Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 18-08-2009
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Se il buongiorno si vede dal mattino - anzi, dalla sera, visto che si tratta di pattugliamenti notturni - dobbiamo proprio riconoscerlo: a Silvia Pasinato, giovane neo-sindaco di Cassola e “figlia d'arte” dal cognome pesante, non manca di certo il fiuto politico.
Consigliata forse dal suo influente papà, ha capito prima di tutti che l'argomento “ronde” e sicurezza, nel cuore dell'estate, fa notizia. Soprattutto nel periodo di Ferragosto, quando le case lasciate vuote dai cittadini in vacanza sono un classico obiettivo dei malintenzionati.
Nel frattempo, in attesa che il discusso decreto sulle “ronde” firmato dal Ministro leghista Maroni trovi la sua macchinosa applicazione, il tempo passa. E così la giovane Silvia - 30 anni, bionda e carina - ha bruciato tutti, sindaci leghisti compresi: mettendosi a capo di una pattuglia notturna della Polizia Locale che ha scandagliato il territorio fino all'alba.
Silvia Pasinato: la sua "ronda" si è trasformata in un exploit mediatico
La notizia è rimbalzata a grandi titoli sui giornali anche nazionali: inevitabile, vista la novità. Un sindaco che anticipa il decreto Maroni, in attesa della sua ufficialità, non è cosa da poco. E anche i suoi colleghi assessori e quelli del Comune “unito” di Mussolente dovranno fare altrettanto: mettendosi a turno a disposizione della Polizia Locale, ogni sera e per tutta la settimana, invece di andare al mare.
E' proprio curiosa la vita, soprattutto per gli amministratori locali: Silvia Pasinato, eletta a Cassola coi voti del PdL, è diventata famosa nel giro di una notte giocando sul terreno preferito della Lega.
Perché la primogenitura, in tema di controlli volontari del territorio, va riconosciuta in tutto e per tutto al partito di Bossi. Ne rappresenta in assoluto un suo cavallo di battaglia e il Ministro dell'Interno, il padano Roberto Maroni, lo ha tramutato in legge.
Mancava un sindaco “alla Gentilini” che prendesse a cuore la causa e desse il “buon esempio”, in attesa che i Comuni ricevano definitivamente le “istruzioni per l'uso” - ancora piuttosto incerte - sull'effettiva applicazione della delicata novità.
Quel sindaco ora c'è, ma è del partito di Berlusconi. E non ci sorprenderemmo se Silvia, dopo il suo exploit soprattutto mediatico, ricevesse nientemeno che i complimenti di Silvio.