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Dottor Silvia e mister Hyde
Il dietrofront del sindaco di Cassola Silvia Pasinato. Socio privato di Bassano Fiere, pressata dalle polemiche, ha dovuto porre fine alla sua doppia identità
Pubblicato il 21-01-2011
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Lo strano caso del dr. Silvia e mr. Hyde è giunto alla conclusione che era scritta nelle stelle. E il sindaco di Cassola Silvia Pasinato - socio fondatore di Bassano Fiere, pressata dalle polemiche - ha dovuto porre fine alla sua doppia identità.
Una doppia veste che la vedeva protagonista, allo stesso momento, nei due ruoli di amministratore pubblico di un Comune e di socio e amministratore privato di un ente costituito nel suo stesso territorio comunale. Con l'inevitabile rischio di scivolare in un pericoloso ed evidente conflitto di interessi.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: non si discute il fatto che un sindaco, al di fuori del suo municipio, non possa svolgere un'attività lavorativa, economica o professionale.

Il sindaco di Cassola Silvia Pasinato
Nel nostro comprensorio quasi tutti i primi cittadini svolgono un'attività propria e lo stesso sindaco di Bassano Cimatti, come si sa, è il titolare di una nota società di sistemi informatici per le assicurazioni.
Ma non è questo il punto: perché Bassano Fiere - nata dal cappello a cilindro del sindaco Silvia, del padre ed ex sindaco Antonio e di un gruppetto di altri soci fondatori - non è una società qualsiasi.
Non è cioè un salumificio o un negozio di elettrodomestici: ma un ente fiera, il cui scopo - legittimo - è quello di fare utile proponendo e organizzando eventi e rassegne di pubblico richiamo. Che si programmano e si costruiscono attraverso un continuo lavoro di relazioni, anche politiche, e rapportandosi a quello stesso mondo delle istituzioni del territorio di cui Pasinato figlia e padre fanno parte.
E in più un'attività - come tutte le fiere locali - che ha bisogno di permessi e autorizzazioni comunali, e di decisioni e interventi che riguardano il Comune, come ad esempio i parcheggi e la viabilità. E cioè questioni che vengono affrontate sul tavolo pubblico dei suoi stessi soci privati.
Difficile quindi, se non impossibile, tracciare il confine tra il ruolo pubblico di Silvia Jekyll e l'attività privata di Silvia Hyde. Della quale colpisce il senso di dispiaciuta sorpresa per le polemiche sorte “già nelle prime settimane” dell'attività di Bassano Fiere, quasi non le avesse messe in conto a priori.
Attacchi giunti anche dal Comune di Mussolente, “tradito” da Cassola - con cui condivide anche l'Unione dei Comuni - nella vicenda delle Fiere del Grappa, trasformando la Pasinato nel giro di un mattino da un sindaco partner a un socio concorrente.
E così il sindaco di Cassola, nel giro di soli tre mesi, ha fatto in tempo a prendere atto della non opportunità del suo ingresso in Bassano Fiere e a incrinare i rapporti con il Comune associato: compiendo, contemporaneamente, un passo falso economico e un pasticcio politico.
Ma se la giovane Silvia ha un'attenuante - e cioè l'inesperienza - lo stesso non si può dire per suo padre Antonio: vero e proprio highlander della politica locale, già senatore e sindaco plurimo di Cassola, con un curriculum d'acciaio sin dai tempi ormai antichi della Democrazia Cristiana. Sembra quasi impossibile, con la sua esperienza e il suo fiuto politico, che la cosa sia stata gestita così male.
Ma tant'è: a volte anche i politici comprendono quando giunge il momento di tirare i freni. Meglio tardi che mai.
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