Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 15-10-2010
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Prima il Passante di Mestre. Poi tutte le altre grandi infrastrutture regionali, Pedemontana compresa. Le nuove strade del Veneto, attuali e future, si propongono quale campo di prova per interventi di mitigazione dell'impatto col paesaggio circostante, attraverso l'impianto di alberature “che sono parte integrante dei progetti”.
A sostenerlo è l'assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, intervenuto oggi a Mogliano Veneto (Tv) al convegno “Le fasce boscate polifunzionali lungo il Passante di Mestre” promosso da Veneto Agricoltura.
“Il Veneto - ha affermato Chisso - è assolutamente consapevole che la realizzazione delle necessarie opere pubbliche deve essere accompagnata dal loro migliore inserimento nel contesto territoriale e paesaggistico”.
L'assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso
Veneto Agricoltura, in particolare, ha realizzato a Mogliano un test di “alberatura polifunzionale” - e cioè di inserimento di fasce alberate per la mitigazione dei rumori e la compensazione degli impatti sull'ambiente - la cui esperienza potrà essere estesa all'intero Passante di Mestre (che già oggi regge il carico di 60mila veicoli al giorno) e quindi “ad altre infrastrutture stradali o ferroviarie, quali la Pedemontana.”
“Mentre la Regione conferma la volontà di infrastrutturare il Veneto nell’interesse della comunità - ha aggiunto Chisso -, ribadisce anche la volontà di contestualizzare gli interventi nell’ambito del paesaggio regionale e di sanare il più possibile le inevitabili ferite che le opere pubbliche provocano nel territorio, rendendole meno impattanti e, appunto, con opere di ricomposizione e mitigazione, per la cui realizzazione è importante la collaborazione del mondo agricolo. Ringrazio Veneto Agricoltura per l’iniziativa progettuale pilota che ha realizzato, propedeutica ad un intervento di più vasto respiro”.
In tale contesto la Regione ha promosso ancora nel 2008, affidandola a Veneto Agricoltura, la gestione di un progetto specifico all’interno del programma di attività di studio, sperimentazione, informazione e monitoraggio ambientale nel settore forestale, finanziandolo con 200 mila euro.