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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Sale il gradimento per l'“acqua del sindaco”
Lo conferma un sondaggio di Etra: il 58% degli utenti contattati ha dichiarato di preferire l'acqua di rubinetto. Una percentuale in crescita rispetto agli anni scorsi
Pubblicato il 02-11-2011
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L'acqua in bottiglia? Meglio quella di rubinetto.
E' il risultato emerso dall'indagine annuale che la società Tolomeo Studi e Ricerche di Treviso ha affidato, per conto di Etra, sulla “customer satisfaction” degli utenti.
Un sondaggio nel quale, come sottolinea in un comunicato la multiutility di Cittadella, “aumentano i consensi sulla gestione di Etra del servizio idrico e dei rifiuti”, con un voto di 8 su 10 per entrambi i servizi tra gli utenti domestici e di 7,6 sul servizio idrico e 7,3 per il servizio rifiuti tra gli utenti non domestici (aziende).
Elemento rilevante dell'indagine è la crescita, rispetto agli anni scorsi, dei dati relativi al consumo dell’acqua del rubinetto al posto delle acque in bottiglia: il 58% degli utenti contattati, 1.600 utenze intervistate telefonicamente - campione rappresentativo rispetto ai 250.000 utenti totali -, ha dichiarato infatti di preferire l’“acqua del sindaco”.
“Un risultato, questo, che abbiamo fortemente perseguito e su cui continuiamo a lavorare - spiega Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra -. L’acqua erogata da Etra è buona e pura come garantito anche dagli oltre 20.000 controlli l’anno e dalle analisi periodiche, i cui risultati sono disponibili sul sito. Inoltre costa pochissimo: con un solo euro si acquistano 830 litri di acqua del rubinetto, come abbiamo spiegato nella Guida all'acqua distribuita a tutte le famiglie che si proponeva proprio di incentivare l’uso a tavola dell’acqua del rubinetto. Nei mesi scorsi abbiamo anche coinvolto le scuole fornendo caraffe da utilizzare nelle mense scolastiche. Da non dimenticare, poi, i laboratori con le scuole e le degustazioni dei diversi tipi di acque nelle manifestazioni e negli eventi che si sono svolti in moltissimi Comuni.”
“Che gli utenti di Etra siano ormai diventati degli…intenditori e anche abbastanza esigenti - afferma ancora il comunicato -, lo dimostra la “classifica” degli aspetti del servizio idrico che ritengono prioritari. Al primo posto proprio la qualità dell'acqua erogata. Al secondo e terzo la continuità e la regolarità della fornitura e la chiarezza delle informazioni espresse in bolletta; aspetti, questi, che ottengono un voto molto alto: limpidezza e odore 8,3 e 8,1, continuità e regolarità della fornitura 8,9; chiarezza delle informazioni in bolletta 7,5.
Una conferma dei risultati del recente referendum sulla “privatizzazione dell’acqua” viene anche dall’utenza Etra che, per l’87%, risulta a favore della gestione pubblica, i cui punti di forza - sottolineati nell’indagine - sono tariffe eque e sostenibili, maggiori controlli e investimenti sul territorio.
Per quanto riguarda il servizio rifiuti, risultano importanti per gli utenti la regolarità nella raccolta, che raggiunge il voto di 8,4; un'adeguata frequenza di raccolta (8,2) e la pulizia del territorio. Non a caso l'affidabilità ambientale è elemento sempre più importante per la valutazione di Etra nella gestione dei rifiuti.
“Questi sono risultati che non si raggiungerebbero se Etra non ponesse estrema attenzione alla chiarezza delle informazioni fornite sulle modalità di conferimento e sulle motivazioni della raccolta differenziata - commenta Stefano Svegliado, presidente del Consiglio di gestione di Etra -. Un’attenzione riconosciuta dagli utenti, che le attribuiscono un voto molto positivo: 8,2».
Una curiosità: nei Comuni in cui è stata introdotta la modalità di tariffa puntuale, l'87% degli intervistati ritiene un aspetto positivo avere una tariffa personalizzata in base alla effettiva produzione di rifiuti. Segno che il principio “chi produce rifiuti non riciclabili paga” è ormai assodato tra i cittadini.
Infine, Etra ottiene un 7,5 anche tra i clienti sul mercato, le grandi aziende che hanno affidato a Etra la gestione di alcuni servizi.
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