iocolano per fare posto a Lombardi e costui, forse a freddo, si tuffa in modo bislacco sul confettino dal dischetto di Gherardi che imbuca l'1-0. Bassamno si riordina, soffre, ma non corre però rischi da scapiccolarsi, anche perchè Lombardi entra in clima e fa buona guardia. Pietribiasi e Berrettoni tengono in ansia gli undici di casa ma è dopo il thè ghiacciato che il Soccer Team produce il suo supermassimo. Difatti al 17' riaggancia: Furlan saetta e Caciagli lo abbatte senza sconti in area. Penalty ineccepibile che Berrettoni trasforma da par suo fissando l'1-1 mentre Caciagli, già ammonito, si avvia anzitempo sotto la doccia. Qua i petroniani prendono coraggio e al 29' la palla buona ce l'avrebbe Pietribiasi, botta a colpo sicuro e Del Bino mura da drago. Poi, al minuto 37, capolavoro di Berrettoni, portiere fuori causa e palo pieno a cancellare l'urlo del legitimo sorpasso. Bassano, tanto per cambiare, di gambe sta meglio degli altri e chiude in crescendo: al 43' ennesima conclusione di Berrettoni dalla lunga, il cuoio rimbalza per terra e il solito Del Bino ci mette una pezza evitando il raid Diesel sui titoli di coda. E alla fine il punto fa brodo, specie dando una sbirciata alla classifica che vede Bassano,orfano a lungo di Proietti, non dimentichiamolo, secondo dietro soltanto il lanciatissimo Real Vicenza. Ma se qua non perdono più un giocatore a settimana, diventano un osso duro e un pessimo clientaccio per chiunque. Una mentalità così arcigna e ferrigna latitava da tre anni secchi. Sì, forse Bassano spacciatissimo in partenza, blateravano i soloni ad agosto, ma andateci voi a comunicarlo in faccia ai virtussini che sono già condannati.

Emanuele Berrettoni, sempre più leader e trascinatore giallorosso (Foto Roberto Bosca)
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