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Dopo quasi due anni di chiusura al traffico riaperto in “modalità cantiere” lo svincolo di Fellette in prossimità del Tosano. Si attende ora il completamento della bretella ANAS a Cassola per chiudere questa storia infinita

Pubblicato il 27-06-2025
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Dopo quasi due anni di blocco in entrambe le direzioni che sono sembrati un’eternità e dopo tre dalla prima ordinanza di chiusura, l'altro ieri 25 giugno alle 18.30 è stato riaperto lo svincolo col cavalcavia di Fellette, quello che oltrepassa la tangenziale SS47 Valsugana, in prossimità del centro commerciale Tosano.
A darne per primo la notizia è stato il Comune di Cassola, direttamente interessato al collegamento stradale.
Lo svincolo è nuovamente percorribile sia in entrata e sia in uscita verso Vicenza anche se non si tratta ancora di una riapertura totale perché Italia Opere, impresa appaltatrice dell’intervento, lo ha riaperto in “modalità cantiere”, con transito a velocità ridotta. Ma mai come in questo caso piuttosto che niente va bene il piuttosto.

Foto da Facebook / Comune di Cassola

La limitazione è temporanea, in attesa della sostituzione delle barriere presenti sulla sezione di cavalcavia non interessata dai lavori della nuova bretella ANAS. L'intervento spetta alla divisione Manutenzioni di ANAS, alla luce delle tragiche conseguenze dell'incidente avvenuto sul cavalcavia di Mestre il 3 ottobre 2023.
Si tratta veramente di una storia infinita che in realtà e per l’appunto non è ancora finita.
La prima ordinanza di chiusura dello svincolo risale al 19 settembre 2022 e dal 17 luglio 2023 è stato chiuso in entrambe le direzioni: inizialmente per la realizzazione delle opere di prolungamento del cavalcavia, finalizzate alla creazione dell’imbocco allo svincolo del Tosano dalla nuova bretella, successivamente per i lavori di sostituzione di un tratto di barriere fino alla nuova rampa del sovrappasso.
Parte di quest'ultimo intervento non rientrava nelle opere in carico alla ditta appaltatrice, ma è stato ritenuto opportuno da ANAS, al fine di dare omogeneità fra la parte nuova e quella preesistente dello svincolo.
I lavori si sono protratti ben oltre le date promesse: da una prima previsione di marzo 2024 si è slittati a dicembre 2024, a causa di ritardi nella sistemazione del prolungamento del sovrappasso. A causa di ulteriori ritardi nella consegna delle barriere e nel completamento della documentazione necessaria alla riapertura in sicurezza, si è arrivati alla data attuale.
“Ad oggi - commenta il sindaco di Cassola Giannantonio Stangherlin - non tutte le barriere sono state montate, a causa di ritardi nelle consegne, ma la ditta appaltatrice, in seguito a plurimi solleciti - da ultimo quello indirizzato ad ANAS il 13 giugno scorso - ha deciso di consentire l'apertura in modalità cantiere.”
“Dopo l'incidente di Mestre, c'era il rischio che anche questo cavalcavia rimanesse chiuso fino alla sostituzione delle barriere da parte di ANAS Manutenzioni, il che avrebbe significato tenerlo non transitabile per anni, in assenza di programmazione certa - prosegue Stangherlin -. Grazie all'intervento del Comune, già con il precedente sindaco Maroso si è scongiurato questo rischio, concordando il rafforzamento del cavalcavia con l'installazione di barriere in cemento, in aggiunta a quelle esistenti, fino alla sostituzione definitiva.”
Oggi lo svincolo è aperto proprio grazie a questa soluzione. Il tratto di strada è stato messo in sicurezza con l'inserimento di barriere provvisorie di tipo New Jersey.
“Ora speriamo di arrivare il prima possibile a una soluzione definitiva per questo tratto di strada - conclude il sindaco di Cassola -. Anche se oggi è percorribile, è fondamentale che il cantiere della nuova bretella proceda speditamente, soprattutto per quanto riguarda l'apertura del sottopasso che collega Via Asiago alla rotatoria del Grifone, per cui sembra mancare poco. Ufficialmente, ANAS e Italia Opere stimano di completare l’intera opera entro il 30 giugno 2026, ma considerato che siamo a circa il 50% dei lavori, mi pare una stima eccessivamente ottimistica. Sarei felice di dovermi ricredere. Quel che è certo è che il Comune farà tutto il possibile per favorire, o stimolare, una celere evoluzione del cantiere.”
Purtroppo è così: queste sono, coi loro lunghi tempi di realizzazione, le Bretelle d’Italia.

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