Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Come il biglietto del tram

Le “due verità” di Zaia, raccontate nel giro di 24 ore. Ieri ha generato l'allarme sul nuovo focolaio Covid nel Vicentino importato dalla Serbia, oggi smorza i toni e dichiara che “qualcuno ha voluto buttare benzina sul fuoco”

Pubblicato il 04-07-2020
Visto 4.230 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Conferenza stampa straordinaria, ieri, del governatore del Veneto Luca Zaia, convocata d'urgenza presso la solita sede della Protezione Civile regionale a Marghera, da mesi “set” fisso delle comunicazioni della Regione sull'emergenza Covid. Lo sapete bene, perché la cosa è finita dappertutto, su tutti i media locali e nazionali, rimbalzata e ulteriormente amplificata sui social di ogni genere. La notizia che ha spinto il governatore a renderla pubblica davanti alla consueta selva di microfoni è l'improvviso scoppio di una nuova fiammata di contagi da Coronavirus, con un nuovo focolaio in provincia di Vicenza scatenato da un imprenditore residente a Sossano, rientrato lo scorso 25 giugno da un viaggio di lavoro in Serbia (e non in Bosnia, come erroneamente riportato da qualcuno) assieme ad altre tre persone.
L'episodio, come ha riferito il presidente della Regione, ha portato il Veneto “da un rischio di contagio basso a un rischio elevato”, causando l'impennata dell'indice Rt (indicatore che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva) della nostra Regione da 0,43 a 1,63. Tanto per intenderci, se l'indice è superiore a 1 significa che il trend di possibilità di contagio è in crescita.
Dopo il suo rientro a casa dal Paese balcanico, l'imprenditore contagiato ha continuato ad andare a lavorare, è stato tra gli ospiti di una festa privata di compleanno e ha partecipato anche a un funerale, ignorando ogni sintomo già avvertito al suo rientro in Italia: febbre a 38, inappetenza, dolori alle ossa, malessere generale. Il 28 giugno si è finalmente presentato al Pronto Soccorso di Noventa Vicentina, qui gli è stato fatto il tampone ed è risultato positivo ed è stato trasferito all'Ospedale di Vicenza, rifiutando però il ricovero e mentendo sui contatti avuti negli ultimi giorni con colleghi, collaboratori e conoscenti.

La conferenza stampa straordinaria di ieri del governatore Zaia (fonte immagine: Facebook/@zaiaufficiale)

