Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Chiudendo una giornata di caccia grossa il Bassano ha firmato in serata un altro doppio colpo dopo quello dello scorso week-end col regista Bortoli e il portiere Rosiglioni. Werner Seeber ha infatti scritturato il mediano Giacomo Cenetti dal Venezia ma controllato dal Carpi e il portiere Filippo Lombardi dal Bologna. Cenetti è un centrocampista incontrista di 24 anni, lo scorso anno in laguna che, oltre all'interdizione ha messo a segno gol pesanti (tra cui una doppietta letale al Mantova). Originario di Acerra, nel Napoletano, Cenetti è un mastino di lotta e di governo espressamente voluto da Petrone che lo conosce alla perfezione. Arriva a titolo definitivo.
Filippo Lombardi, invece, 23 anni, nativo di Ancona, da un triennio in rossoblù come terzo portiere, è un ragazzo di un metro e 87 per 76 kg che al Bologna era chiuso da Curci e dall'emergente Stojanovic e che ha giocato quest'anno solo in Coppa Italia in un Bologna-Livorno 1-0. Prima di approdare in Emilia aveva debuttato a Fano prima in D eppoi in C2 (anche contro il Bassano), guadagnandosi le attenzioni del club felsineo che difatti continua a credere in lui e l'ha girato in giallorosso solamente in prestito. Sia lui che Cenetti sono due under 24 ma con esperienza alle spalle. L'identikit ideale per incastrarsi nello scacchiere virtussino, costretto ad appoggiarsi a gioventù collaudata, che detto così pare una contraddizione in termini e invece non lo è. Ragazzi di valore e persino a basso costo per il Soccer Team a budget contingentato, che non potendo sventolare i verdoni deve far fiorire le idee. Contestualmente, Filippo Fracaro, trequartista dai piedi buoni è stato indirizzato alla Sacilese in D per farsi le ossa, mentre il difensore ventenne Michele Barbieri lascia Bassano e l'Italia per seguire la fidanzata in Danimarca in quella che è a tutti gli effetti una scelta di vita. In tema di numeri uno, designate le gerarchie (Lombardi titolare, Rosiglioni a coprirgli le spalle), l'azzurrino Juniores Bevilacqua verrà mandato in D dove ha un mucchio di estimatori. E quanto al bucaniere d'area, la pista di Cesca rimane calda, anche se sul furlàn c'è forte il Lumezzane in C1. Indicativamente, un centrale difensivo, un'altra mezzala e un numero nove mancano ancora all'appello per infiocchettare il mosaicio, ma il cosiddetto roster comincia a intrigare un bel po'. Niente lustrini, ma una sana squadra da strada, pronta forse a fare a cazzotti con tutti.
CI VEDIAMO DA MARIO: Mario Petrone si palesa carico a molla. "Sono un ottimista, positivo e propositivo - dice - le difficoltà non mi spaventano. Potevo stare fermo, avevo il contratto garantito con San Marino, ma non sono capace di rimanere a guardare. La proposta di Bassano mi ha convinto, non mi importa il parco giocatori pieno di giovani, il ridimensionamento dei piani. Io lavorerò per approntare una squadra vincente nella mentalità. Quest'anno sarà durissima, lo so già, ci vuole un'impresa e bisognerà preparare un gruppo di guerrieri per centrarla. Ma vivo di emozioni e motivazioni, sono un maniaco del particolare, in qualunque modo dovremo entrare tra le nove elette anche se il pronostico stavolta ci vede fuori dai giochi che contano. Cesca? Mi piace, l'ho avuto con me a San Marino, lui mi voleva al suo matrimonio, ma dovevo laurearmi al Supercorso di Coverciano e non potevo esserci. Mi ha telefonato, ma non sempre nel calcio 2 più 2 fa automaticamente 4. Non mi interessa chi avremo davanti, noi vogliamo vincere ogni partita, guai se non avessimo questa testa". Quanto alla proprietà, sarà anche in uscita come da annuncio, ma alla vernice di Petrone c'erano tutti. "Questo tecnico ha una positività che ci ha conquistato - annota Stefano Rosso - e non avete idea di quanto qui si abbia bisogno di energia, slancio e fiducia per ripartire". "Mario è quello che cercavamo per ricominciare", chiosa il vice Masiero. Se poi Petrone fa bingo, magari salta pure la deadline. Perchè per chi non l'avesse capito, i dollaroni non c'entrano un fico secco, qua è solo questione di catena che è scesa, di maroni finiti rovinosamente al pian terreno. Ci vuole la scintilla da far scoccare. Mario provi a riaccenderla.
Il portiere Filippo Lombardi. Bassano sta costruendo una squadra di gioventù e combattimento