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In alto i cuori e anche i calici, oh yes. E francamente chissenefrega se è soltanto l'esordio. Bassano tra l'altro steccava la prima da quattro anni e dunque finalmente una gioia al pronti via è un sorrisone che si incassa cash. Senza scomodare l'epica, francamente fuori luogo, almeno al debutto, il modo in cui il Soccer Team fa a fette il Rimini (si, fa a fette il 3-2 è striminzitissimo) richiama il calcio d'antàn e nel suo piccolo ha il sapore di impresa e che comunque, di sicuro, scalda un ambiente nell'ultimo biennio assuefatto a un tran tran perdente e deprimente. E' come passare dalla passeggiata al parco con la zia ottuagenaria a un'uscita con l'amica ventenne in shorts del piano di sotto: un'ondata di freschezza a cui è difficile resistere. Una rondine non ha mai fatto primavera, sia chiaro, il campionato rimane un'improbabile scommessa col destino, eppure i bimbi virtussini sono una formidabile banda di casinisti a cui si sono aggiunti anche coloro che dovrebbero governarli, anzi sono proprio loro, Berrettoni e Pietribiasi, i più mattacchioni della compagnia.
TORMENTO ED ESTASI: Le modalità stupiscono, dicevamo: partenza a tavoletta, subito due gol a ramengo, uno e due del Rimini, intervallato da una clamorosa traversa della Virtus, veemente reazione dei petroniani che fanno 2-2 in neanche 180 secondi e ripresa dominante in lungo e in largo: 12 palle gol contro 4, alla fine è manifesta superiorità mica un gollettino di scarto, Rimini prima che col gioco viene schiantato atleticamente.
Petrone senza Iocolano, Cenetti e Guccione e con l'organico numericamente sottostimato si arrangia come può ma si arrangia benone: già in avvio Pietribiasi manca la girata gol sull'azione d'apertura, quindi arriva lungo sulla seconda assistenza sempre di Furlan. Poi Zanella mura splendidamente Baldazzi in un salvataggio che vale quanto un gol segnato, ma Rimini prende lo stesso coraggio e al 27' passa: numero circense di Nicastro che s'invola e spara un diagonale mortifero sul palo opposto per lo 0-1. Bassano c'è perchè su pennellata di Berrettoni, Pietribiasi sale in ascensore e stampa di zucca sulla traversa. Così al 39' su colossale dormita della difesa dei boys Diesel, ancora Nicastro, marcato dallo spirito santo, gira al volo lo 0-2. Pare notte fonda, invece quello che accade da questo momento alla fine, per le abitudini domestiche da thè delle cinque del velodromo, è pura fantascienza. Palla al centro, Berrettoni attiva Proietti in area, costui serve Pietribiasi che al 40' indovina il piattone dell'1-2 buono a riaprire i giochi. Un exploit che è una specie di adrenalinico. Al 42' Berrettoni ("Mi sembrava il momento opportuno per provare qualcosa di diverso", dice) da almeno 25 metri s'inventa una conclusione col contagiri sotto l'incrocio che fondamentalmente abbatte i romagnoli già in quel preciso istante.
Stefano Pietribiasi, autore del 3-2 del trionfo (Foto Roberto Bosca)
Il secondo tempo è un duello sbilanciatissimo a una porta unica col Bassano che abusa senza ritegno degli adriatici, salvati dalle paratone in serie di Scotti e dalle coincidenze, sino alla capitolazione griffata ancora da Pietribiasi. Ecco le tappe dell'assedio: al 4' Pietribiasi azionato da Berrettoni, esplode un destro sopra l'asta, poi al 24' il sinistro velenoso di Berrettoni nell'angolo laddove Scotti ci arriva provvidenziale, alla mezz'ora secca di nuovo la sventola di Berrettoni pare risolutiva, Scotti è battuto, ma sulla linea sventa col fianco Brighi. E al 32' il Berre innesca Maistrello davanti al portiere ma il suo pallonetto è fuori misura. Ritenta, sarai più fortunato: minuto 34, il Genio di Bassano scarica la sassata di potenza ma ci sono sempre i pugni di Scotti proteso in tuffo a fare da schermo, come non detto. Allora è Pietribiasi al 36' a girare alto sottoporta un'opportunità che grida vendetta. Ma l'ora della riabilitazione per il centrattacco giallorosso scocca al 38': Berrettoni, tanto per cambiare ispira Proietti che prolunga in area laddove Maistrello fa intelligente velo, prorompe Pietribiasi che controlla e non dà scampo a Scotti col 3-2 del delirio. E Bassano insaziabile tiene sempre il piede pigiato sul gas: al 40' fugge via Maistrello per praterie, il suo mancino teoricamente è indirizzato giusto, ma Scotti chiude la porta da drago pure stavolta. Poi tutti nel mucchio a difendere il tesoro. La meglio gioventù ogni tanto alzerà la cresta o farà i capricci, ma va bevuta a sorsate lungo tutta la stagione, garantito al limone.
BENVENUTO A PELAGATTI: Siccome sono in pochi, ieri Seeber ha ingaggiato pure il centrale difensivo Carlo Pelegatti, toscano di 24 anni, nell'ultimo quadriennio al San Marino con cui ha conquistato una promozione in C1 con Petrone. Nelle prossime ore è atteso anche un centrocampista per completare il roster. Ma intanto Bassano è un brivido lungo la schiena. Dio mio se ce n'era bisogno a scuotere un clima mummificato e a dare un giro d'aria al locale.
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