Alla fine, dopo le insistenze del sindaco di Sossano, il 1 luglio l'uomo è stato ricoverato e attualmente versa in Rianimazione. Il servizio di Sanità Pubblica del Veneto ha immediatamente sottoposto a controllo la lista dei suoi contatti, finalmente “rivelata” alle autorità sanitarie. Risultato: cinque persone risultate positive (tre a Vicenza, una a Padova e una a Verona) e 89 persone in isolamento (52 isolamenti fiduciari a Vicenza e 37 a Verona).
Fin qui la notizia, che ha dato spunto a Zaia per una serie di pesanti dichiarazioni e per annunciare una nuova ordinanza regionale di inasprimento delle regole, in uscita lunedì 6 luglio, “che non riguarda restrizioni alla libertà di movimento dei cittadini, ma misure ancora più efficaci negli isolamenti fiduciari dei positivi e dei loro contatti stretti”.
“Se questo è il sistema di gestire positività e sintomatologie dopo quattro mesi di Coronavirus, io allargo le braccia”, ha affermato Zaia, che ha aggiunto: “Se fosse per me, io prevederei la carcerazione, scrivetelo pure. Non esiste che un positivo vada in giro, a prescindere. Io penso che sia fondamentale che a livello nazionale si prenda in mano questo dossier, in senso generale. È fondamentale che in questi casi ci sia il ricovero coatto, cioè un TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio. Dall'altro c'è la necessità di essere severissimi con gli isolamenti fiduciari. Io non ce l'ho con nessuno, che sia chiaro. Ma qui abbiamo un centinaio di persone andate in isolamento semplicemente perché nessuno ha avuto il coraggio di fermarsi.”
Nuovo focolaio, 5 positivi residenti in tre diverse province del Veneto, comportamenti irresponsabili, quasi un centinaio di isolamenti fiduciari disposti in due province, impennata dell'indice Rt di trasmissibilità infettiva. Bingo. Che messaggio pensate sia passato?
Ma è ovvio: quello di una ripresa del rischio di contagio nel Veneto, a causa di comportamenti non consoni alle regole imposte e visto anche il numero delle persone coinvolte.
Ed è stata questa infatti la notizia che è stata “percepita” dall'opinione pubblica, una buona parte della quale cede al sensazionalismo, che ha portato subito a conseguenze negative come quella riportata nel nostro articolo precedente: l'immediata disdetta della prenotazione per questo weekend in un hotel di Bassano del Grappa, da parte di due turisti dell'Alto Adige, “impauriti dai contagi denunciati ieri”.
Diversi commenti sui social, anche sulla pagina Facebook ufficiale di Zaia, accanto agli applausi e ai “like” degli aficionados hanno pesantemente criticato l'uscita del governatore per l'eccessiva enfasi (uso un eufemismo) e per l'esagerato allarme dato sulla questione.
E così oggi, sabato 4 luglio, il presidente del Veneto ha corretto il tiro. Come se nulla fosse. Nel punto stampa odierno delle 12.30, che il vostro umile cronista ha seguito in diretta Facebook, Zaia ha precisato che si sta parlando di un “cluster” e cioè di un “focolaio” che è stato importato da fuori, e cioè dalla Serbia, e che è stato preso in carico dal Piano della Sanità Pubblica del Veneto non appena se ne è venuti a conoscenza.
“Vorrei ricordare - ha detto Zaia - che nonostante qualcuno abbia tentato di buttare benzina sul fuoco, stiamo parlando di 5 positivi di un focolaio importato. Siamo andati a prenderci il virus in Serbia e ce lo siamo portati a casa in auto.” “Il Veneto non ha ripreso l'onda dei contagi”, ha aggiunto, smorzando i toni preoccupanti del giorno precedente, quando il governatore, tra le altre cose, aveva anche dichiarato: “Oggi vi dico che se continuiamo di questo passo, non fatevi più la domanda se il virus ritorna in ottobre, perché ce l'abbiamo già qui.”
“In Veneto non stiamo parlando di un'ecatombe. Anche i dati di oggi parlano di una situazione “Covid-free” per il Veneto", ha invece dichiarato Zaia appena 24 ore dopo, relegando il nuovo focolaio vicentino allo status di situazione isolata.
E l'indice di trasmissibilità infettiva Rt del Veneto salito da 0,43 a 1,63, portando la nostra Regione “da un rischio basso a un rischio elevato”? Domanda inutile. Questa cosa era stata detta ieri, è roba vecchia.
Così è, se vi pare. Lo scrivo spesso e lo scrivo anche in questa occasione. Perché se è il benzinaio a dire che qualcuno ha tentato di buttare benzina sul fuoco, allora il serbatoio della logica è veramente in riserva. Ecco a voi, dunque, le “due verità” sul nuovo focolaio vicentino del Coronavirus: a voi il piacere di scegliere la vostra preferita. Prima che domani non venga magari fuori qualche nuova “precisazione” o “rettifica” sull'argomento.
Tanto anche questa volta, in mancanza di una coerenza comunicativa, lascerà il tempo che trova. Sempre più al giorno d'oggi quello che viene dichiarato dai nostri politici - e Zaia ne rappresenta un fulgido esempio - è come il biglietto giornaliero del tram o della metropolitana: il giorno dopo non vale più.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.632 volte

2

Politica

09-09-2025

Gaza-Bastogne-Gaza

Visto 10.267 volte

3

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.626 volte

4

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 9.433 volte

5

Attualità

09-09-2025

Centro e lode

Visto 9.387 volte

6

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 6.927 volte

7

Teatro

09-09-2025

Terre di ceramica, tra storia e teatro

Visto 3.291 volte

8

Interviste

13-09-2025

Adolescenza: un'età fragile, a volte interrotta

Visto 3.018 volte

9

Cronaca

15-09-2025

Avviso sindacale

Visto 2.677 volte

10

Teatro

14-09-2025

In scena Bestiario idrico, di Marco Paolini

Visto 2.065 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.188 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.632 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.857 volte

4

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 11.173 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.073 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.046 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.023 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.924 volte

9

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.736 volte

10

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.736 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili